Iva Jovic, il futuro è adesso
Iva Jovic, nella nottata italiana tra giovedì 11 e venerdì 12 settembre, ha raggiunto per la prima volta in carriera i quarti di finale di un torneo WTA 500, sconfiggendo la colombiana Camila Osorio per 6-4 6-2 nel secondo turno del Guadalajara Open: la giovane stella del circuito mondiale – che ha chiuso la pratica con il quarto ace del proprio match e che adesso se la vedrà, da favorita, con la qualificata andorrana Victoria Jimenez Kasintseva – grazie a questo risultato ritoccherà, ancora una volta, il proprio best ranking, guadagnando (almeno) dodici posizioni, fino al numero 61.
Iva Jovic, nuova stella del tennis statunitense
Jovic, nata a Torrance (California) il 6 dicembre del 2007 (padre serbo, madre croata, due farmacisti), deve ancora compiere 18 anni, ma si è già resa protagonista di una stagione solidissima. Aveva cominciato il 2025 intorno alla 200^ posizione ma nel corso dei primi mesi dell’anno ha cominciato a macinare vittorie, scalando a piccoli (o grandi) passi la classifica mondiale, grazie ai successi a livello ITF (“Partire dai tornei minori ti insegna quella disciplina che ti porta a presentarti ogni giorno in campo con umiltà e a risolvere problemi”, ha raccontato recentemente Iva) e ai primi tentativi a livello WTA. A Indian Wells, ad esempio, dopo aver superato il primo turno, aveva perso solamente in volata con Jasmine Paolini mentre invece al Roland Garros – su una superficie teoricamente sfavorevole – aveva battuto la numero 74 Zarazua, per poi subire la potenza di Rybakina.
La stagione di Iva Jovic
La classifica, intanto, cominciava a disegnare i contorni della predestinata. E a inizio giugno, sull’erba di Ilkley, Jovic festeggiava il primo trionfo a livello WTA 125, al termine di una settimana abbastanza impressionante, caratterizzata dalle vittorie sulle veterane Masarova, Lepchenko, Golubic e Marino (tutte classificate in zona top 100). Dopo la sofferenza dei primi turni era arrivato il dominio delle ultime due partite. Le veterane, lo sappiamo, nel brevissimo spicchio di stagione dedicato all’erba diventano ancora più temibili, perché l’erba è la superficie dell’esperienza. Ma Jovic aveva gestito con freddezza i momenti più delicati del torneo, per poi dare continuità a quel titolo, superando le qualificazioni di Wimbledon. Dove però, a sorpresa, era stata nettamente eliminata, all’esordio nel main draw, dall’olandese Lamens. Perché le giornate storte, a 17 anni, sono sempre dietro l’angolo.
La giovane americana si era presa il suo tempo, dedicandosi agli allenamenti, per poi rientrare in campo nelle qualificazioni di Cincinnati. Ripescata nel tabellone principale come lucky loser si era poi spinta fino al terzo turno del main draw, mettendo la firma sulla vittoria più prestigiosa della carriera (con Noskova, numero 23 WTA) prima di perdere con Krejcikova in tre set, dopo aver messo in mostra i lampi più luminosi del proprio tennis, caratterizzato da una straordinaria capacità di anticipare la palla.
E infatti: “A Wimbledon ho finalmente incontrato il mio idolo di infanzia Djokovic, è stato un momento emozionante, perchè sono cresciuta tifando per lui. Ci siamo solo presentati, è stato breve, c’era anche la sua famiglia. Mi ha augurato tanta fortuna e mi ha detto di continuare lavorare. Inoltre mi diverto molto con la rivalità tra Sinner e Alcaraz, e devo dire che il mio preferito è Jannik. Mi piace moltissimo come gioca, e lo posso considerare un modello per me. Ruberei qualsiasi cosa di ciò che fa in campo”.
Iva Jovic impressiona a Guadalajara: e ora …
A New York, dopo la vittoria all’esordio su Sasnovich (che le era valsa il vecchio best ranking di 73), si era goduta una serata speciale sul campo intitolato a Louis Armstrong, affrontando ancora una volta Jasmine Paolini: “Lo US Open è il mio torneo preferito” aveva scritto su Instagram, “questa è stata un’edizione da pelle d’oca, non vedo l’ora del prossimo anno”.
Jovic potrebbe già bruciare le tappe della storia della propria ascesa in classifica già nel corso dei prossimi giorni, sempre a Guadalajara. Se dovesse approdare in semifinale arriverebbe al numero 53, se dovesse vincere il torneo – e non ce la sentiamo di escludere questa ipotesi, anzi – busserebbe addirittura allle porte della top 35. Il futuro di Iva Jovic è già iniziato.