ATP Shanghai: Auger-Aliassime spazza via Musetti e lo avvicina nella Race
[12] F. Auger-Aliassime b. [8] L. Musetti 6-4 6-2
Felix Auger-Aliassime (25 anni, numero 13 del ranking mondiale) vince l’undicesimo degli ultimi tredici match disputati sul circuito, supera Lorenzo Musetti (23 anni, numero 9 ATP) e si qualifica per la prima volta in carriera ai quarti di finale del Rolex Shanghai Masters: il tennista canadese ha disputato una partita perfetta (sicuramente la migliore della carriera nei pressi della rete), è riuscito a contenere il numero degli errori gratuiti (17, a fronte di 24 colpi vincenti) e si è imposto con il punteggio di 6-4 6-2 in un’ora e 25 minuti di gioco.
Nel quarto di finale di venerdì (l’undicesimo della carriera a livello di Masters 1000, il decimo, a tutti i livelli, del 2025 e il 60esimo di tutta la vita) affronterà il francese Arthur Rinderknech, che nella mattinata italiana ha superato, in due set, Jiri Lehecka: grazie a questo risultato il canadese – attualmente il primo escluso dalla corsa a Torino – mantiene vive le proprie speranze di qualificazione diretta alle Nitto ATP Finals, portandosi a 530 punti proprio da Musetti.
Primo set: Auger-Aliassime sfrutta le occasioni in risposta e si porta in vantaggio
L’ottava sfida della rivalità tra Auger-Aliassime e Musetti, verosimilmente decisiva in ottica Race e Finals di Torino, si apre con uno splendido game dell’italiano, che entra in campo deciso, cercando di fare la partita: Aliassime replica con un’ottima percentuale di prime palle in campo (chiuderà il set con un saggio ed incredibile 81%), rincorre fino al 2 pari e, nel quinto game, lascia andare il classico dritto anomalo dal centro, approfittando di un avversario troppo passivo, e mette a segno il primo break della serata (3 a 2 Felix). Il carrarino, nel gioco successivo, si porta sullo 0-40 e prova a ricucire immediatamente lo strappo ma Aliassime reagisce con grande autorevolezza e con la fiducia delle 10 vittorie nelle ultime 12 partite disputate, annulla tutte le palle break e difende il vantaggio (4 a 2). Il livello del match, nonostante la lentezza della superficie e delle condizioni di gioco, è piuttosto alto: il canadese cerca di accorciare gli scambi attaccando con continuità la rete, Musetti prova a lavorare ai fianchi il rivale con la classe delle rotazioni ed entrambi, in ogni caso, riescono a limitare il numero degli errori gratuiti (15 totali alla fine del set, a fronte di altrettanti vincenti). Musetti si inventa la risposta migliore della partita ma Aliassime non trema, si porta sul 5 a 3 e poi chiude per 6-4 dopo 43 minuti di gioco.
Secondo set: dominio totale di Auger-Aliassime, Musetti si arrende
Musetti prova a rimanere aggrappato alla partita difendendo i primi due turni di battuta con le unghie e con i denti ma la sensazione è che il match gli sia già sfuggito di mano, e infatti: e infatti, nel quinto game, Lorenzo subisce un break crudele, da 40-0, facendosi travolgere dalla potenza e dagli attacchi di un avversario in stato di grazia. Aliassime non regala errori gratuiti, esplode il proprio dritto, si difende con il colpo debole (il rovescio) e dipinge nei pressi della rete: il canadese scappa nel punteggio (4 a 2), mette a segno un altro break (5 a 2) e chiude con due ace consecutivi, rimontando l’ultimo turno di battuta da 15-30.
Musetti si arrende anche dal punto di vista emotivo, litiga con sé stesso, con coach Tartarini e con il giudice di sedia: “A Pechino ho sbagliato e ho chiesto scusa” dice rifendosi alle sue lamentele nel precedente torneo per i ripetuti colpi di tosse sugli spalti, “ma qui il pubblico sta esagerando, tossiscono apposta prima di ogni mio servizio, non è giusto, devi fare qualcosa”. La partita non c’è più, Aliassime vive una delle giornate migliori della stagione (condita da uno strepitoso 76% di prime palle in campo), e chiude la pratica per 6-4 6-2 in un’ora e 25 minuti di gioco. La rincorsa verso Torino, in attesa di scoprire la decisione definitiva di Novak Djokovic, è appena iniziata.