Coppa Davis, il debutto di Moutet: “Adoro la pressione, non deluderò chi crede in me”
A 26 anni compiuti lo scorso 19 aprile arriva il debutto nella selezione francese di Coppa Davis per Corentin Moutet, il giocatore mancino e geniale ma sovente notiziabile più per i suoi eccessi verbali e comportamentali in campo che non per le sue imprese squisitamente tennistiche. Il 2025 di Corentin è al momento la sua stagione più brillante e in particolare la seconda metà, che lo ha visto in finale a Maiorca e in semifinale a Washington, gli ha portato l’ingresso nella top 50 e il miglior ranking al posto numero 39 nella settimana in corso.
Davvero non si contano gli episodi di… parole in libertà per il neo-davisman francese: con Fognini, Bublik, Mejia, Jarry, e tre anni fa la Federazione Francese arrivò a espellerlo, provvedimento che lo privò del suo appoggio in termini di strutture logistiche per l’allenamento e di finanziamenti; stavolta però l’Equipe si occupa di lui raccogliendo le dichiarazioni dell’entourage nazionale su come le qualità del ragazzo turbolento ma di sicuro valore possano aiutare la causa dei tricolori d’oltralpe.
Davanti al pubblico croato di Osijek Moutet aprirà il confronto con la delegazione locale affrontando il giovane Dino Prizmic, mentre il copain Rinderknech si occuperà verosimilmente del veterano Marin Cilic; per il numero 39 del mondo l’occasione è d’oro e lui non è tipo da perdersi in un match dal clima bollente come dovrebbe essere quello in un palazzetto dello sport croato: “Per lui una partita in casa o fuori con un pubblico ostile sono la medesima cosa” – dice Laurent Raymond, allenatore della squadra nazionale, a L’Equipe (da cui sono tratte anche le dichiarazioni successive) – “non mi preoccupa la gestione della partita, lui raramente deraglia nelle occasioni principali e la presenza dei compagni sugli spalti lo aiuterà”. Dal canto suo Corentin pare confermare, pronunciando parole che, considerando alcuni avvenimenti del passato, ci provocano tenerezza: “Stare in campo sapendo che sto rappresentando i compagni a bordocampo mi potrà far giocare al massimo”.
“Lui è geniale e adora queste situazioni” – sottolinea Bruce Liaud, allenatore della squadra giovanile di Winter Cup e di Summer Cup, vinte proprio con Moutet. “Era un anno più giovane ma era già un motore della squadra; certo, a volte si arrabbiava, ma aveva rispetto per i miei consigli, una volta calmatosi. Non c’era da essere troppo lineari con lui, era ed è così”. Anche Richard Gasquet, “consigliere speciale” di Coppa Davis, è contento della sua convocazione: “Ha temperamento, carattere. Darà tutto, sono convinto che potrà diventare un grande giocatore di Davis; ogni tanto perde la calma, ma fa parte del suo charme, sta facendo tutto con grande serietà”.
Per ultime le parole del giocatore: “Adoro giocare le grandi sfide, mi motivano e mi fanno vibrare. Amo la pressione; a volte le mie emozioni hanno ecceduto il livello di guardia ma per trovare il proprio equilibrio a volte si sbaglia strada. Ma rispetto la squadra, il capitano e il tricolore e non voglio deluderli”.