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BJK Cup, Italia alla prova Ucraina. Serve una super Paolini (e la prima vittoria contro Svitolina)

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Le fasi finali della Billie Jean King entrano nel vivo. Venerdì 19 settembre dalle ore 11 italiane (le 17 secondo il fuso orario cinese) a Shenzhen l’Italia affronta l’Ucraina per un posto nella terza finale consecutiva della competizione. Dopo la tribolata vittoria sulle padrone di casa della Cina, orfane della loro miglior giocatrice Qinwen Zheng, le ragazze di Tathiana Garbin dovranno senz’altro alzare il livello contro una squadra agguerrita come quella ucraina. Nella seconda semifinale si sfidano Gran Bretagna e Stati Uniti, che hanno eliminato rispettivamente Giappone e Kazakistan.

Le avversarie: Svitolina e Kostyuk a capo della spedizione, le sorelle Kichenok una certezza nel doppio

L’Italia è chiamata all’impresa della difesa del titolo. Le azzurre si sono rivelate negli anni una compagine solida, capace di trionfare nel 2024 e di issarsi fino alla finale nel 2023, quando furono sconfitte dal Canada. Insomma, la nostra nazionale anche a livello femminile viene da annate assai soddisfacenti in questa competizione. Il prossimo incontro però si prospetta come la celebre prova del nove. L’Ucraina è alla prima partecipazione alle Billie Jean King Cup Finals, ma ha l’organico per essere una delle protagoniste della manifestazione. E la vittoria sulla Spagna di Paula Badosa e Jessica Bouzas Maneiro lo conferma.

Tra le convocate di capitan Illya Marchenko, a guidare la spedizione è senz’ombra di dubbio Elina Svitolina. La numero 13 del mondo e vincitrice di 18 titoli WTA è molto attaccata alle sue radici e quando deve scendere in campo per i colori del suo Paese riesce a dare sempre quel qualcosa in più. Pensare che la nazionale ucraina si limiti alla sola Svitolina sarebbe, però, fuorviante. Perché le sue compagne sono altrettanto da attenzionare: Marta Kostyuk staziona alla posizione numero 26 del ranking, ma ha un passato recente in top 20. È un’avversaria sempre ostica, per tennis e carattere. A completare la rosa delle singolariste è Yuliia Starodubtseva, 87 WTA alla seconda convocazione, ma ancora in attesa di fare il suo debutto ufficiale in BJK Cup.

La compagine ucraina è quindi solidissima nei singolari, considerando anche l’assenza di Dayana Yastremska, che, pur essendo 32 del mondo, sarebbe stata la terza singolarista, ranking alla mano. Tuttavia, anche il doppio è una certezza. Lyudmyla e Nadiia Kichenok sono una coppia molto affiatata, non solo perché sono gemelle, ma anche perché avvezze a giocare insieme la specialità con la casacca della propria nazionale. Lyudmyla si è issata fino al podio del doppio e vanta anche uno Slam, lo US Open 2024 in coppia con Jelena Ostapenko. Nadiia, invece, seppur abbia raccolto meno, è comunque una specialista e in coppia con la sorella ha messo in bacheca quattro titoli WTA.

I precedenti: L’Italia sempre vincente sull’Ucraina, ma a livello individuale i confronti non sorridono alle azzurre

Ad aprire il programma sul cemento della Shenzhen Bay Sports Centre Arena sarà la partita tra le seconde singolariste, come vuole la tradizione e il regolamento. Se per l’Ucraina non ci sono dubbi che a scendere in campo sarà Marta Kostyuk, Tathiana Garbin dovrà studiare bene le mosse da compiere. A giocarsi il posto sono Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti. Per la capitana azzurra ha fruttato al meglio la scelta di schierare Cocciaretto contro Yuan nei quarti di finale. Elisabetta ha ripagato con una grande rimonta e con un punto importante, anche per il morale. La tennista marchigiana è sotto per 2-0 nei precedenti contro Kostyuk. L’ucraina ha concesso un solo set all’italiana tra il match di Miami e quello a Pechino nel 2023, in quella che è stata, tra l’altro, la miglior stagione di Cocciaretto.

Per quanto riguarda Bronzetti, non vi sono raffronti da poter fare, in quanto le due giocatrici non si sono mai sfidate prima. Certo è che neppure Lucia partirebbe col favore dei pronostici. Garbin è chiamata a una decisione dirimente per partire con il piede giusto in questo tie. E quanto importante sarebbe mettere la testa avanti! Perché di Elina Svitolina è bene non fidarsi mai, neppure dopo una serie di risultati un po’ al di sotto delle aspettative.

Le due punte di diamante dei rispettivi team si affronteranno nel secondo singolare che sappiamo essere potenzialmente decisivo. Paolini ha in Svitolina uno degli abbinamenti a lei meno congeniali: l’azzurra infatti ha perso due incontri su altrettanti incroci, entrambi molto recenti. Il primo risale al gennaio di quest’anno quando la nativa di Odessa ha eliminato Jasmine al terzo turno dell’Australian Open in tre set. Stesso numero di parziali – e alcune analogie – anche per la partita che le ha viste protagoniste tre mesi e mezzo fa negli ottavi di finale del Roland Garros. La seconda sconfitta è quella che sicuramente fa più male: Paolini non ha sfruttato tre match point nel secondo set ed è crollata nel terzo set. La tennista toscana deve dimostrare di aver imparato dalle batoste prese per provare a fermare per la prima volta in carriera Svitolina.

In doppio la situazione dei testa a testa non si rivela migliore. Le sorelle Kichenok hanno portato a casa l’unica sfida che le ha viste contrapposte a Sara Errani e Jasmine Paolini. Le ucraine alle Olimpiadi di Tokyo 2020, tenutesi nel 2021, hanno fermato il duo azzurro in due set. Da quel giorno sono passati più di tre anni però, con tanti trofei per le azzurre, tra cui uno Slam e lo storico oro olimpico. Sarebbe dunque impossibile tacciare adesso Sara e Jasmine come sfavorite nell’eventuale match di doppio, nel caso si dovesse ricorrere alla terza sfida. Ma forse approdare al match decisivo non sarebbe così male per l’Italia, viste le statistiche infauste sopracitate.

Dopo le cattive notizie, passiamo ai precedenti per Nazioni, che sorridono invece all’Italia. La squadra tricolore ha incrociato l’Ucraina sulla sua strada in questa competizione – con tutte le sue denominazioni – quattro volte e non ha mai perso un tie. Nel 1997 fu 3-0 per le azzurre, mentre nel 2008 i giochi furono più incerti, con il risultato di 3-2. Nel 2010, anno della terza Fed Cup italiana, il tabellone indicò 4-1 e nel 2012 fu nuovamente 3-2.
Insomma, vittorie nette si alternano a successi più tirati, ma con un unico denominatore comune: l’Italia vincitrice.

Dove vedere la Billie Jean King Cup

Le sfide delle Billie Jean King Cup Finals 2025 saranno trasmesse in diretta e in esclusiva in Italia su SuperTennis TV (canale 212 di Sky e 64 del digitale terrestre).