ATP Tokyo, Alcaraz frena: “Non penso a diventare il migliore della storia”
22 anni, 6 titoli Slam e il futuro tutto dalla sua parte. Carlos Alcaraz è tornato ad essere il numero uno della classifica ATP grazie alla vittoria dell’US Open e ritorna in campo per lo swing asiatico, tappa fondamentale per chiudere in bellezza la stagione. Annata d’oro per il fenomeno di Murcia che, a dispetto dello scorso anno, sceglie Tokyo e non Pechino dove è campione in carica. Nel media day del 500 giapponese lo spagnolo è stato interpellato, nemmeno a dirlo, sulla rivalità con Jannik Sinner e su quali sviluppi possano avere i loro prossimi incontri. Un altro tema della conferenza stampa è stato se Carlos punti a diventare il GOAT del tennis, su cui lo spagnolo ha risposto con una buona dose di umiltà.
Il bilancio negli scontri diretti con Sinner lo vede in vantaggio, ma Alcaraz sa benissimo che l’altoatesino è al lavoro per migliorare alcuni aspetti del suo gioco. Degli accorgimenti che sembra aver adoperato anche il diretto interessato quando è stato il momento: “Lo so che ha intenzione di cambiare. Cambierà qualcosa dal nostro ultimo incontro. È la stessa cosa che ho fatto io quando ho perso un paio di volte. Ho cercato di essere un giocatore migliore. La prossima volta che lo affronterò mi aspetto che faccia lo stesso per cambiare alcune cose, e io devo essere concentrato e pronto ai suoi cambiamenti.”
La precocità dello spagnolo non può che far viaggiare la fantasia. Interrogato su una sua possibile ambizione nel divenire il miglior tennista della storia, Alcaraz predica calma: “È qualcosa a cui non penso ora. Ho sempre detto che il mio intento è quello di sedermi allo stesso tavolo delle leggende o dei migliori giocatori di tennis, ma attualmente non è qualcosa a cui penso. Non lo so in futuro quante cose potrò raggiungere o quanti tornei potrò conquistare.”
“Penso che sia qualcosa di cui devo costruire ogni giorno, curando i dettagli di tutto, allenandomi bene, e vedremo cosa succederà in futuro. Penso che nessuno conosca il futuro. Quello che penso in questo momento è di continuare a fare le cose buone che ho fatto finora, seguendo la strada giusta.”
Ora Tokyo. Bastano solo 4 vittorie all’iberico per eguagliare la sua miglior stagione, i 62 successi del 2023. Il sei volte campione Slam esordirà contro Sebastian Baez e si dice contento di essere in Giappone: “So che è un grande torneo. Conosco i giocatori che hanno già partecipato a questo torneo e quelli che lo hanno già vinto. Alla fine della settimana desidero davvero vedere il mio nome accanto a quelli dei campioni del passato, perché so che è un onore essere al loro fianco, anche accanto a quei nomi.”