WTA Pechino: Paolini batte Kenin e avvicina Rybakina nella Race
[6] J. Paolini b. [27] S. Kenin 6-3 6-0
Jasmine Paolini alimenta il sogno chiamato WTA Finals. L’azzurra si impone per la prima volta in carriera dopo tre sconfitte – e sei set a 0 – su Sofia Kenin, con il punteggio di 6-3 6-0, e vola agli ottavi di finale, dove affronterà Marie Bouzkova. Per la sesta forza del seeding le difficoltà sono condensate tutte alla fine del primo parziale, quando, avanti di due break, rischia di subire la rimonta prepotente di Kenin, salvando due chance di 5-4. A funzionare particolarmente sono le uscite lungolinea: ogni qualvolta la statunitense, numero 26 del mondo, tenta di inchiodare Jasmine su una delle due diagonali, Paolini è brava a ribaltare lo scambio in suo favore con grande precisione. La vittoria odierna, unita alla sconfitta di Rybakina, avvicina l’italiana all’ottava posizione della Race. Classifica annuale alla mano, i punti che separano le due, che occupano ottava e nona posizione, si riducono a 160. Intanto si amplia il vantaggio su Alexandrova, prima insidia: sono 510 i punti di distanza.
Primo set: Paolini domina a metà, Kenin si sveglia troppo tardi e l’azzurra può gestirne il rientro
Jasmine Paolini conquista il primo set della carriera contro Sofia Kenin. L’azzurra inizia il match come meglio non potrebbe. Nel primo game recupera, con quattro punti consecutivi, da 0-30. Nel successivo gioco è Kenin a trovarsi nella medesima situazione, che non riesce, però, a risollevare il turno di battuta alla stessa maniera e offre tre palle break. Se sulla prima Jasmine commette un errore di diritto, la statunitense serve il secondo doppio fallo e regala il vantaggio alla sua avversaria. La numero 26 del mondo è protagonista di un avvio zoppicante, in cui i suoi colpi non viaggiano a sufficienza – la differenza di velocità rispetto ai fondamentali di Paolini è ben evidente – e anche al servizio è contratta, con poche prime in campo. Nel terzo gioco l’azzurra è costretta ai vantaggi, ma si arrampica sul 3-0. Kenin riesce poi a smuovere il punteggio, benché l’inerzia della partita non accenni a cambiare. La 26enne nata a Mosca si trova quasi sempre obbligata alla difesa e spesso tenta di alzare invano la traiettoria per riprendere campo. Nel sesto gioco Paolini si porta avanti del doppio break alla terza chance, quando il tentativo di smorzata della sua avversaria si spegne in rete. Tuttavia, qualcosa si smuove. Sul 5-1 la toscana, servendo per il set, con un diritto in uscita dal servizio terminato in corridoio, cede la battuta e dà avvio a un timido tentativo di rimonta. Sul 5-3 Kenin è ancora pericolosa in risposta. Si porta subito 0-30; ripresa sul 30-30, si guadagna la palla del secondo controbreak. Viene beffata, però, da un rovescio lungolinea uscito di millimetri. Se ne conquista un’altra e questa volta a tradirla è il diritto, che si affloscia a metà rete. Paolini viene fuori con il servizio da un momento delicato dell’incontro.
Secondo set: Paolini non lascia neppure un game a Kenin. Le WTA Finals si avvicinano
Parziale senza appello. Paolini fa il pieno con un cinismo puntuale, rispondendo presente a ogni tentativo, seppur incolore, da parte di Kenin di rientrare nel match. L’azzurra trova il break di vantaggio nel primo game, grazie a un diritto lungolinea precisissimo. Jasmine oggi pare avere una soluzione a ogni situazione. Nel secondo gioco, sotto 0-30, dimezza lo svantaggio con un ace, anche se poi deve fronteggiare due palle del controbreak, perché Kenin incontra bene la risposta di diritto. Sulla prima l’ennesimo colpo lungolinea, stavolta un rovescio, le consente di prendere la rete e di finalizzare con lo schiaffo al volo di diritto, mentre sulla seconda mette in mostra atletismo e strategia quando legge alla perfezione le intenzioni di Kenin, recuperando con facilità il drop shot.
Scampato il pericolo, le intenzioni sono di rimpinguare il vantaggio. Infatti, la numero 8 del mondo si guadagna una possibilità di doppio break, che capitalizza costringendo Kenin a difendere, con un rovescio da lontano che termina in rete. Senza esitazioni al servizio, nel quinto gioco strappa la battuta a Sofia a 0, ribadendo il dominio. Sul 5-0 il braccio della toscana non trema quando la statunitense tenta il tutto per tutto per evitare il bagel. Salva due palle break, con la complicità della 27esima forza del seeding, e chiude al primo match point.
E. Lys b. [8] E. Rybakina 6-3 1-6 6-4
Elena Rybakina cade al terzo turno del WTA 1000 di Pechino. La kazaka, testa di serie numero 8 e 10 del mondo, si arrende a Eva Lys, 66 WTA, per 6-3 1-6 6-4 in un match alquanto rapsodico. Si contano infatti la bellezza di 14 break. E quando in campo c’è una giocatrice che serve come Rybakina è giù una notizia. La battuta della kazaka, infatti, appare ingolfata sin dall’inizio. Alla fine dell’incontro le statistiche suggeriscono un infausto 46% di prime palle in campo. A assecondare ancor di più quanto scritto è la casella delle palle break concesse: 20 e in sette occasioni ha ceduto il turno di servizio.
Dopo aver perso il primo set, la numero 10 del mondo riesce a strappare in modo perentorio, almeno nel punteggio, il secondo parziale. Nella terza e decisiva frazione di gioco Rybakina spreca un vantaggio di 4-3 e servizio. Da quella situazione subisce due break consecutivi e Lys può chiudere al terzo match point in risposta.