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44 candeline per King Roger Federer, il tennista che ha fatto dell’estetica il suo stile di vita

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Quella dell’8 agosto è una data che gli appassionati di tennis non posso assolutamente dimenticare e quasi sicuramente anche i protagonisti dell’attuale circuito ATP, soprattutto i più giovani, la conoscono benissimo, quasi come si sa la tabellina del 2. Nella giornata odierna, 44 anni fa, nasceva infatti a Basilea, terza città Svizzera da un punto di vista demografico, Roger Federer, uno che ha fatto dell’estetica il suo stile di vita e non solo di tennis. I record che ha battuto e i primi di cui si è reso protagonista sono stati talmente tanti che sarebbe inopportuno citarne alcuni rischiando di dimenticarne altri altrettanto – se non maggiormente – significativi. Anche perché si rischierebbe di cadere nella lesa maestà nel menzionare l’una o l’altra statistica.

Le due date che hanno segnato Roger Federer

44 anni e non sentirli, direbbe qualcuno. Se è vero che da quasi tre anni a questa parte non lo si vede su un campo da tennis, e difficilmente lo si rivedrà, a meno di clamorosi colpi di scena che però andrebbero in controtendenza con il personaggio in questione, finché è rimasto un professionista ha dato prova del fatto che la classe non è acqua e non ha età.

Nel suo ultimo Slam si è spinto fino ai quarti di finale, su quell’erba che è stata pane quotidiano per i suoi denti e su cui ha scritto pagine indimenticabili della storia di questo sport. Quei prati verdi su cui, di bianco vestito, rendeva il suo tennis ancora più elegante di quanto già non lo fosse. La superficie, unita al dress code imposto dai Championships, e allo charme dei tifosi stessi attorno al Royal Box, erano una cornice perfetta per il più stiloso dei Big Three.

La data del suo compleanno è una sorta di pietra miliare del tennista, così come lo è la data del suo ritiro, quel 23 settembre 2022 che fece piangere tanti appassionati di tennis e tanti colleghi. Non solo Rafael Nadal, fido compagno di avventura e ‘nemico’ in tante battaglie sul campo. Quel giorno in troppi hanno versato lacrime di commozione perché appendeva la racchetta al chiodo un’icona, un’istituzione e un modello per tanti giovani approcciatisi a questo sport. E anche nel ‘Canto del Cigno’ ha saputo dare spettacolo, con la sua classe e il suo aplomb che portava dentro e fuori dal campo.

Roger Federer spegne 44 candeline

Averlo visto, sempre nella sua mise più elegante, nel corso del tributo offerto dal Roland Garros a Rafael Nadal qualche mese fa, ha fatto scendere ancora qualche goccia di pianto, soprattutto per l’abbraccio tra i due. Ma King Roger non è stato solo questo. È stato uno capace di vincere 8 volte il torneo di Wimbledon, 6 Australian Open, 1 Roland Garros e 5 US Open. A cui si aggiungono i 103 titoli conquistati in carriera, l’oro olimpico a Pechino 2008 in doppio, le settimane da n° 1, consecutive e non. ‘The Swiss Maestro’ ha fatto un altro passo nel cammino della vita, e la speranza è quello di rivederlo, prima o poi, in altre vesti, nell’ambiente che lo ha reso una leggenda.