Antidoping: Fancutt accetta dieci mesi di squalifica, caso simile a quello di Max Purcell
A fine marzo, il tennista australiano Thomas Fancutt aveva accettato la sospensione provvisoria a causa della violazione dell’articolo 2.2 del TADP, per intenderci la stessa non rispettata dal connazionale Max Purcell.
L’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis, meglio nota con l’acronimo ITIA, ha confermato che Fancutt ha accettato la squalifica di 10 mesi. A dicembre infatti aveva ricevuto un’infusione endovenosa superiore al limite consentito che è fissato a 100 mL in un arco di 12 ore.
Il 7 marzo, l’ITIA aveva avvisato l’australiano di una possibile violazione e il 19 dello stesso mese Fancutt aveva chiesto di venir sospeso provvisoriamente per poi ammettere la violazione a seguito di un’indagine che però aveva sottolineato come l’ITIA ne aveva riconosciuto la mancanza di intenzionalità. Questa convinzione nasce anche dal fatto che l’ITIA aveva sospettato di questa violazione da un post di Thomas su Instagram, come si legge dal comunicato ufficiale: “L’ITIA è venuta a conoscenza dell’episodio grazie a foto pubblicate dal Giocatore su Instagram – spiegano nel punto 8 – nelle quali appariva mentre riceveva un’infusione endovenosa in una clinica il 3 dicembre 2024.”
A confermare questa visione è il punto 27 della decisione, secondo il quale “averlo pubblicato apertamente è in contrasto con un atleta professionista che sapeva di stare commettendo un ADRV (Anti-Doping Rule Violations) o che la sua condotta comportava un rischio significativo”. Insomma, tutte le prove portano proprio ad un vero e proprio errore fatto in buona fede.
Il senso di chiedere la sospensione da parte del tennista è stata utile per cominciare a scontare la squalifica. Infatti il periodo già scontato da Fancutt verrà detratta ai 10 mesi e dunque la sospensione durerà fino al 18 gennaio 2026 quindi tra poco più di 5 mesi, dato che i primi 5 sono stati scontati da marzo in avanti.
L’ITIA ricorda che in questo periodo Fancutt non potrà giocare, allenare o partecipare a eventi tennistici autorizzati o sanzionati dai membri dell’ITIA (ATP, ITF, WTA, Tennis Australia, Fédération Française de Tennis, Wimbledon e USTA) o da qualsiasi federazione nazionale.