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WTA Wuhan: Pegula rischia grosso ma passa e trova Alexandrova, dominio incontrastato di Gauff

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Al via la quarta giornata del Dongfeng Voyah Wuhan Open 2025: in campo le teste di serie della metà alta del seeding, al loro esordio nel torneo. Vale la pena però sottolineare che al termine dei match in programma, il tabellone si allineerà ‘già’ agli ottavi di finale, che in questo collimano col terzo turno, in quanto partecipano al main draw ‘solo’ 56 giocatrici – e non 96 come accaduto a Pechino e come è consuetudine nei WTA di questo livello. Una prima parte di Day 4 contraddistinta in parte anche dai ritiri dove l’umidità cinese l’ha fatta da padrona: un argomento di forte discussione nelle ultime ore dopo gli ingenti ritiri di Shanghai, con condizioni di gioco improponibili a tal punto che si rende necessaria una soluzione immediata.

[6] J. Pegula b. H. Baptiste 6-4 4-6 7-6(5)

Soffre tantissimo ma alla fine Jessica Pegula riesce a spuntarla: al termine di un duello combattutissimo, piega la resistenza di Hailey Baptiste (n°55WTA) e fa suo il derby con lo score di 6-4 4-6 7-6(6) in quasi tre ore di lotta. Il match sin dai primissimi punti regala forti emozioni e ribaltoni inattesi: la finalista dello US Open si porta sul 4-1 con due break di vantaggio e dopo aver sprecato 3 palle del contro-break sul 1-0. Quando però si ritrova nella condizione di servire per allungare, rimpinguando ulteriormente il suo bottino, non riesce una seconda volta a sviare le chances per ricucire gentilmente offerte alla connazionale (4-2).

A questo punto, nonostante nell’ottavo gioco si infili nel delicato contesto dei vantaggi Jessica conserva quanto accumulato sino alla fine e dopo 49 minuti è ad un solo set dal terzo turno. Qui tuttavia le cose si complicano, stavolta e la nativa di Buffalo a dover subito inseguire sotto 3-0. Recupera una prima volta ma immediatamente – trascorsa appena una manciata di minuti –espone di nuovo il fianco. Baptiste però trema proprio sul più bello mancando il turno di servizio decisivo sul 5-4, ma per sua fortuna è la stessa ex n° 3 WTA a venirle in soccorso cedendo per la quarta volta nel match il servizio dopo un interminabile gioco da 16 punti e 4 palle game volate via.

Ecco se fino a questo punto abbiamo assistito ad una sfida sì lottata ma comunque con un filo logico, ciò che accade nel terzo è per certi versi inspiegabile. Osservare una giocatrice del calibro di Jessica, sicuramente nell’ultimissimo periodo non sempre continua come in passato ma forse adesso anche capace di picchi più elevati, che ha sempre fatto della grande consistenza uno dei propri cavalli di battaglia, sperperare in una frazione finale in cui era avanti 5-2 con 2 break in cascina finendo per gettare al vento 5 match point (di cui 2 consecutivi) avuti in due diversi games e consegnare una serie di 4 giochi all’avversaria – dal 5-2 al 6-5 – non sono certamente passaggi a vuoto a cui l’americana più quotata in campo ci ha abituato.

Pegula si rianima proprio sull’ultimo gradino prima del precipizio dopo il folle frangente a cui si è andati incontro: tiene un turno di servizio delicatissimo che avrebbe potuto costarle un match praticamente già vinto, guadagnandosi perfino una palla break – non sfruttata a dovere – sul 5-5. Giunte al tie-break, al termine di una fase iniziale dove nessuna prende il largo ed una centrale in cui i servizi non permettono alcuno scossone, Jessica rompe definitivamente le uova nel paniere nel quattordicesimo punto potendo così gioire e tirare un corposo sospiro di sollievo. La partita ha visto 12 ace, (7 per la sconfitta, 5 per la trentunenne) con Hailey che paga il dato del 30% di punti vinti con la seconda visto che il resto delle percentuali in battuta regnano in perfetto equilibrio.

[3] C. Gauff b. M. Uchijima 6-1 6-0

Lo score finale parla da sé: sul campo non è pervenuta alcuna sembianza o parvenza di un qualcosa che possa essere definito partita. Coco Gauff domina di tracotanza agonistica: 6-1 6-0 in 52 minuti di allenamento sulla malcapitata Moyuka Uchijima. Se si esclude l’unico game vinto dalla giapponese tenendo il servizio nel quarto gioco, nei restati cinque turni di battuta ha avuto a disposizione sole 2 palle game – nel primo round del secondo set – con 0 palle break in assoluto nei turni di risposta. 5 aces, abbondantemente sopra l’80% con la prima sia per continuità che per efficienza per una versione di Coco impeccabile sotto ogni aspetto. Per la campionessa a Flushing Meadows due anni fa, in ottavi incrocio con la vincente di Zhang-Cirstea.

[9] E. Alexandrova b. A. Li 7-6(5) 6-2

Quando in Italia sorgeva l’alba, parallelamente in Cina Ekaterina Alexandrova staccava il pass per i sedicesimi superando col punteggio di 7-6(5) 6-2 in 1h33‘ la statunitense di origini asiatiche Ann Li. Numerosi sono stati i cambi di rotta messi a segno nella prima frazione. Ad uno scambio di break nella disputa regolare ha fatto seguito un doppio interscambio di favori, con una un’unica linea di continuità: è sempre stata la nativa della Pennsylvania a prendersi il vantaggio per poi puntualmente in ogni circostanza non consolidarlo. Tuttavia, la chance più ghiotta del parziale Li non è nemmeno arrivata a concretizzarla: le due palle break consecutive avute a disposizione sul 4-4 che l’avrebbero mandata a servire per il set. A questa di serie di occasioni più o meno sciupate, la russa non poteva che portarsi a casa la frazione una volta materializzatosi il suo primo vero vantaggio nella partita (mini-break nell’undicesimo punto).

Risoltosi in suo favore il parziale d’apertura, la testa di serie n°9 ha potuto gestire con molta più tranquillità il resto dell’incontro: secondo set in totale controllo pur avendo dovuto cancellare altre 4 palle break ed essere stata costretta ad attendere il quinto match point per chiudere la pratica. Al prossimo turno per Alexandrova ci sarà Pegula e sicuramente dovrà migliorare la propria prestazione se vorrà proseguire nel torneo: 6 doppi falli, appena sopra la sufficienza con la prima di servizio e in generale troppe opportunità concesse – brava nel caso specifico ad annullarle anche per evidenti demeriti rivali.

I. Jovic b. J. Bouzas Maneiro 6-4 6-4

Ripescata al posto della numero 4 Amanda Anisimova, ritiratasi per un infortunio al polpaccio sinistro, la talentuosa e promettente Iva Jovic sfrutta alla grande la chance concessale dalla dea bendata e vola al turno successivo. La classe 2007, nata in California da genitori serbi, supera con un periodico 6-4 la spagnola Jessica Bouzas Maneiro in poco meno di un’ora e mezza di partita.

Anche in questa sfida sono stati diversi i momenti di rottura prolungata dei servizi: se nel primo set Iva sciupa il 3-0 “leggero”, conquistato nei primi scampoli di gioco, fino a riprendersi con eccezionale caparbietà (conducendo 4-3 converte la quinta palla break del game) ciò che aveva sprecato e ancora rifarsi contro-breakkare nel frangente propizio per poi vincere la frazione in risposta al secondo set point.

Modus operandi che sostanzialmente non è cambiato nel secondo atto con una nuova concentrazione di sussulti nella morsa finale: zero esitazioni delle battute sino all’ottavo game, quando si apre una voragine nelle sicurezze dei fondamentali d’inizio gioco. In fila giungono 3 strappi consecutivi che permettono alla statunitense di fare suo un altro set in volata vidimandolo in ribattuta. Pesa e non poco la carente solidità del servizio iberico: sotto il 50% di prime in campo altrettanto in termini di efficacia della seconda con 6 doppi falli e una prima tenuta a malapena vicina alla soglia sufficiente, il tutto concedendo 11 break point contro i 4 dai lei ottenuti. Il punteggio infatti sarebbe stato a senso unico in suo sfavore contro un’avversaria in grado di attingere da un’esperienza differente alle spalle da quella di una diciassettenne. Agli ottavi Jovic troverà Katerina Siniakova ha superato l’australiana Maya Joint 6-3 6-1 in 1h23‘.

M. Frech [12] K. Muchova 7-6(1) 4.-1 (RIT)

Si conclude nel peggiore dei modi il WTA 1000 di Wuhan per la testa di serie n° 12 Karolina Muchova: la tennista ceca all’ennesimo stop fisico della sua carriera, è stata costretta ad alzare bandiera bianca e abbandonare il campo sul punteggio di 7-6(1) 4-1 in favore di Magdalena Frech. Per la tennista polacca agli ottavi ci sarà Laura Siegemund che ha sorpreso Mirra Andreeva.

Gli altri risultati

Vincono e avanzano agli ottavi di finale anche Liudmila Samsonova e Belinda Bencic. La russa, sedicesima testa di serie, sconfigge in rimonta 3-6 6-3 6-1 in 1h 58‘ l’ex campionessa Slam Sofia Kenin ed ora aspetta verosimilmente la numero 1 WTA Aryna Sabalenka, impegnata contro Sramkova. La giocatrice elvetica supera invece per walkover Elise Mertens, senza dunque sprecare neppure una goccia di sudore. E serviranno tutte le energie a cui è possibile accedere a Belinda per far fronte all’arduo compito che le spetta: la °2 del seeding Iga Swiatek.