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Il tennis e la vita di Rafael Nadal dopo una rivalità sportiva d’élite: «Non abbiamo mai avuto tempo per rilassarci»

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di Charlie Eccleshare, pubblicato da The Athletic il 7 settembre 2025
Traduzione di Karolayne Da Rosa

Rafael Nadal è sempre apparso invincibile sul campo da tennis e straordinariamente umano fuori da esso. Il 22 volte campione Slam, che si collega in videochiamata dalla sua casa a Maiorca, si presenta anche come un padre stanco: cerca di recuperare ore di sonno dopo la nascita, lo scorso agosto, del suo secondogenito, Miquel.

Dopo aver trasformato e ridefinito il tennis per oltre due decenni, Nadal ha salutato il circuito lo scorso anno. Suo figlio maggiore, Rafael Jr., ha appena iniziato la scuola materna, mentre Nadal e sua moglie, Maria Francisca Perelló, si adattano alla nuova routine familiare. Entrambi sono cresciuti a Manacor, cittadina maiorchina dove hanno iniziato a frequentarsi da adolescenti, vent’anni fa.

Voglio passare del tempo a casa”, ha dichiarato Nadal. “Ho rimandato molte cose alla fine della stagione per via del bambino, e poi dovrò tornare a lavorare”.

Ora trentanovenne, Nadal ha dato il suo ultimo saluto al tennis al Roland Garros, il luogo simbolo della sua carriera, dove ha vinto ben 14 titoli Slam. Lì ha ricevuto un addio degno della sua leggenda: dal 2021 c’è una statua che lo ritrae e, più recentemente, una targa con l’impronta del suo piede sul campo in terra rossa del Philippe-Chatrier. Altri tornei hanno tentato di celebrarlo l’anno scorso, ma nessuno è riuscito a trovare il tono giusto, oppure si sono ritrovati un campione ormai stanco, poco incline a voltarsi indietro o a celebrare le proprie imprese.

Non sono il tipo di persona… sono un po’ troppo timido per queste cose. Il Roland Garros era il posto giusto”, ha spiegato.

Il 2024 è stato un anno complicato per Nadal. Ha provato disperatamente a fermare il tempo, ma il suo corpo, ormai logoro, non ha risposto. A 38 anni, ha deciso di dire basta, chiudendo la carriera a novembre con una sconfitta in Coppa Davis contro l’olandese Botic van de Zandschulp. Gli infortuni gli avevano impedito di essere veramente competitivo da almeno due stagioni. Da allora, Nadal non ha più impugnato una racchetta.

Prima di tutto, perché dopo il ritiro ho sofferto molto per il dolore al piede”, ha raccontato, riferendosi al problema cronico che l’ha accompagnato per anni e che ha dovuto anestetizzare per vincere il Roland Garros 2022, suo ultimo Slam.Per un mese ho avuto grandi difficoltà anche solo a camminare”.
Con il tempo ha iniziato a sentirsi meglio, ma ha ammesso: “Non avevo ancora la motivazione per tornare in campo”. Tuttavia, ha intenzione di rimettersi in gioco, almeno in allenamento, tra questo mese e il prossimo: “Non voglio dimenticare come si gioca a tennis”.

A meno di un anno dal ritiro, Nadal non ha ancora una routine fissa. Va in palestra alcune mattine, gioca a golf due o tre volte a settimana, accompagna Rafael Jr. all’asilo e gioca con lui al rientro. Poi ci sono gli impegni con gli sponsor, la Rafa Nadal Academy, la fondazione, gli hotel di famiglia e persino un’azienda di integratori alimentari.

Alcuni giovani talenti della sua Academy iniziano già a farsi notare. È il caso di Alexandra Eala, 20enne filippina, che ha raggiunto il secondo turno allo US Open e la semifinale al Miami Open a marzo. Anche tennisti già affermati si allenano spesso con lui. Quest’estate, ad esempio, Alexander Zverev, numero 3 del mondo, ha lavorato al suo fianco: “L’intensità con cui Rafa giocava è la stessa con cui allena. Incredibile. Siamo stati a cena fino all’una di notte, e a un certo punto si è alzato da tavola per mostrarmi, con dei dritti a vuoto, la tecnica che voleva farmi migliorare. Era totalmente immerso”.

Nadal continua a seguire il tennis con passione, ma ha escluso l’idea di allenare a tempo pieno dato che comporterebbe stare lontano da casa per lunghi periodi di tempo: Nella mia vita ci sono troppe cose che, oggi, per me sono più importanti. Mi piace il tennis, ma anche altre cose, e voglio godermi questo momento”. Ma la passione per il tennis non si è mai spenta. Non è questione di titoli o rivalità leggendarie, ma di qualcosa di più profondo:Lo sport è tutto emozione”.

È impossibile parlare della carriera di Rafael Nadal senza evocare i suoi più grandi rivali: Roger Federer e Novak Djokovic. Insieme hanno formato i “Big Three” del tennis maschile, conquistando 66 titoli del Grande Slam e dando vita all’oligopolio più duraturo e dominante nella storia non solo del tennis, ma forse di qualsiasi sport.