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WTA Cincinnati: Venus Williams si batte con ardore ma non basta, passa Bouzas Maneiro. Cirstea sorprende Vekic

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Prima giornata di gare al Cincinnati Open, solo un match ha bisogno del terzo set per deciderne la vincitrice.

S. Cirstea b. D. Vekic 6-1 4-6 6-3

Occorrono soltanto ventisei minuti a Sorana Cirstea per far suo il primo set dell’incontro con Donna Vekic; la tennista rumena, protagonista di una prima parte di stagione piuttosto incolore ma capace sulla superficie dura di raggiungere i quarti a Dubai e ad Austin (Navarro e Shnaider tra gli scalpi più illustri) cede il primo game in risposta per metterne poi in fila ben sei al cospetto di una Vekic sempre più rabbuiata nel corso della frazione.

L’atleta croata non trova quiete in battuta dal momento che la rivale risponde sempre e così facendo evidenzia anche qualche lacuna nella fase di uscita dal movimento del servizio, su cui Donna dovrà lavorare ancora prima dell’inizio dello US Open. Cirstea entra con facilità nelle difese dell’avversaria e chiude il set con quasi il 70% di prime palle in campo, mentre chi perde non supera il 50%.

All’inizio del secondo parziale la numero 138 del ranking non intende deflettere dalla condotta di gara sin lì altamente proficua per lei e nel secondo game torna a mettere sotto assedio la rivale con la risposta; pur annaspando però, Vekic dallo 0-40 risale la corrente e tiene il turno di battuta annullando complessivamente sette palle-break. La giocatrice di Osijek supplisce con grande personalità agli impacci sopra descritti e fa la cosa giusta in ognuna delle sette occasioni.

Il successo nel game muta qualcosa nell’atteggiamento di entrambe, il frangente vede entrambe sbagliare un po’ troppo ed emerge il carattere della favorita della vigilia, che toglie finalmente la battuta a Cirstea e si porta sul 4-1. Sorana si riprende uno dei due break subiti ma non evita il 6-4 a suo sfavore: nella frazione le due contendenti di scambiano le percentuali di prime palle del primo set e per entrambe gli errori non forzati superano i colpi vincenti (17-19 per Vekic, 12-15 per Cirstea).

L’impressione di una migliore condizione atletica della trentacinquenne rumena viene però confermata dalle vicende del set decisivo, durante le quali Vekic soffre di un calo agonistico e viene a trovarsi di nuovo sul punteggio di 1-5; Cirstea ottiene un due-su-due con le palle-break che riscatta il dato deficitario della frazione di mezzo e si porta al matchpoint. Vekic trova modo di annullarlo, unitamente ad altri cinque, ma al settimo deve alzare bandiera bianca; per Cirstea il secondo turno è con Magdalena Frech.

M. Vondrousova b. J. Cristian 6-3 6-1

La sconcertante partenza dell’incontro vede Jaqueline Cristian prendere per prima il vantaggio di un break con un quarto game dominato inizialmente per 0-40 e concluso alla terza occasione. Qui la tennista rumena sembra però perdere la pazienza; sicuramente perde il controllo dei colpi e cede tutti e cinque i giochi seguenti commettendo quattro doppi falli, diciotto errori non forzati con un complessivo 46% di prime palle in campo. Per la campionessa di Wimbledon 2023 è sufficiente tenere lo scambio per vincere il punto; Marketa si concede qualche diversivo qua e là, come una palla corta con lo slice di rovescio a una mano che marca la differenza di classe tra le duellanti.

Cristian pare difendersi meglio nel suo primo turno di battuta del secondo set, durante il quale trova un servizio vincente e un ace, ma per il resto la campionessa ceca riesce sovente a controllare la battuta della rivale con un colpo in slice, profondo e inesorabile, che la ventisettenne di Bucarest non riesce a spingere con efficacia per provocare grattacapi alla contendente. Arriva un primo break e poi un altro e Vondrousova aggiunge un secondo pokerissimo a quello con cui aveva firmato il primo parziale; a questo punto Cristian si aggiudica finalmente un game, che però rimane l’unico del suo malinconico secondo set. Per Vondrousova il secondo avversario del torneo si chiama Aryna Sabalenka.

M. Joint b. G. Minnen 6-2 6-3

A 19 anni compiuti lo scorso aprile, l’australiana Maya Joint ha già vinto sulla terra rossa (a Rabat) e sull’erba (a Eastbourne) e dopo il secondo turno a Montreal esordisce a Cincinnati con una netta vittoria ai danni di Greet Minnen. La giovane aussie è stata brava a tenere duro nel terzo game del primo set, dove ha annullato quattro palle-break, e a giocare con buona spavalderia per il resto del match, dominando il primo parziale e conquistando il break decisivo nella seconda partita nell’ottavo gioco. Per Maya il confronto al secondo turno propone la testa di serie numero 18 Beatriz Haddad Maya.

J. Bouzas Maneiro b. [WC] V. Villiams 6-4 6-4

Il movimento di Bouzas Maneiro mette prestissimo in affanno Venus Williams, che inizialmente non ha misura né alla battuta né con i colpi di rimbalzo; la campionessa gioca per il momento in pochi metri e subisce un doppio break dalla giocatrice spagnola, abile nel trovare angoli nemmeno troppo acuti per prendersi il punto. Williams deve assolutamente accorciare al minimo gli scambi per non doversi obbligare a raggiungere fendenti inaccessibili per le sue possibilità negli spostamenti; così svolgendosi la partita, la numero 51 del ranking fugge agevolmente sul 4-1 con due break di vantaggio.

La spagnola, che non era ancora nata quando Williams raggiunse per la prima volta la vetta del ranking nel febbraio 2002, forse pensa di aver trovato la chiave definitiva per vincere la partita e prende qualche decisione avventata; commette alcuni errori nella misura cercando la riga laterale, che è comunque un errore tattico dal momento che basterebbe un angolo meno pronunciato per mettere l’anziana rivale in imbarazzo. Questa condotta di gara risveglia l’orgoglio di Venus, che rischia a sua volta qualcosa in più sulla risposta e rimonta il punteggio fino al 4-4.

Qui la spagnola è brava nel tornare al disegno tattico di inizio partita: tenere lo scambio senza rischiare e attendere che sia la rivale a prendere degli azzardi, avendone già saggiato la scarsa mobilità. Bouzas Maneiro torna così in vantaggio di un break e chiude per 6-4 in 41 minuti: un solo colpo vincente per Williams, che commette 16 errori non forzati.

Il canovaccio della storia non cambia e anche nel secondo parziale assistiamo a piccoli accenni di fuga della ragazza iberica rintuzzati dal puntiglio della più grande delle sorelle Williams; Venus controbatte prontamente a due break ma deve concedersi qualche pausa e in una di queste Bouzas Maneiro le toglie la battuta per la terza volta nel set e chiude al decimo game. Venus Williams ha comunque saputo dare, con impegno e amor proprio smisurati, un senso alla sua partecipazione al torneo; più di così non avrebbe potuto fare e Jessica passa con pieno merito al secondo turno, dove affronterà Leylah Fernandez.

A. Potapova b. [Q] L. Siegemund 6-4 6-4

Anastasia Potapova supera il primo turno superando con un doppio 6-4 Laura Siegemund; la tedesca, capace di tornare a ridosso delle prime 50 del ranking dopo i quarti di finale a Wimbledon, trova per prima il break al termine del quinto gioco del primo set, ma deve restituire il vantaggio tre game più avanti. La ragazza russa non registra al meglio la battuta, rimane per tutto l’arco dell’incontro al di sotto del 50% di prime palle in campo e commette ben 8 doppi errori (equamente divisi nei due parziali) ma quando mette la palla in campo gioca con ottima autorità e concede pochissimo spazio alle ambizioni della ragazza teutonica.

Con un break al decimo game Potapova centra il traguardo parziale, distraendosi però poco dopo per subire il break in apertura di seconda frazione. Siegemund serve bene e migliora il rendimento della seconda battuta per raggiungere il 4-2 e 0-40 con tre palle per un secondo break di vantaggio, qui però non sa opporsi al ritorno della tennista russa, che rimedia nel game e piazza una rimonta definitiva che la porta al 6-4 finale. Anastasia è ora attesa nientemeno che da Iga Swiatek.