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Naldi racconta: “Non ho mai cercato visibilità. Con Sinner abbiamo sempre avuto buoni rapporti”

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Mancava solo l’ultimo pezzo per completare il puzzle. Adesso che anche quello è andato al suo posto, il cerchio si chiude: il team di Jannik Sinner è finalmente al completo. Ad occupare l’ultima casella mancante è il fisioterapista Alejandro Resnicoff, uno dei più esperti del circuito, con più di 20 anni di esperienza nell’ATP alle spalle. L’argentino ha origini italiane, ovvero dalla nonna abruzzese di Ortona. Alejandro affiancherà dunque Umberto Ferrara – il quale è stato reintegrato nel gruppo di Sinner dopo quasi un anno del suo licenziamento a seguito del caso Clostebol.

Rientro nel circuito ATP

Non è rientrato invece a far parte del team Giacomo Naldi. Il fisioterapista ha perso il suo incarico di lavoro nell’agosto del 2024 con il caso della doppia positività dell’ex numero 1 al mondo al Clostebol. Tuttavia, adesso Naldi segue un altro tennista italiano, ovvero Francesco Passaro, e lo ha assistito in prima persona anche allo US Open di quest’anno. Finalmente è arrivato il momento per Giacomo di riniziare il suo lavoro e di farlo al 100%, senza più pensieri in testa, così come raccontato a la Gazzetta dello Sport. “Non ho mai voluto commentare quanto è successo col team di Sinner e continuerò a non farlo. Anche se è una vicenda che mi ha fatto male, umanamente e professionalmente“.

Il periodo di stop ha portato Naldi a riprendere il suo lavoro a Casalecchio, con i suoi pazienti e il suo studio. Tuttavia, la mancanza del grande palcoscenico si è fatta sentire, specialmente perché era riuscito ad ottenere nel tempo moltissime soddisfazioni personali. “Mi ha fatto molto piacere tornare sul circuito, vivere l’atmosfera di un Grande Slam. E l’accoglienza è stata ottima da parte di tutti. Giocatori, allenatori e preparatori”.

Aver avuto la possibilità di partecipare attivamente allo US Open di quest’anno ha permesso a Naldi di poter incontrare tra gli altri anche Carlos Alcaraz, il nuovo numero 1 al mondo, che si è dimostrato subito molto disponibile nei modi. “Mi è venuto in contro ed è stato come sempre gentilissimo, abbiamo fatto due chiacchiere ed è una cosa che mi ha fatto un piacere immenso“.

L’imbarazzo generale lascia il tempo che trova, specialmente per un professionista come Giacomo. Inoltre, il fisioterapista non ha ravvisato nessuno sguardo traverso o chiacchiericcio riguardo il suo ritorno. “Tutto assolutamente tranquillo – racconta -. Alla fine il tempo passa, le persone vanno avanti ognuna secondo il proprio percorso. Come sono andate le cose ormai lo sanno tutti e chi non lo sa può andare a leggersi la sentenza. Non mi sono sentito osservato, è stato come riprendere il filo del discorso dove lo avevo lasciato“.

Incontro con Sinner e l’ex team

L’ex fisioterapista e osteopata della Virtus Bologna, inevitabilmente, ha avuto modo anche di incontrare Jannik Sinner e il resto della squadra di cui ha fatto parte in passato. “Anche durante il procedimento abbiamo sempre avuto rapporti buoni. Io mi sono sempre comportato correttamente, non ho mai cercato visibilità. Queste sono le prime dichiarazioni ufficiali che faccio da quanto tutto è accaduto, a volte mi sono state messe in bocca delle parole prese in altri contesti che hanno scatenato odio social e polemiche nei miei confronti. A differenza di altri, non ho mai detto nulla sull’accaduto, e penso che la mia correttezza sia stata evidente e apprezzata“.

Il rapporto con Sinner è rimasto come quello di una volta, pieno di grande rispetto e stima reciproca. I due hanno condiviso tanti momenti insieme e il rapporto umano rimane alla base di tutto. “Abbiamo parlato, è stato cordiale, ci siamo raccontati cose private. Al di là di tutto, resta il rapporto umano dopo un caso che ci ha coinvolto ed è stata solo una sfortunata serie di coincidenze e ne siamo consapevoli. Ho visto Cahill, che è sempre stato molto amabile, ho incrociato Ferrara. Io vengo dal basket, ho sempre cercato di portare anche nel team Sinner lo spirito di gruppo ed è una delle cose che è più stata apprezzata. Anche se la collaborazione si è interrotta non c’è nessun rancore. Quello che è successo non si può cambiare, ma bisogna voltare pagina. La vita va avanti“.

Inizio del percorso con Passaro

Adesso il focus di Giacomo Naldi è totalmente incentrato su Francesco Passaro. L’obiettivo è quello di dare il massimo anche in questo incarico e prendersi cura del tennista perugino. “L’ho aiutato con un problema fisico che aveva avuto e abbiamo iniziato a collaborare. Quello che mi piace è che non importa quale sia il traguardo, che si tratti di uno Slam o della Top 100, tutti devono andare nella stessa direzione per raggiungerlo. Ognugno con la propria passione e la propria competenza. Ora finiremo la stagione con l’obiettivo di entrare direttamente in tabellone in Australia.