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WTA Montreal, Mboko: “Sono stata in ospedale prima del match. A Cincinnati non giocherò”

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La storia più bella dell’ultima settimana è senza dubbio quella di Victoria Mboko, classe 2006 canadese che nel torneo di casa ha conquistato il primo titolo in carriera, per di più in un WTA 1000. La giovane nordamericana ha infatti battuto Naomi Osaka in rimonta in 2-6 6-4 6-1, regalando al pubblico amico una di quelle gioie che difficilmente si dimenticano. La nativa di Charlotte è poi intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Ecco, dunque, un estratto delle sue dichiarazioni più interessanti.

D: Vicky, come ti senti ad essere la campionessa?
Victoria Mboko
:In questo momento sembra incredibile. Le parole non possono davvero descrivere quello che è successo oggi. È stata una giornata ricca di eventi in realtà. Mi sono svegliata stamattina e in realtà avevo il polso un po’ gonfio dopo la caduta di ieri, quindi siamo andati velocemente all’ospedale per fare una risonanza magnetica e i raggi-X prima che venissi al campo ad allenarmi. Una volta che abbiamo avuto il via libera sul fatto che non fosse nulla di serio al polso, sono arrivata e mi sono allenata velocemente in preparazione al match”.

Ero abbastanza nervosa, soprattutto quando mi sono svegliata questa mattina. Il polso era gonfio, rigido ed era difficile da muovere. Quindi abbiamo deciso di andare a fare risonanza magnetica e raggi-X per essere sicuri che non fosse nulla di serio e che avrei avuto la possibilità di giocare. Quando abbiamo avuto il via libera, per essere sicura ho visto il fisioterapista e lo abbiamo bendato adeguatamente prima del match“.

D: Le condizioni del tuo polso hanno influenzato la tua prestazione? E puoi dirci che ruolo ha avuto il pubblico di Montreal nella tua vittoria?
Victoria Mboko
: “Sì, ho sentito il dolore durante il match, non posso dire di non averlo avvertito. Ci sono stati ovviamente dei momenti in cui la cosa mi ha infastidito molto, ma è successo nel finale. Ho avuto motivazione ulteriore dal pubblico per continuare a spingere“.

D: Ti sei allenata qui, questo è casa tua e in precedenza hai detto che ti sei sempre immaginata di giocare sul Centrale. Cosa provi adesso che è successo nella vita reale? È qualcosa di più grande di quello che ti eri immaginato?
Victoria Mboko
: “Sì, lo è. Quando ho vinto e ho visto così tante persone alzarsi e festeggiarmi, è stata un’esperienza surreale. Non ho mai pensato che una cosa del genere potesse capitarmi così all’improvviso. Sono super felice per questo e penso che questo sia la prova che i tuoi sogni sono più vicini di quanto sembrino“.

D: Ci puoi dire cosa farai a Cincinnati?
Victoria Mboko
: Non ho in programma di giocare a Cincinnati al momento. Ora voglio prendermi cura del mio polso e penso che sia troppo vicino e improvvisato per andare a giocare là tra due giorni. Ora mi riposo e mi preparo per i prossimi tornei“.

D: Puoi dire le impressioni che hai avuto del gioco di Naomi Osaka, soprattutto nel primo set?
Victoria Mboko
: Naomi ha giocato un grande tennis. Penso che lei abbia sempre avuto questo stile aggressivo e so che è stato molto forte come giocatrice. Quando ho perso il primo set mi sono detta di riorganizzare tutto e di ricominciare da capo. Sapevo che anche nel secondo set lei avrebbe giocato ancora in modo aggressivo, quindi ho dovuto fare affidamento sulle mie qualità in difesa per gran parte della partita. Colpiva la palla con forza e per me era difficile reagire. Ma penso che alla fine ho fatto tutto quello che potevo per giocarmela e alla fine ho vinto”.

D: Sei arrivata a questo torneo da giocatrice giovane e di buone speranze e lascia da star. Ci saranno molte più attenzioni. Come pensi di gestire questa situazione nuova?
Victoria Mboko
: Capisco il motivo per cui ci saranno tante attenzioni attorno a me. È il mio primo titolo a livello WTA. Capisco il perché ci possa essere ‘rumore’ intorno a me, ma mi piace mantenere le cose semplici, soprattutto nella mia vita. Mi sono circondata di persone che mi hanno conosciuto a lungo e ho una cerchia ristretta. Vorrei essere rilassata e calma e vorrei tenere la stessa routine che ho sempre avuto. Non voglio mettermi troppa pressione addosso, perché la vita va avanti. C’è sempre un altro torneo dopo, che tu vinca o che tu perda”.