Coppa Davis: Argentina e Francia si qualificano facilmente. L’Austria rischia la rimonta ma si salva
Riprende il programma di Coppa Davis, che sabato 13 settembre vede il continuo degli incontri iniziati la giornata precedente. Si erano chiusi, con Argentina, Francia e Austria in vantaggio per 2 match a zero, i tie contro rispettivamente Olanda, Croazia e Ungheria. Tutti e tre i team in vantaggio si sono aggiudicati questa fase delle qualificazioni. Chi senza concedere neanche un punto, chi lasciandone uno per strada e chi dopo essersi fatto rimontare.
Olanda-Argentina 0-3
Finisce con un netto 3 a 0 il secondo turno di qualificazione tra Olanda e Argentina, con i padroni di casa costretti ad arrendersi. Con facilità, il temibile doppio composto da Molteni e Zeballos, ha costretto il Martiniplaza di Groningen a vedere gli ospiti trionfanti e diretti alla final eight di Bologna. Il terzo match del tie, disputatosi tra il già citato tandem argentino e il duo olandese composto da Sander Arents e Botic Van De Zandschulp, si è concluso per 6-3 7-5 in favore dei primi. Dopo la trasferta in Norvegia, resa complicata da un imbattuto Casper Ruud e da un promettente Nicolai Budkov Kjaer, l’Albiceleste del tennis ha superato, questa volta, il turno senza difficoltà: eliminati i vice-campioni in carica.
Croazia – Francia 1-3
La Francia chiude con un netto 3 a 1, dopo un solo lampo rappresentato dal doppio, il secondo turno di Qualifiers di Coppa Davis. A portare il gol della bandiera ai Croati ha pensato il doppio, siccome in singolare la parata di break tra Moutet e Cilic non è riuscita a ristabilire la parità.
La giornata è aperta da un fulminante doppio croato, composto probabilmente dal tandem più temibile del torneo, ovvero Mektic e Pavic. I due esperti doppisti hanno liquidato Bonzi e Herbert con il punteggio di 6-3 7-5.
Successivamente, ad entrare in campo, sono stati Marin Cilic e Corentin Moutet. L’ex numero 3 del mondo non godeva di un ottimo stato di forma ed era stato sconfitto nella giornata precedente da Arthur Rinderknech per 6-2 6-4. Dall’altro lato della rete, invece, gli si opponeva Corentin Moutet. Il francese ha mostrato una discreta solidità nel 2025, in cui ha raramente raccolto sconfitte da incontri a cui accedeva da favorito. La sua costanza stagionale non poteva venir minata da Marin Cilic, 60 ATP e nella fase calante della sua carriera.
Moutet, infatti, ha iniziato forte, subito aggressivo. Il doppio break iniziale, tuttavia, non sembra aver destabilizzato l’esperto croato, che lentamente ha ripreso terreno sino a spingersi addirittura al cinque giochi pari. Qui, il break decisivo operato da Moutet gli ha consentito di andare nuovamente a servire per il set, chiudendo ai vantaggi il primo parziale. Anche nella seconda partita, il francese prova subito a iniziare aggressivo, senza però riuscire, al termine di un game in apertura interminabile, a ottenere il break. Tuttavia, le chance di strappare al servizio, da ambo le parti, sono piovute nel corso del secondo set: sei dalla parte del croato e cinque da quella del francese. Quella decisiva arriva sul quattro pari: Corentin breakka e scappa al gioco successivo. Al secondo set point, come nel parziale precedente, Moutet archivia la pratica e regala alla Francia le final eight di Bologna.
Ungheria-Austria 2-3
Nonostante un doppio collaudato e ben più esperto di quello magiaro, l’Austria è riuscita ad archiviare la pratica che li avrebbe catapultati a Bologna solo con i suoi singolaristi. Il duo composto da Erler e Miedler, rispettivamente 41 e 28 ATP in doppio, si è arreso a Marozsan-Piros per 7-6(4) 7-6(2). Una brutta batosta per il team capitanato da Jurgen Melzer, specialmente considerando che sulla carta gli ungheresi sono avvantaggiati. Il doppio era la chance per capitalizzare i due upset ottenuti la giornata precedente e chiudere con un facile 3 a 0 la pratica Qualifiers.
Come per il doppio, sfuma per un soffio anche il terzo singolare del tie tra Szombor Piros e Lucas Neumayer. Il tennista austriaco si è arreso dopo un estenuante tie-break del secondo set con il punteggio complessivo di 7-5 7-6(6) in favore dell’avversario ungherese. Cinico in battuta, il magiaro ha vinto il 77% dei punti con la prima e il 64% con la seconda, mettendo anche a referto 10 aces. Le due sole chance di break che l’austriaco ha creato, a metà del secondo parziale, sono state entrambe salvate. Non c’è stato spazio di manovra per il numero 173 ATP, che avrebbe solo potuto sperare in un tie-break fortunato, che però non è arrivato.
Sulla carta era solo una pratica da chiudere col doppio, in pratica la realtà si è fatta ben più complicata. Tuttavia, forte della volontà di non voler permettere all’Ungheria di portare a termine la rimonta, Jirij Rodionov ha murato ogni chance di vittoria del magiaro Fucsovics. Il trentatreenne di Nyiregyhaza ha vinto solamente tre giochi nell’arco di un match completamente a senso unico. Con il punteggio di 6-2 6-1, Rodionov ha consegnato all’Austria la vittoria decisiva. Così facendo, una delle formazioni meno forti, sulla carta, del tennis austriaco, si porta sino alla final eight dell’edizione 2025 di Coppa Davis. E lo fa grazie ai singolaristi, che sono il suo punto debole.