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WTA Cincinnati, Gauff: “Mi sento sotto esame da tutta la mia carriera”

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La vittoria ottenuta per 6-2 6-4 contro Lucia Bronzetti conta parecchio per Coco Gauff. L’americana non vinceva tre incontri di fila dal titolo al Roland Garros, dopo il quale aveva addirittura perso due partite consecutive. Inizialmente la n. 2 del mondo si era accontentata di quel trionfo (“Qualunque cosa succeda nel resto dell’anno, sono soddisfatta”, si era detta), ma con una stagione ancora lunga davanti la scelta è cambiata: con il nuovo obiettivo di provare a vedere sin dove si può arrivare. Di seguito le sue parole in conferenza stampa al termine del match.

D: Coco, non sembri una persona che lascia che le vittorie o le sconfitte determinino il tuo valore come persona. Eppure, in realtà, per natura sei una competitrice spietata sul campo. Parlaci di quel dialogo interiore che forse si svolge quando ti interessa vincere.
COCO GAUFF: “Penso che per me sia solo una questione di imparare, perché quando ero più giovane prendevo molte cose sul personale, e penso che fosse perché ero abituata ai tornei juniores, e sai, non giochiamo ogni settimana, almeno il mio programma non era strutturato per giocare ogni settimana nei tornei juniores. Ero abituata a vincere più spesso nei tornei juniores, dove se perdi hai tipo tre settimane, in cui io andavo a giocare un altro torneo. Poi, come nei tornei professionistici, è difficile vincere ogni settimana, quindi in pratica perdi più di quanto vinci. Quindi sì, penso che per me sia solo cercare di dimenticarle (le sconfitte, ndr), ma soprattutto ricordare come ho perso e sperare che questo sia in linea con i miei obiettivi a lungo termine. Per quanto riguarda le vittorie, cerco di festeggiare un po’, ma non lo so. Sono una persona molto perfezionista, quindi, ad essere sincera, non sono soddisfatta finché non ho in mano il trofeo più importante. Ma sto cercando di migliorare, apprezzando anche le piccole vittorie lungo il percorso.

D: Coco, se guardiamo il tuo lato del tabellone, molte teste di serie sono state eliminate presto. Come fai a mantenere la concentrazione sapendo che dovrai affrontare giocatrici non appartenenti alle teste di serie che i fan occasionali potrebbero non conoscere? Come fai a mantenere la concentrazione sapendo che devi affrontare ogni partita come se stessi giocando contro una delle più forti del seeding?
COCO GAUFF: “Penso che a volte sia più difficile quando giochi contro delle non teste di serie perché loro affrontano la partita senza nulla da perdere e tutto da guadagnare. E tu, se la guardi da quella prospettiva, stai facendo il contrario. Ma sì, non faccio caso alle classifiche né penso a cose del genere, perché alla fine tutti possono vincere, indipendentemente dalla classifica o altro. Se guardi gli ultimi tornei, lo vedi chiaramente. Quindi in ogni partita sono sempre in guardia e pronta. E a volte, ad essere sincera, mi rilasso di più quando gioco contro una testa di serie solo perché, non so, ti aspetti che giocheranno un ottimo tennis. Quindi non so, se perdi, è perché stanno giocando un gran tennis. E a volte, quando giochi contro un’avversaria non delle teste di serie, può capitare che all’inizio lei non giochi molto bene, e poi all’improvviso giochi come se fosse tra le prime cinque o dieci, perché è diventata più sciolta e rilassata. Quindi penso che sia più una questione mentale che reale, come la classifica.

D: Coco, dal tuo punto di vista, quanto è stato rumoroso quest’anno rispetto agli anni precedenti, in termini di ciò che senti, dell’energia che ti circonda, delle discussioni e di tutto il resto? È stato più rumoroso degli anni precedenti? È stato più tranquillo? È stato uguale al solito? Cosa ne pensi?
COCO GAUFF: “Beh, per me è stato come sempre. Mi sento sotto esame, da tutta la mia carriera, onestamente, sia dentro che fuori dal campo. Quindi sì, direi che è stato come sempre. Onestamente, penso che quando si vince uno Slam, come adesso, rispetto a prima del mio US Open, il resto dell’anno sia un po’ più facile, perché ora nessuno definisce il tuo anno negativo, perché immagino che vincere uno Slam determini se stai avendo un buon anno o meno, e non anche gli altri tornei. E questo non vale solo per me. Vale per tutti i giocatori. Quindi sì, penso che a volte i fan del tennis vogliano che vinciamo ogni settimana, ma noi giochiamo per 11 mesi. Non è così facile, quindi penso che sia del tutto normale che un giocatore abbia tre o quattro settimane positive e poi magari altre tre o quattro settimane meno positive, semplicemente per come è strutturata la nostra stagione.

D: Parlando del tuo punto di vista sugli altri, i fan pensano che se vinci un Grande Slam sia stata una buona stagione, indipendentemente da tutto. E tu cosa ne pensi? La vedi allo stesso modo? So che Iga dopo Wimbledon ha detto che non importa cosa sarebbe successo, ha vinto Wimbledon. Hai la stessa reazione o la pensi diversamente?
COCO GAUFF: “Sì, quando ho vinto lo US Open, avevo questa mentalità del tipo: “Ok, qualunque cosa succeda nel resto dell’anno, va bene così”. È molto più facile avere questo atteggiamento allo US Open, perché non ci sono altri Slam, quindi ero tipo: ”Ok, qualunque cosa succeda nel resto dell’anno, sono soddisfatta”. E poi ovviamente quest’anno ho vinto il Roland Garros. E la mia mentalità, subito all’ inizio, era quella, ma poi ho pensato: “No, non voglio, voglio vedere qual è il mio potenziale e fare bene”. E ovviamente, se non vinco lo US Open, va bene lo stesso, ho fatto bene in questa stagione. È stato buffo però, nella scorsa stagione mi sembrava di stare vivendo un anno terribile, poi ho vinto a Pechino e le WTA Finals e ho pensato che fosse stata una stagione davvero positiva per me. Quindi sì, penso che questo mi tolga sicuramente un po’ di pressione. Ma sto solo cercando di non limitarmi a una sola cosa. Mi piacerebbe vincere il più possibile e, se non dovessi andare bene allo US Open, potrei dire almeno di averci provato con la mentalità giusta, mentre alla fine dello US Open non ho affrontato i tornei immediatamente successivi con la mentalità giusta per vincere“.

Nonostante avesse una mentalità non adatta a vincere, nel 2023 Gauff dopo aver vinto lo US Open ottenne, su due tornei giocati, una semifinale al WTA 1000 di Pechino e superò la fase a gironi delle WTA Finals. Nel 2024, invece, dopo la sconfitta agli ottavi a causa della quale non riuscì a difendere il titolo, vinse il WTA 1000 in Cina, fece semifinale al WTA 1000 di Wuhan la settimana successiva e chiuse la stagione vincendo le WTA Finals. Not too bad.