US Open, misto: Errani/Vavassori tengono alta la bandiera dei doppisti. Eliminati Musetti e McNally
Si apre il sipario su Flushing Meadows. Lo US Open 2025 è inaugurato dal nuovo format del doppio misto, di cui si è fatto un gran parlare nelle settimane scorse. Ai blocchi di partenza ci sono praticamente tutti i top players di entrambi i circuiti, anche se sono da registrare le defezioni dell’ultimo minuto che riguardano da vicino l’Italia. Jannik Sinner, dapprima “abbandonato” da Emma Navarro, ha alzato bandiera bianca dopo il malessere accusato in finale a Cincinnati; prima era stata Jasmine Paolini a tirarsi indietro, visto l’approdo all’ultimo atto del torneo in Ohio. Dando uno sguardo alle coppie selezionate, non si può fare a meno di notare che è solo uno il duo specialista della disciplina – a cui si deve aggiungere Taylor Townsend, n. 1 del mondo di specialità, che si accompagna al connazionale Ben Shelton. Si tratta di Sara Errani e Andrea Vavassori, trionfatori a New York lo scorso anno e entrati in tabellone con una wild card proprio perché campioni uscenti. Gli azzurri non tradiscono le aspettative e tengono alta la bandiera dei doppisti: sono in semifinale.
Parte bassa: Errani e Vavassori procedono spediti verso la difesa del titolo. È semifinale
Sara Errani e Andrea Vavassori dominano la propria porzione di tabellone. A inaugurare il percorso verso la difesa al titolo degli azzurri sono state le seconde teste di serie del torneo, Elena Rybakina e Taylor Fritz, non certo due specialisti del doppio. E la differenza si è vista tutta. Con il punteggio di 4-2 4-2 i campioni uscenti si guadagnano l’accesso ai quarti di finale. Ad attenderli una delle wild card annunciate in extremis, ovvero Karolina Muchova e Andrey Rublev. La coppia russo-ceca fa il suo esordio contro gli statunitensi Venus Williams e Reilly Opelka, acclamati a gran voce dal pubblico, che risponde presente. Nonostante una sorprendente versione della ex numero 1 del mondo, i padroni di casa nulla possono e si arrendono 4-2 5-4(4).
I primi semifinalisti della parte bassa, dunque, escono dall’incontro tra Errani/Vavassori e Muchova/Rublev. Il duo italiano non lascia scampo agli avversari e si impone per 4-1 5-4(4). Dopo un primo set dominato da Sara e Andrea, Karolina Muchova trascina il suo compagno nel secondo parziale. Il vero protagonista dell’incontro è Vavassori, veramente ineccepibile in ogni zona del campo. L’abitudine a frequentare il doppio con una certa continuità e con successo fa la differenza anche nel tiebreak, dove, indietro di un minibreak, cambiano passo e avanzano al penultimo atto.
Per quanto riguarda le altre sfide Taylor Townsend e Ben Shelton confermano il favore dei pronostici, vincendo all’esordio contro Amanda Anisimova e Holger Rune, con il punteggio di 4-2 5-4(2). La statunitense dimostra di essere la migliore al mondo della specialità, supportata da uno Shelton tornato in forma dopo le fatiche della combo Toronto-Cincinnati. Ai quarti di finale è derby a stelle e strisce con Danielle Collins e Christian Harrison, che hanno preso il posto all’ultimo istante di Siniakova/Sinner. Gli statunitensi si impongono su Belinda Bencic e Alexander Zverev per 4-0 5-3. È un match a senso unico, come suggerisce il punteggio. Il tedesco pare ancora sulle gambe, dopo il malore accusato contro Carlos Alcaraz e prima contro Shelton a Cincinnati e non contribuisce affatto alla causa.
Parte alta: Swiatek/Ruud sono inarrestabili, sorprendono tutti e si portano in semifinale. Eliminati McNally/Musetti
Primi verdetti anche nella parte alta di tabellone. Uno su tutti: Iga Swiatek e Casper Ruud, teste di serie numero 3, sono lanciatissimi. All’esordio piegano in due set, con il punteggio di 4-1 4-2, Madison Keys e Frances Tiafoe e poi infliggono lo stesso passivo a Caty McNally e Lorenzo Musetti. L’azzurro, che doveva prendere parte all’evento insieme a Jasmine Paolini, in coppia con la statunitense inizia con il piede giusto, battendo al primo turno Naomi Osaka e Gael Monfils, per 5-3 4-2, in un match in cui la giapponese fatica ad accendersi.
Ai quarti di finale, Swiatek e Ruud continuano imperterriti come rulli compressori, mettendo in mostra un affiatamento e una sintonia assoluti. La polacca risponde con regolarità ai servizi di Musetti e, sebbene nel secondo set la coppia italo-americana alzi il livello, la prestazione di Iga è di pregiata fattura. Le terze forze del seeding vincono per 4-1 4-2 e attendono di sapere gli avversari.
A completare il quadro sono sfide con protagonista l’élite del tennis. La coppia testa di serie numero 1, composta da Jessica Pegula e Jack Draper, unitisi dopo le defezioni dei rispettivi compagni, sconfiggono all’esordio con un doppio 4-2 Emma Raducanu e Carlos Alcaraz, dimostrandosi più a loro agio. Poco dopo Mirra Andreeva e Daniil Medvedev estromettono dal torneo Olga Danilovic e Novak Djokovic, al rientro in campo dopo Wimbledon. I russi hanno la meglio con il punteggio di 4-2 5-3, rimontando anche di un break nel secondo set. Danilovic paga un po’ di tensione e non approfitta di un avversario, Medevedev, non nella giornata migliore. Ai quarti di finale la sfida è dunque tra Pegula/Draper e Andreeva/Medvedev.