WTA Wuhan: Rybakina sul velluto contro Cristian. Avanzano Tauson, Zhang e Noskova
Cala il sipario a Wuhan, dove si sono disputati i match di secondo turno del Dongfeng · Voyah Wuhan Open. Dopo aver assistito all’ottima rimonta di Jasmine Paolini ai danni della padrona di casa Yuan, ecco quanto accaduto nel resto del programma del Day 4 del ‘1000’ cinese.
[8] E. Rybakina b. J. Cristian 6-4 6-3
Tiene il passo di Jasmine Paolini anche la kazaka Rybakina, diretta rivale dell’azzurra per un posto alla Finals di Riyadh. La numero 8 del seeding ha sfidato la romena Jaqueline Cristian al secondo turno del WTA di Wuhan, dove la moscovita ha rispettato il pronostico, sconfiggendo l’avversaria con un netto 2-0. La numero 48 del ranking, travolta da un paio di dritti maestosi di Rybakina bel quarto game del match, sembrava essere già in difficoltà e destinata a cedere repentinamente il primo break della partita, ma ha tenuto testa alla talentuosissima giocatrice kazaka sino al decimo gioco, durante il quale Rybakina ha trovato il cambio di passo, mettendo alle corde la romena con il poderoso bimane di rovescio. L’ex numero 3 del mondo ha messo la firma sul primo parziale con lo score di 6-4, definendo il sorpasso già all’alba del secondo set. grazie al break sancito in suo favore soltanto al secondo gioco del seconda frazione. A 0, Cristian, è stata costretta a cedere il servizio, a seguito di un dritto in diagonale eseguito da Rybakina che ha fulminato la giocatrice romena. Da quel momento, il soliloquio kazako ha reso impossibile una controffensiva di dell’avversaria classe ’98, che ha tirato i remi in barca dopo 1 ora e 23 minuti. Elena Rybakina avanza dunque agli ottavi di finale grazie al punteggio di 6-4 6-2, ma al momento la classifica Race la vede scivolare al nono posto, appannaggio di Paolini, virtualmente qualificata – ma il duello è ancora lungo -.
Avanza Tauson, fuori Cirstea
Spinta dal sostegno degli spalti cinesi, la veterana Shuai Zhang supera alla distanza Sorana Cirstea per 6-4 3-6 6-4 in 2h12‘ di grande lotta. Per la tennista di casa, agli ottavi di finale duello contro Coco Gauff. Vince e convince anche la testa di serie n°10 Clara Tauson che batte nettamente 6-4 6-0 la croata Antonia Ruzic (n.°78 WTA) e attende la vincente di Paolini-Yuan.
L. Noskova b. [11] N. Osaka 7-6(2) 6-3 (di Carlo Galati)
Nel momento più importante del match è Naomi Osaka a perdersi nel mare dei suoi dubbi e delle sue fragilità tennistiche. L’ex numero uno del mondo, quattro volte campionessa Slam, ci ha provato ancora una volta a ritrovare se stessa, ma di fronte a una Linda Noskova concreta, lucida e capace di crescere nei momenti chiave, la giapponese si è fermata troppo presto. Finisce 7-6(2) 6-3 per la ceca, che vola così agli ottavi di finale in un torneo che sta diventando il palcoscenico ideale per la sua crescita silenziosa e ordinata. Osaka, invece, resta prigioniera di un tennis ancora a metà strada tra il passato glorioso e il presente che va a strappi. Troppi.
Primo set: regna l’equilibrio, poi Noskova piazza lo strappo
Per lunghi tratti, il primo set è un esercizio di equilibrio. Entrambe le giocatrici tengono i propri turni di servizio senza troppi scossoni, anche se le percentuali di prime palle restano sorprendentemente basse: 44% per Osaka, 47% per Noskova. Un dato che racconta un set più tattico che spettacolare, con pochissime variazioni e nessuna vera intenzione di rischiare in risposta. Nessuna palla break in dodici game, solo due volte si arriva ai vantaggi: un copione lineare, quasi monocorde, che conduce dritto al tie-break.
E lì, come spesso accade, basta un piccolo passaggio per cambiare la trama. Noskova scatta avanti da 1-1 a 5-1, vincendo quattro punti consecutivi grazie a una combinazione di solidità e precisione, mentre Osaka si perde in una serie di errori gratuiti che le costano cari. La ceca chiude 7-2, portando a casa un parziale in cui ha fatto semplicemente meno errori (39 punti vinti contro i 34 della giapponese), ma soprattutto ha dato la sensazione di credere di più nel proprio tennis.
Secondo set: Osaka si accende, ma la lucidità è tutta di Noskova
Scossa dal tie-break praticamente non giocato, Osaka parte meglio nel secondo set e si costruisce subito due palle break, ma Noskova, con una freddezza quasi disarmante per i suoi 21 anni, le cancella entrambe: prima con una palla corta deliziosa, poi con uno schiaffo al volo di dritto che strappa applausi. L’equilibrio sembra destinato a durare, come nel set precedente. Ma la sensazione, guardando il linguaggio del corpo, è che la giapponese stia faticando a reggere l’inerzia del match.
Le prime palle continuano a entrare a singhiozzo, il ritmo si spezza, e Noskova — che non fa mai nulla di troppo, ma sbaglia pochissimo — rimane lì, pronta ad approfittare di ogni crepa. L’occasione arriva nell’ottavo game: Osaka sbaglia una serie di dritti comodi, concede tre palle break consecutive e cede il servizio. È il momento che segna la partita. Noskova sale 5-3, si prepara a servire per il match e non trema: due match point, ne basta uno solo. Con tre game consecutivi, la ceca chiude 7-6(2) 6-3 e vola agli ottavi, dove la aspetta la vincente tra Cristian e Rybakina.