Learner Tien, il “piccolo” americano che vuole sgambettare Musetti
Pare che per il nome Learner (colui che impara) i genitori, vietnamiti scappati in California dal conflitto nel loro paese, si siano ispirati alla professione della madre, una maestra, mentre per la sorella Justice si siano rifatti all’occupazione del padre, un avvocato. Sia come sia, Tien impara presto e la USTA gli permette di esordire nel 2022, a diciassette anni non ancora compiuti, nello Slam newyorkese. La sconfitta con Kecmanovic fa il paio con quella dell’anno successivo con Frances Tiafoe, in tre set. Nulla di male ovviamente, l’anno dopo lo aspetta Arthur Fils per il tris di uscite al primo turno nel Major di casa, ma poco prima il ragazzo, vicino ormai ai diciannove anni, prova a misurarsi in un torneo minore, dove è più facile imbattersi in avversari magari meno forti del francese o di Frances ma determinatissimi nel difendere le loro prerogative.
Tien infila tre avversari (Schoolkate, Marozsan e il roccioso Seyboth Wild) prima di cedere il passo al professor Carreno-Busta nei quarti di finale. Learner Tien è uno di quei nomi poco conosciuti che si affaccia nell’ultima edizione delle ATP Next Gen Finals di Mensik, Shang e Fonseca e dimostra di avere le idee ben chiare di chi può sfruttare la vetrina di fine/inizio anno per fare uno scherzo a chi tra i partecipanti gioca con la mente proiettata al vicino Australian Open. E il colpo di prestigio riesce. Lo statunitense cede a Fonseca ma batte Mensik, Fils (vendetta è fatta) e in semifinale Michelsen, prima di perdere la finale di nuovo con il fenomeno brasiliano.
Il 2025 di Learner Tien
Il 2025 del ragazzo californiano si apre con l’impresa di Melbourne. Learner sceglie Medvedev come vittima di gran nome per uscire definitivamente allo scoperto, imponendo al russo maggiore coraggio e grande resistenza. In realtà è stanchissimo, ma Daniil non arriva al traguardo in condizioni migliori e si arrende. Tien batte anche Moutet e cede negli ottavi a Lorenzo Sonego. La sua stagione prosegue e lo vede sconfitto per tre volte ai quarti di finale, ad Acapulco, Maiorca e Hangzhou contro il francese Valentin Royer. In Messico il ragazzo ha ragione di Alexander Zverev (che però attraversa un periodo particolarmente nero dopo la finale di Melbourne), a Washington supera Andrey Rublev e a Maiorca batte Ben Shelton.
La stagione lo vede entrare e uscire in agosto dai primi 50 e sarà interessante seguirne le evoluzioni nel 2026, a 20 anni compiuti (il prossimo 2 dicembre). Fisicamente solido, l’ATP gli concede 180 centimetri di statura. Learner Tien ha mostrato, oltre al sopraccitato coraggio, anche doti di sagacia tattica non comune per un giocatore della sua età. Colpisce con la mano sinistra e la manovra con il dritto è precisa sia in uscita che inside in. Mentre il rovescio, ovviamente a due mani, sa essere noioso anche se eseguito con il taglio sotto la pallina, a una mano.
Il prossimo avversario di Lorenzo Musetti a Pechino sa appoggiarsi molto bene ai colpi dell’avversario. E non a caso la superficie veloce è la sua preferita, quella su cui ha giocato più della metà degli incontri dell’anno. Una lacuna del giocatore di origini vietnamite è forse la palla non troppo pesante per competere con i migliori. Ma l’intelligenza tattica già palesata, se unita alla dedizione, lo aiuterà certamente a farsi largo in classifica per avvicinare magari già durante la prossima stagione la top 20. Non ci sono precedenti tra di lui e il tennista di Carrara. Lorenzo è indubbiamente favorito e il suo gioco vario può aprire varchi importanti nella difesa dell’americano. Se Musetti viceversa lo lascerà manovrare troppo vicino alla riga di fondo, le cose potrebbero cambiare.