ATP Hangzhou: Bublik è una certezza, sfiderà in finale la rivelazione Royer
[3] A. Bublik b. [WC] Y. Wu 6-3 6-3
Alexander Bublik non si vuole fermare. Dopo i titoli conquistati ad Halle, Gstaad e Kitzbuhel, il 28enne kazako è in finale anche al Lynk & Co Hangzhou Open, ATP 250 che sta andando in scena in Cina. Il numero 19 al mondo – ora 13 nella Race a pari punti (2285) con Casper Ruud – al penultimo atto ha sconfitto agevolmente l’idolo del pubblico Yibing Wu, nel loro primo testa a testa. La wild card di casa è crollata con un doppio 6-3 dopo circa un’ora di partita. Un match a senso unico quello tra i due, in cui il più quotato avversario non si è mai trovato in difficoltà. Lo testimonia il suo rendimento al servizio: 19 ace, il 76% di prime in campo, con 31 punti vinti su 34, e nessuna palla break offerta.
Nonostante ci abbia provato, il 196esimo giocatore in classifica – ex 54 e prossimo 158 – non è stato capace di tenere testa al suo sfidante e non è quindi riuscito a regalare al pubblico una finale con almeno un tennista di casa (nel 2024 Zhizhen Zhang si issò sino all’ultimo atto). Resta comunque un torneo molto positivo per lui, che ha vinto i primi tre match disputati recuperando un set ed estromettendo tra gli altri anche Daniil Medvedev.
Dal lato opposto, Bublik migliora ancora di più il suo bilancio vittorie/sconfitte già stellare dal Roland Garros in poi (ora 23-4), e diventa il quarto giocatore del 2025 a raggiungere una finale ATP sulle tre superfici, dopo Carlos Alcaraz, Jannik Sinner e Alexander Zverev. La trentesima vittoria in stagione – solo nel 2021 e nel 2022 era riuscito ad agguantarne altrettante – lo catapulta alla sua 15esima finale nel circuito maggiore. Qui, sfiderà da favorito la rivelazione francese Valentin Royer.
[Q] V. Royer b. [4] C. Moutet 6-3 6-2
La favola di Valentin Royer non ha ancora visto il suo epilogo. Il qualificato francese dopo aver vinto cinque partite in questo torneo, superando nel suo percorso anche la prima testa di serie Andrey Rublev, ha portato a casa anche la sesta. Nella seconda semifinale ATP tutta francese del 2025 – l’altra è andata in scena a Kitzbuhel tra i due Arthur, Cazaux e Rinderknech -, il 24enne transalpino ha dominato il connazionale Corentin Moutet, che in poco meno di un’ora e mezzo di gioco ha perso con il punteggio di 6-3 6-2 nel loro primo confronto diretto. La grande differenza tra i due si è vista nell’approccio sulla seconda palla dell’avversario. Moutet non ha saputo mettere abbastanza pressione; Royer, invece, si è comportato molto meglio da questo punto di vista e ha chiuso con il 72% di conversione con la seconda palla (e zero break subiti), contro il 30% dello sfidante.
Il semifinalista del torneo di Washington da lunedì almeno festeggerà il best ranking di numero 37 ATP. E farà lo stesso il suo avversario, dato che anche se finisse per perdere in finale salirebbe quantomeno alla piazza numero 75 al mondo. Intanto, ha portato in positivo il suo bilancio contro i tennisti top 50 (3 vittorie, 2 sconfitte) e ha conquistato senza alcun dubbio il titolo di rivelazione della settimana, lui che prima di questo torneo non si era neanche mai spinto sino al turno dei migliori 32 in un tabellone principale ATP. Giocherà quindi la sua prima finale nel circuito maggiore e sarà il quarto tennista del 2025 a farlo avendo iniziato il proprio cammino dalle qualificazioni. Non sarà di certo il favorito. Ma non lo era nemmeno negli ultimi tre match disputati. Saprà andare oltre il ‘non c’è due senza tre’? Martedì 23 settembre, alle 13:30, lo scopriremo.