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ATP Toronto, Zverev rimonta Popyrin: semifinale in Canada dopo 8 anni

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La versione lucciola basta e avanza perchè, alla fine, quel che conta è vincere. Ci riesce Alexander Zverev che al di là delle incertezze, ormai divenute costanti nell’ultimo periodo, può gonfiare il petto per la prova d’orgoglio sfoggiata nel quarto di finale dove ha avuto la meglio su Alexei Popyrin dopo quasi tre ore di battaglia. Entrambi si erano laureati campioni in quel di Montreal, senza sussulti a Toronto. Continuerà la campagna del tedesco che torna in semifinale al Canadian Open dopo il successo del 2017. Sascha vince 6-7(8) 6-4 6-3 e si conferma la bestia nera del campione uscente che perde per la quarta volta consecutiva il confronto diretto, rovinandogli anche il ventiseiesimo compleanno.

Primo set: Zverev passivo, Popyrin lo beffa al tie break

Complice le poche prime messe in campo da Popyrin al servizio, Zverev rimette su il game inaugurale da 40-0 e con un preciso rovescio lungolinea si guadagna la prima palla break dell’incontro. L’australiano mette a tacere il primo campanello d’allarme con un potente smash e tiene la battuta infilando altri due punti di fila. Il tedesco impugna la clava e tira giù due ace sopra i 200km, mettendo le cose in chiaro sui propri giochi. Si scambia poco e l’australiano, questa volta, tiene a bada brutte sorprese e lascia l’avversario a 15. Nell’arco del quarto game Il teutonico si complica la vita con due doppi falli, decisivi per portare il game ai vantaggi: bordata di dritto per Alexei che si regala la prima chance di sorpasso. Sascha è costretto a giocarsela di seconda, ennesima risposta aggressiva del numero 26 del ranking che manca di un soffio la riga di fondo con il dritto successivo. L’ace successivo è linfa vitale per il leader del seeding che si tira via dai guai: 2-2. La prima sintesi dopo quattro game è che il campione in carica del Canadian Open abbia più di un’idea sul da farsi mentre dall’altra parte della rete si stia andando a tentoni. Dopo due turni senza scossoni per il giocatore al servizio, si torna ai vantaggi ma Popyrin non sbanda e chiude con una volée un game condito da tre ace.

Zverev si ricorda che può prendere l’iniziativa e porta qualche accorgimento al suo gioco, portando il primo set ad oltranza nonostante due doppi falli consecutivi: 5-5. Il nativo di Sydney non arretra di un millimetro e si garantisce il primo tie break nella cronistoria con il rivale che lo raggiunge. L’inedito tredicesimo game tra i due si apre sotto il segno del rudimentale serve and volley del classe 1999 che vale il mini break. La pregevole volée del finalista dell’ultimo Australian Open sembra stendergli il tappeto rosso, ma il doppio fallo torna a bussare alla sua porta e vanificare il piccolo vantaggio. Rovescio in corridoio per Zverev, si gira 4-2 per Popyrin. Nonostante tutto il carico di incertezze, il nativo di Amburgo si affida al rovescio e si procura il set point. Altra sbavatura, 6-6. Questa volta la chance ce l’ha l’australiano, ma la sua risposta atterra out di un nulla con il teutonico che battezza fuori. Gli dei del tennis sembrano punire le correnti alternate del vincitore del 2017: il nastro bacia la volèe di controbalzo dell’oceanico e beffa il classe 1997 che incassa 1-0. 

Secondo set: Zverev spegne e accende la luce, è 1-1

Nonostante un braccio di ferro perso sulla lunga distanza, Zverev tiene il servizio e si porta avanti nel punteggio. Popyrin paga lo sforzo mentale del primo set e va incontro al primo blackout di tutto l’incontro, palla break regalata e il primo doppio fallo che fa capolino quando non dovrebbe: 2-0 Sascha. Il teutonico sale sulla scialuppa lanciatagli dall’australiano, lo lascia a zero e legittima il break. Il ragazzo di Sydney prova a ricompattarsi, emula l’avversario e con tanta fretta di rimettersi in carreggiata mette a referto due ace e due servizi vincenti. Il numero 3 al mondo, dal canto suo, interrompe la striscia di cinque punti di fila, ma continua a scherzare con il fuoco dando tempo e spazio al dritto del classe 1999: 40-40. La seconda della testa di serie numero uno è pane per i denti del tennista aussie. Il finalista del Roland Garros 2024 non sembra tirato a lucido fisicamente, non arriva con i tempi giusti su una palla corta non irreprensibile e offre la prima palla break del secondo set. Il servizio è la solita certezza che ricaccia l’assalto di Popyrin, salvo poi chiudere il complicatissimo quinto game addirittura con un serve and volley, non proprio la specialità della casa.

Il campione in carica, sotto 4-1 e 30-30, deve inventarsi un lob per scavalcare i 198 centimetri dell’avversario e rimanere abbarbicato al set. La serata altalenante di Zverev si aggiorna con un altro capitolo negativo: il dritto decide di fare i bagagli e arrivano 4 errori per rimettere il parziale on serve. Il due volte campione delle Finals subisce l’aggancio, salvo poi tamponare l’emorragia con il 5-4. Ossigeno pure per Sascha, che capisce di doversi giocare di nuovo il tutto per tutto: due risposte aggressive e scatta lo 0-30. Accenno di braccino per l’australiano. Tanto basta per cedere il set, al secondo set point da salvare, con un serve and volley fallimentare.

Terzo set: Zverev viene fuori alla distanza, Popyrin ko

Zverev prova a viaggiare con il vento in poppa, trovando molte più soluzioni per disinnescare il servizio altrui. Il primo colpo di Popyrin sembra rallentare, e il terzo doppio fallo dell’australiano offre a Sascha la possibilità di strappare la battuta all’avversario. Secchiate di coraggio per Alexei che carica il dritto e si salva. Il killer instinct dell’oceanico, però, è ancora una volta assente non giustificato: ottima traiettoria ad uscire, tutto il campo aperto e dritto sballato. Nuova palla break da salvare, stavolta è il rovescio a finire in corridoio: 2-0 per il teutonico. Forte del vantaggio, arriva un game capolavoro per il finalista dello US Open 2020: ace di seconda a 176km e volée vincente a difesa della rete molto complicata. Cinque game di fila subiti e parziale contro di 21-7 sono le credenziali del tracollo Popyrin. Nonostante riesca a muovere il punteggio, l’australiano smarrisce a poco a poco le misure del campo. Il break di svantaggio rimane uno soltanto, ma i quattro punti rapidi arrivati con il servizio di Zverev sono un deterrente non da poco. Il nativo di Sydney prova a concedersi l’ultima chance, rimandando tutto al decisivo nono gioco. L’unico che prova a mettere i bastoni tra le ruote a Sascha è uno spettatore che, con le sue intemperanze, ci mette del suo per causare un doppio fallo sul 30-0. Un piccolo scotto da pagare, prima di chiudere i giochi con una volée vincente.