ATP Cincinnati, Nardi sfrutta il ritiro Mensik e torna agli ottavi in un 1000. “Ho avuto fortuna, ma mi sento bene”
[LL] L. Nardi b. [16] J. Mensik 6-2 2-1 rit.
Luca lucky Nardi l’ha fatto ancora. L’azzurro vince un’altro match da lucky loser e approda agli ottavi di un Masters 1000 per la seconda volta in carriera. Prima di Cincinnati ci era già riuscito a Indian Wells nel 2024 (da lucky loser, ça va sans dire), nel torneo in cui batté in rimonta Novak Djokovic prima di arrendersi agli ottavi a Tommy Paul. Dopo il successo all’esordio sull’argentino Tirante, in questi giorni Nardi aveva eliminato al secondo turno Shapovalov e ora ha approfittato del ritiro di Jakub Mensik, dovuto a una non specificata ‘illness’ che probabilmente ha delle radici nel caldo torrido dell’Ohio che sta rovinando il torneo di tanti giocatori.
Che Mensik non fosse in giornata in realtà lo si poteva già capire dai primissimi punti della partita: pronti, via e 0-40, con Nardi bravo a sfruttare la terza palla break e a partire subito avanti 2-0 (salvando anche lui un break point). Nei minuti successivi Mensik ha provato ad entrare in partita, tenendo bene i suoi due turni di battuta pur non riuscendo mai a essere pericoloso in risposta. Dopo il primo turno di battuta laborioso, infatti, Nardi ha lasciato per strada soltanto un punto in tre game di servizio, trovando un altro break nel settimo gioco (dove il ceco in realtà, tra doppi falli e gratuiti, si è di fatto auto breakkato) e chiudendo 6-2 la prima frazione.
Ben 15 gli errori non forzati di Mensik – praticamente due a game – a fronte di soli 6 vincenti. Nardi è bravo ad annullare una palla break in avvio di secondo set e a strappare ancora il servizio al suo avversario nel terzo gioco, ma quando si dirige alla sua panchina al cambio campo viene colto di sorpresa. Mensik infatti alza bandiera bianca, con l’azzurro che resta piuttosto stupito: la fortuna lo aiuta ancora e dopo averlo ripescato gli dà una piccola spinta verso i suoi secondi ottavi di finale in carriera a livello ‘1000’.
“Non è mai un bell’epilogo quando qualcuno si ritira, ma in realtà io mi sentivo bene e mi muovevo bene in campo – ha detto Luca al termine dei 44 minuti di (non) partita -. Sentivo bene la palla, sono molto fiducioso per il prossimo turno”. Agli ottavi infatti l’azzurro affronterà il suo grande amico Carlos Alcaraz, che ha controllato Medjedovic e con cui ha già avuto modo di incrociare la racchetta a febbraio a Doha: vinse Carlitos, ma non fu una passeggiata.
“Ho avuto un po’ di fortuna visto che ho perso al secondo round di qualificazioni e ora sono agli ottavi, ma provo soltanto a godermi il momento – prosegue l’azzurro -. È stato inaspettato, vediamo se posso fare di più. Il caldo? Non aiuta nessuno, ma i campi mi piacciono, la palla rimbalza alta e per me è positivo“. Vediamo tra due giorni se queste condizioni saranno sufficienti per provare a impensierire il n. 2 del mondo.