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ATP Cincinnati: Sinner supera in due set un ottimo Diallo

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[1] J. Sinner b. [30] G. Diallo 6-2 7-6(6)

Jannik Sinner si qualifica per gli ottavi di finale del Cincinnati Open a spese di Gabriel Diallo, che esce con tutti gli onori del caso; si poteva supporre che l’impegno per il re della classifica sarebbe stato più faticoso di quello del turno precedente, più difficile era immaginarsi l’ottima prova di personalità e tecnica del ragazzo canadese, che se si rivelò al pubblico degli appassionati battendo Musetti in Coppa Davis nel settembre di due anni fa con una prova di potenza, oggi ha saputo esibire una minore dipendenza dalla battuta rispetto a quei tempi, crescita tecnica che spiega con chiarezza i suoi miglioramenti nel ranking.

Sinner ha vinto facilmente il primo set schiacciando il rivale a fondocampo con il suo ritmo e le sue risposte al servizio; nel secondo parziale Gabriel ha mostrato di aver appreso la lezione ed è cresciuto con il primo servizio, mossa che ha raffreddato la precisione dell’asso di San Candido. Sinner ha commesso qualche errore di troppo ma è il caso di riconoscere i meriti del suo avversario, che ha annullato con coraggio l’unica palla-break del set con un ace e che ha disputato un tie-break da par suo, cedendo solo nel finale.

In tutto questo il nostro portacolori più prestigioso, pur soffrendo in qualche frangente del secondo set, ha palesato la consueta solidità necessaria per assorbire il calo fisiologico e per ripartire verso la vittoria: solo il 50% di prime palle in campo per lui, ma 81% di punti e 65% con la seconda. Per gli ottavi di finale Jan aspetta Tommy Paul o Adrian Mannarino.

Primo set: il primo break è per Diallo ma Sinner ritorna e domina la frazione

Diallo entra nel match con il servizio a disposizione e ottiene il game con una prestazione a dir poco egregia: sette prime palle su otto in campo, un ace, tre servizi vincenti e un altro che impedisce a Sinner una risposta all’interno delle righe del campo. Ciò nonostante, il numero uno del ranking si arrampica fino alla palla-break: ci si potrebbe chiedere per quanto tempo il tennista canadese possa confermare simili picchi di rendimento e cosa possa succedere quando inevitabilmente le percentuali cominceranno a scendere, senonché Jannik serve tre doppi falli nel game successivo e cede per primo il servizio. Ovviamente è troppo presto per giungere a conclusioni o a paventare scenari grigi, soprattutto perché il numero 30 del seeding nel terzo gioco serve con meno impeto e cede a zero il punto del contro-break.

Gli è che il campione di Wimbledon ha cominciato a rispondere con buona profondità e i tentativi del ragazzo canadese di variare e di forzare l’angolo della battuta sortiscono risultati alterni; nel quinto gioco Sinner si procura tre occasioni per togliere il servizio al rivale per la seconda volta e Diallo è molto bravo a dire di no, ma sulla palla del 3-2 stecca clamorosamente una volée di dritto assai facile. Qui Sinner si conferma mostruoso ribaltando la fase difensiva con efficacia portentosa e conquistando la quarta chance di break con un passante di dritto incrociato e la prodezza probabilmente impressiona l’atleta nordamericano, che si arrende con un doppio fallo.

Il set pare così prendere la piega più prevedibile, con Diallo che viene costantemente pungolato dall’asso azzurro in uscita dal servizio e deve sostanzialmente difendersi dal suo ritmo opprimente; Gabriel mette a segno servizi vincenti ma accumula doppi errori, si sfianca nello sforzo di contenere la cadenza del rivale, annulla quattro palle-break ma sulla quinta il polso si piega sottorete alla risposta del numero uno del seeding, che toglie il servizio del suo avversario per la terza volta. Il 5-2 diviene 6-2 nonostante l’estemporaneo 15-40 nell’ottavo game: Per Diallo 55% di prime palle in campo, cinque ace ma otto seconde palle di servizio fuori misura e un solo punto vinto sulle diciotto complessivamente messe in campo!

Secondo set: Diallo cresce e si merita il tie-break ma Sinner lo stoppa sul più bello

Non si può nemmeno dire che Diallo abbia giocato male, Sinner però lo ha presto costretto a chiedere sempre di più alla battuta e i rischi presi si sono rivelati per lui esiziali; per il giocatore canadese la difesa del turno in battuta nel game d’esordio è un piccolo balsamo e nel game che lo porta al cambio di campo sul 2-1 possiamo ammirarlo in un elegante serve and volley da destra con volée di rovescio ineccepibile.

Nel frattempo, piccoli problemi tecnici causano brevi pause nel match: dapprima un problema al led wall, il pannello luminoso intorno al campo, poi un segnale di allarme che per qualche istante lascia presagire la possibilità dell’evacuazione precauzionale. I tennisti paiono più divertiti che preoccupati, il gioco prosegue e Sinner non è sempre irreprensibile in disimpegno nel 3-2 senza break che vede Diallo guidare il punteggio. In realtà Jannik raggiunge la parità a quota tre cedendo un solo punto nei giochi alla battuta ma il suo sfidante ha alzato di circa 20 punti percentuali la frequenza di servizi principali in campo: è il suo momento migliore, che gli consente di vivere un set da protagonista e di sperare concretamente in un rush finale dall’esito non scontato.

Il coraggio unito a una punta di spavalderia del ragazzo canadese indubbiamente condiziona Sinner e lo porta a qualche imprecisione nelle conclusioni, in risposta come in manovra; Gabriel si aggiudica il punto del 5-4 con una emblematica e bellissima palla corta di dritto che rende vano lo scatto del fuoriclasse altoatesino. Diallo sembra ben avviato verso il 6-5 ma Jannik comincia a pizzicare le righe per ribaltare il punteggio fino alla prima palla-break del parziale e la risposta di Gabriel lascia di stucco e ammirata la folla presente: due ace e una terza prima che l’azzurro salva con un gocciolone in mezzo al campo, su cui il nordamericano si avventa con uno smash di rimbalzo che deforma la pallina. Il tie-break, soluzione al termine del primo set non facilmente prevedibile arriva presto ed è un premio alla caparbietà della testa di serie numero 30.

Diallo non è certo appagato e non muta atteggiamento, reagendo allo 0-2 iniziale con un poker impreziosito da un passante incrociato di rovescio che sorprende Sinner; l’azzurro reagisce con il tris del 5-4 ma perde entrambi i due successivi turni al servizio arrendendosi sul proprio settore preferito, ovvero lo scambio prolungato. Gabriel ha il setpoint da giocare con la battuta ma Jannik pesca la risposta invadente sulla riga di fondo, cui non si può rimediare; forse il giovanotto canadese non si aspettava la prodezza, perché sul 6-6 mette in rete una comoda volée di dritto che forse gli sembra un presagio. Jannik, infatti, gli serve una botta centrale: 8-6 è fatta per lui, ma l’urlo che emette mentre si volta verso il suo angolo ci spiega chiaramente la tensione del momento. Vince Jannik, ma Diallo è stato bravissimo.