WTA Cincinnati: Paolini non brilla ma si impone in due tie-break su Sakkari. Terzo turno contro Krueger
[7] J. Paolini b. M. Sakkari 7-6(2) 7-6(5)
Sugli spalti del campo principale al Cincinnati Open lo spiegamento di ventagli non impressiona più di tanto ma fa sempre coreografia, una di quelle involontarie quanto significative: il gran caldo opprime spettatori e protagoniste. Il match che ne risulta non è tecnicamente strepitoso ma è apprezzabile il cumulo disordinato di sforzi, di cali e di risalite che le duellanti sanno infondere alla partita.
Jasmine Paolini vince senza giocare troppo bene; al di là delle temperature ostili Jas non sembra perfettamente a posto con le gambe e questo le sottrae coraggio e la fa vacillare nell’intensità di gioco, la vera assente rispetto alla migliore versione della prodigiosa ragazza toscana.
Maria Sakkari sbaglia molto nel primo set, si riprende ma crolla nel tie-break; nel secondo set tiene bene e difende con ardimento il turno alla battuta, ma di nuovo il tie-break la vede assentarsi quel tanto che basta a Jasmine per cogliere la vittoria ed evitare un terzo set che avrebbe potuto essere uno strapazzo fisico non da poco. Paolini lo evita e al terzo turno affronta l’americana Ashley Krueger. Lo farà da favorita, ma occorre salire di livello, e presto; forza Jas.
Primo set: Paolini sale 5-1 senza entusiasmare, viene raggiunta ma domina il tie-break
Sakkari si lascia sfuggire la doppia occasione per togliere la battuta a Paolini già nel game d’ingresso: la tennista toscana appare leggermente appannata nella fase di uscita dal servizio e fatica ad arretrare con i tempi giusti per contenere gli affondi dell’atleta greca, concedendo alla rivale due palle-break consecutive.
Senonché Maria confessa analoghi problemi con il dritto affossandone due completamente innocui e graziando così l’azzurra. Non è un inizio brillante per entrambe e Jas si lascia preferire più che altro per la concretezza nei frangenti più delicati, come quando sfrutta l’unica opportunità per un break nel secondo gioco. Paolini si porta sul 3-0 avendo annullato nel complesso quattro palle-break.
La testa di serie numero sette comincia a trovare qualche soluzione angolata per muovere la sua avversaria ma manca di continuità e di sicurezza e la facile volée di dritto che mette in rete dopo aver estromesso Sakkari dal court ne è il segnale; per sua buona sorte la tennista greca sembra non aver ancora deciso come impostare la gara e del dritto che aveva dato gagliardi segnali di efficacia in Canada, nell’assolata domenica pomeriggio di Cincinnati ancora non c’è ombra (e ce ne sarebbe bisogno, del dritto come dell’ombra). La campionessa di Roma si arrampica sul 5-1 e solamente in questa situazione di punteggio Maria mette da parte la timidezza e dà licenza al braccio di alzare la cadenza del palleggio.
Altre due palle-break per la ex numero tre del ranking e finalmente Sakkari fa centro per il 2-5; sia a lei che a Jas capita più di una volta di steccare con il dritto, indizio forse di ritardo di preparazione. La ragazza greca vorrebbe sfruttare l’abbrivio del momento ma commette doppio errore e butta uno smash in rete; Paolini ha quattro setpoint, sembra delle due la più lucida ma Sakkari è brava a chiedere alla battuta il minimo per scrivere 3-5 e a racimolare il coraggio sufficiente per giungere al break del 4-5 con una Paolini troppo arrendevole.
La tennista di Atene toglie la guaina al rovescio lungolinea e tormenta Jasmine, sovente in ritardo con il dritto, conquistando la parità a quota cinque. Le contendenti si accompagnano l’un l’altra al tie-break: Sakkari sale 2-1, poi non mette più nemmeno una palla in campo. Paolini si prende un set che entrambe hanno provato a perdere ma che una delle due alla fine doveva pur vincere; per Sakkari 18 errori non forzati, sei in meno per Jas.
Secondo set: ancora tie-break, Paolini va sul 6-0 e vince 7-5
Molti errori e insicurezze, né l’una né l’altra hanno i mezzi per imporre il proprio gioco e il caldo ovviamente non aiuta; Sakkari deve osare di più per non perdere terreno e il vuoto assoluto che ha sperimentato nel tredicesimo game va dimenticato subito. Le duellanti cercano refrigerio ai cambi di campo e il livello di gioco non sale in maniera significativa; sia Maria che Jasmine danno segni di vivacità in risposta ma non hanno la caparbietà per tenere alto il livello quando si tratta di dare lo strattone che le porti al break.
Paolini in particolare si serve con profitto della seconda di servizio in kick per annoiare la rivale sul rovescio; Jasmine arriva al 30-40 ma in questo frangente Sakkari si disimpegna bene e impone al tabellone il 3-2 senza break dopo un’ora e trentacinque minuti di gioco.
L’azzurra vince facilmente il sesto game e si aggiudica un bellissimo scambio, vissuto prevalentemente sulla diagonale del rovescio: Maria è quasi con le spalle al muro e raddrizza il 15-40 con due ace, ma Jasmine collabora mettendo in rete il dritto del 4-3 per la rivale. Paolini sembra di nuovo quella delle due più vicina alla fuga decisiva, ma non riesce a dare rigore e continuità alle sue trame.
Nel complesso la giocatrice alla risposta conquista meno punti che nel primo set, la prima palla funziona meglio a entrambe e si vedono alcuni scambi pregevoli, soprattutto avvicinandosi alla stretta finale; Sakkari raggiunge il 6-5 ma Paolini non rimane indietro nemmeno questa volta e il tie-break è cosa fatta. I presupposti sono per uno shootout migliore del precedente ma Maria sbaglia tutto ed è 0-6; a questo punto si irrigidisce Jasmine che subisce la rimonta fino al 6-5, che cede attaccando la rete con un rovescio cortissimo e tremebondo. Sakkari può servire per l’aggancio ma stavolta lo stomaco che si stringe è il suo e il doppio fallo susseguente sancisce il passaggio del turno della nostra portacolori.