ATP Toronto, Shelton: “Io come Sinner? Ognuno ha un percorso diverso. Il mio QI tennistico sta migliorando”
Grazie al successo contro Karen Khachanov in 6-7(4) 6-4 7-6(3), Ben Shelton ha conquistato il suo primo titolo a livello di Masters 1000 in carriera, trionfando al National Bank Open 2025 presented by Rogers di Toronto. Lui stesso, al termine dell’incontro, è intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti, aprendosi a tutto tondo dal rapporto con il padre a qualche cambiamento anche nell’approccio alle partite. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.
D: Ben, congratulazioni per il tuo primo titolo Masters 1000 e sarai n° 6 nella classifica ATP Live, che è anche il tuo massimo in carriera. Come ti senti dopo queste due settimane qui?
Ben Shelton: “Sono davvero molto felice e molto grato per questa occasione. Sento che per me questa settimana è stata una tempesta perfetta. Tanti match lunghi e combattuti, ho giocato uno dei migliori tennis espressi quest’anno. E non potrei essere più felice per aver finito la settimana così, specialmente contro questo avversario, anche per il modo in cui stava giocando”.
D: Due anni fa Jannik Sinner vinse il suo primo grande titolo qui a Toronto e da allora per lui è stato un continuo progresso. Pensi che questo possa essere il tuo momento di svolta?
Ben Shelton: “Non si sa mai. Penso che ognuno abbia un percorso differente e la storia di ognuno sia scritta in modo diverso. Io devo fare la mia strada. Ci sono tanti ragazzi da ammirare per la giovane età alla quale si sono fatti conoscere e hanno avuto tanto successo nei grandi tornei. Il tennis sembra essere uno sport con giovani campioni in tutte le epoche, che non è una cosa normale, è impressionante”.
“Spero che questa settimana mi faccia diventare e mi spinga ad essere più costante con il tennis che voglio giocare tutti i giorni. Certamente mi spinge a lavorare ancora più duramente. Ora sento di avere una buona conoscenza delle cose che funzionano davvero per me nell’affrontare questi ragazzi che stanno esprimendo il miglior tennis in assoluto”.
D: Ti sei preso del tempo per ringraziare tuo papà nel discorso. Descrivici cosa rende il suo coaching un lavoro dinamico.
Ben Shelton: “Lui mi conosce davvero bene. Non edulcora le cose, è onesto. Penso di apprendere bene le cose da lui perché rispetto la carriera che ha avuto da giocatore, lo rispetto come coach ovviamente e lo rispetto in quanto padre. E lui rispetta me allo stesso modo. So che ha una grande mente tennistica e lui rispetta la mia, oltre alla mia indipendenza. Sapendo questo mi lascia giocare il mio tennis e mi lascia affrontare i momenti importanti. Ma fa un grande lavoro nel dirmi piccole cose che mi possano aiutate in partita. Il rispetto è qualcosa che aiuta molto e il rapporto coach/giocatore che abbiamo noi funziona davvero bene“.
D: Questa settimana hai citato la resilienza parlando dell’aspetto di cui ti senti più orgoglioso del tuo gioco. Quando pensi di essere stato maggiormente resiliente in questo match?
Ben Shelton: “Ci sono stati tanti punti e tanti momenti nel corso del match in cui mi sono sentito resiliente. Nel secondo set ad esempio il modo in cui teneva il servizio e il fatto che servisse per primo, creavano pressione a livello di punteggio. Poi sono stato sotto 0-40, ho fatto cinque punti di fila credo per conquistare quel game ed è stato importante per me. E poi anche in altri momenti nel terzo set. La pressione del punteggio, il fatto che lui stesse servendo in modo fantastico, colpendo bene da fondocampo. Ho solo continuato ad affrontarlo e poi ho giocato un tie-break incredibile”.
D: Questa settimana hai avuto un pubblico piuttosto numeroso che ti incoraggiava. Come lo hai gestito e come pensi di aver contribuito ad infiammarlo nel corso della settimana?
Ben Shelton: “Adoro rendere il pubblico partecipe, facendo colpi da highlights. Adoro sentire il rumore del pubblico. In questa settimana sono stato piuttosto bloccato, probabilmente ho avuto meno interazioni con loro, ma il tennis che stavo esprimendo rendeva le persone entusiaste. Per me è un grande equilibrio tra l’essere me stesso, divertirmi, sorridere, che è nel mio DNA, e concentrarmi per fare il mio lavoro al meglio”.
D: Qual è il prossimo passo per te a livello a livello di gioco e di mentalità per fare quel salto per vincere un Grande Slam?
Ben Shelton: “Secondo me l’essere costante come lo sono stato in questa settimana. Penso che più opportunità hai, più ti metti nelle condizioni di giocare contro i migliori del mondo e più migliorerai. Quindi per me questo significa essere nelle fasi finali dei tornei e affrontare avversari che stanno giocando il loro miglior tennis per vedere dove posso competere, dove sono i miei punti deboli e dove posso fare meglio“.
“Penso che guardare dei filmati sia qualcosa di molto importante per me ed è una cosa che non ho fatto così tanto in passato. Ultimamente è diventato un qualcosa che faccio per ogni partita il fatto di guardare un match o un set dall’inizio alla fine dell’avversario che affronterò. Penso che sia una parte molto importante del gioco che ho trascurato un po’ in passato o non pensavo che fosse così importante perché pensavo di imporre il mio gioco a chiunque. Penso che il mio QI tennistico stia migliorando e debba ancora migliorare“.