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ATP Tokyo, Fritz: “Io e Zverev i prossimi a vincere uno Slam”

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Testa di serie numero 2 al Kinoshita Group Japan Open Tennis Championships, Taylor Fritz si prepara a giocare la semifinale contro il connazionale Jenson Brooksby dopo la vittoria in tre set in un altro derby, quello con Sebastian Korda.

Attualmente quinto giocatore al mondo ma numero 4 per buona parte degli ultimi dieci mesi, il classe 1997 californiano si è ben distinto in Laver Cup battendo prima Carlos Alcaraz e poi Alexander Zverev. Se contro Sascha è avanti 9-5 nei confronti diretti e soprattutto ha vinto gli ultimi sei, quindi non proprio inattesa, quella vittoria è stata decisiva per l’assegnazione della coppa e il tedesco è comunque terzo del ranking. Ma di sicuro sconfiggere lo spagnolo numero 1 del mondo per la prima volta in quattro confronti ha lasciato il segno. Perché, ormai, la sensazione è che i tennisti tendano a misurare sé stessi in termini di distanza da colmare rispetto ad Alcaraz e Sinner.

Fritz: “Battere Alcaraz mi dà la convinzione di poterlo fare di nuovo”

Così, parlando in esclusiva a Olympics.com a proposito di quelle due vittorie, Taylor ha detto: “Già da un po’ di tempo mi sentivo capace di riuscirci, se le cose giuste si incastrano e gioco bene. Però penso che essere riuscito a battere Carlos e Sascha in due partite consecutive, ovviamente non è stato in uno Slam ma credo che questo aumenti molto la mia convinzione di poterlo fare anche in un grande torneo”.

Sono una persona che ha sempre detto che, se una volta riesco a fare qualcosa, per me mentalmente diventa molto più semplice ripeterla e rifarla. E sì, non è che ci siamo affrontati in una finale di un Masters 1000 o di Slam, ma in ogni caso ho sentito tanta tensione e pressione durante il match e per me è sembrata una partita importante. Credo che riuscirci mi dia la convinzione che, in un’altra occasione, potrò farlo di nuovo”.

Fritz: “Stavo sviluppando cattive abitudini per cercare di non sentire dolore

Iniziato l’anno con l’entusiasmo della prima finale Slam allo US Open, battuto da Jannik, dello stesso risultato alle ATP Finals e del best ranking al n. 4, Fritz è stato sconfitto da Monfils al terzo turno dell’Australian Open e, a parte la semifinale di Miami, non ha raccolto granché nei mesi successivi, culminati con l’eliminazione all’esordio per mano di Altmaier al Roland Garros – per quanto non sia certo il suo Slam preferito.

Complice di quei risultati, un infortunio di cui non rivela dettagli. “Avevo iniziato giocando un buon tennis ma mi sono infortunato dopo l’Australian Open e penso che quello sia stato un grosso problema per me, perché ho provato a giocare sopra l’infortunio per un po’, ma alla fine ho accettato che non era la cosa giusta da fare. Stavo sviluppando cattive abitudini per cercare di non sentire dolore e poi, quando mi sono fermato e sono tornato, alla fine della stagione su terra battuta sentivo che il mio livello era piuttosto basso”.

Fritz: “Dalla stagione sull’erba sono davvero contento di tutto”

In giugno il periodo peggiore era alle spalle e i titoli di Stoccarda e Eastbourne hanno anticipato la semifinale di Wimbledon, con Alcaraz a sbarrargli la strada. “Da quando è iniziata la stagione sull’erba fino ad adesso, però, sono davvero contento di tutto. Mi sono ripreso alla grande e credo che, nel complesso, considerando quanto male pensavo di stare all’inizio dell’anno, ora mi trovo in una buona posizione. Sono piuttosto soddisfatto”.

In questo momento sesto nella Race, nell’immediato Taylor punta a confermare il proprio posto Torino. Ma il vero traguardo che ha in mente è quello che ci si aspetta: “Il primo obiettivo, quello principale, è vincere uno Slam e penso che, se riuscissi a vincerne uno, allora forse potrei iniziare a pensare anche a diventare numero 1 del mondo. Se guardi la classifica, i prossimi siamo io e Sascha. C’è anche Djokovic, ma non sappiamo quanto ancora giocherà davvero Novak nei prossimi cinque anni. Se non dovessero essere soltanto Carlos e Sinner, allora sì, al momento ci sono davvero poche persone che possono competere. E io sto lavorando sodo per essere uno di loro”.

In definitiva, un Fritz in piena fiducia dopo quella due vittorie in Laver Cup. Paradossalmente, proprio quest’anno l’ATP ha scelto di non far comparire i match di quella manifestazione nella scheda dell’attività dei giocatori, Taylor compreso.