US Open il cammino degli italiani: sogno Cobolli-Musetti. Bellucci vede Alcaraz, Sonego per l’ultimo ottavo mancante
Non solo Jannik Sinner a colorare di azzurro i tabelloni di Flushing Meadows. L’altoatesino, numero uno del mondo, è ovviamente il faro della spedizione, ma l’Italia si presenta a New York con una pattuglia numerosa e competitiva. Da Musetti a Cobolli, da Sonego ad Arnaldi, fino a Darderi, Nardi e Bellucci, ciascuno con il suo percorso e le sue ambizioni: ecco come potrebbero svilupparsi i loro US Open.
Musetti, subito un test esplosivo
Per Lorenzo Musetti, numero 10 del seeding, l’esordio non è affatto banale: lo attende Giovanni Mpetshi Perricard, uno dei più potenti battitori del circuito. Il francese è ancora impegnato questa settimana a Winston-Salem, segno di un’estate intensa ma anche della necessità di accumulare fiducia, visto che la sua stagione 2025 non sta confermando pienamente le grandi aspettative che lo accompagnavano dopo l’esplosione dello scorso anno. Per Musetti l’incognita è doppia: il carrarino viene dall’infortunio accusato al Roland Garros che ne ha condizionato la preparazione e la tournée su cemento è iniziata in maniera ostica, con risultati al di sotto delle attese, l’avvio sarà quindi un crash test immediato. Superato questo ostacolo, il tabellone si apre con Halys o Goffin, prima del possibile derby al terzo turno con Flavio Cobolli [24].
Il vero snodo potrebbe arrivare agli ottavi, dove lo attendono Jack Draper [5] o Gabriel Diallo [31]. Se il britannico è il pericolo maggiore per fisicità e continuità, Musetti avrebbe però le armi per trascinare il match sul piano tecnico.
Cobolli, occasione di un tabellone semi aperto
Per Flavio Cobolli, testa di serie numero 24, il sorteggio ha offerto un’opportunità concreta. L’esordio sarà contro un qualificato o lucky loser, un avversario teoricamente alla portata che permetterà al romano di prendere confidenza ed entrare gradualmente nel torneo. In questa fase l’aspetto chiave sarà la gestione delle emozioni: da giocatore ormai stabilmente nei primi trenta del ranking, Cobolli non può più permettersi passi falsi contro rivali di seconda fascia. Al secondo turno la sfida si alza di livello, con l’americano Jenson Brooksby o l’australiano Aleksandar Vukic. Due profili molto diversi: Brooksby è un giocatore tattico, capace di manovrare gli scambi con intelligenza, mentre Vukic si affida alla potenza del servizio e alla prima accelerazione.
Il terzo turno potrebbe già trasformarsi in un appuntamento di rilievo: il derby contro Lorenzo Musetti. Se riuscisse a superare Musetti, agli ottavi lo attenderebbe una sfida di altissimo livello con Jack Draper o Gabriel Diallo, due giovani di grande potenza. In sintesi, il tabellone di Cobolli è costruito in modo da concedergli margini per crescere nel torneo, in caso di exploit ci sarebbe la possibilità di sfidare i top player nella seconda settimana. Per il 22enne romano potrebbe essere lo Slam della definitiva maturazione.
Sonego, tra Bublik e Paul
Lorenzo Sonego inizia contro l’australiano Schoolkate, match gestibile, ma al secondo turno rischia di incrociare Alexander Bublik, come spesso ribadito, un avversario che toglie ritmo e costringe a giocare fuori comfort zone.
Se dovesse superarlo, ad attenderlo ci sarebbe con ogni probabilità Tommy Paul. Superare questo segmento già durissimo lo porterebbe a un eventuale ottavo di finale contro Sinner, che completerebbe però il set di ottavi Slam per Sonny: lo US Open è infatti l’unico Major in cui non è mai approdato alla seconda settimana.
Arnaldi, la strada più dura
Nel secondo quarto di tabellone l’unico azzurro presente è Matteo Arnaldi, attuale numero 62 del ranking ATP, che torna a Flushing Meadows per la terza volta consecutiva nel main draw e per la quarta complessiva. L’azzurro nel 2023 raggiunse gli ottavi di finale, fermato soltanto da Carlos Alcaraz, in quello che resta a oggi il suo miglior risultato in uno Slam, poi eguagliato al Roland Garros 2024.
Il debutto, però, non è dei più agevoli: l’argentino Francisco Cerundolo, numero 19 ATP, è un avversario che ama gli scambi prolungati e ha imparato a rendersi competitivo anche sul cemento. Arnaldi e Cerundolo non si sono mai affrontati in carriera: la chiave sarà togliere tempo al rovescio dell’argentino e provare a comandare il ritmo con il diritto anticipato, senza farsi trascinare in scambi logoranti. Chi dovesse vincere questa sfida d’esordio potrebbe poi incrociare al terzo turno Karen Khachanov, nono favorito del seeding, giocatore potente e molto solido sul veloce, che negli Slam sa alzare il livello. In caso di impresa, all’orizzonte si aprirebbe un ottavo di finale contro l’australiano Alex de Minaur [8], forse uno degli avversari più scomodi del circuito per capacità di corsa, lettura tattica e continuità.
Nardi, subito contro Machac
Nel terzo quarto di tabellone figura Luca Nardi, numero 83 ATP, alla sua quarta partecipazione complessiva allo US Open, la seconda nel main draw. Il marchigiano non ha ancora vinto un match a New York: nel 2022 e nel 2023 si era fermato subito nelle qualificazioni, mentre nel 2024 ha esordito nel tabellone principale ma si è arreso al primo turno contro Roberto Bautista Agut. Quest’anno l’avvio sarà subito molto impegnativo: Nardi affronterà il ceco Tomas Machac [21], avversario che conosce bene, sarà però la prima sfida tra i due a livello Slam.
Chi riuscirà a spuntarla troverà al secondo turno il vincente tra il brasiliano Joao Fonseca, talento emergente classe 2006, e il serbo Miomir Kecmanovic, giocatore più esperto e già abituato a certi palcoscenici. Per Nardi, che a 21 anni sta ancora cercando continuità ad alto livello, si tratta di un banco di prova molto esigente.
Darderi e Bellucci nello spicchio di Alcaraz
Luciano Darderi, numero 34 del ranking e testa di serie n. 32, si presenta a New York per la seconda volta consecutiva nel main draw, la terza in carriera. A Flushing Meadows non ha ancora trovato la prima vittoria. Quest’anno comincerà contro l’australiano Rinky Hijikata, avversario che conosce bene e che ha già battuto al Roland Garros la scorsa primavera. Sulla carta un esordio abbordabile, utile per rompere finalmente il ghiaccio a livello Slam sul cemento americano. Ma già al terzo turno, per chi dovesse proseguire, incombe il gigante Alcaraz.
Accanto a lui c’è Mattia Bellucci, che a differenza di Darderi ha già assaporato la gioia di una vittoria Slam proprio a New York. L’anno scorso, dopo aver superato le qualificazioni, ha battuto Stan Wawrinka al debutto, vivendo la sua miglior esperienza in un Major prima di arrendersi al secondo turno. Stavolta il sorteggio lo mette subito di fronte al cinese Juncheng Shang, classe 2005 e talento in crescita, con cui non ha precedenti. Un match dal pronostico aperto, ma che potrebbe regalare a Bellucci un’altra chance di confrontarsi con il vertice assoluto: al secondo turno, infatti, il vincente si troverebbe davanti Carlos Alcaraz o Reilly Opelka.