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Rassegna stampa – Darderi, un bis da sogno

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Darderi infinito per un bis da sogno (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Due settimane da dio. Non è un film, ma la solida realtà di Luciano Darderi, che in 15 giorni fa il giro della terra e si annette prima Bastad, in Svezia, e poi Umago, in Croazia: una doppietta d`autore che ne fa senza dubbio uno degli specialisti più concreti della polvere di mattone. Intanto, almeno tre tornei in stagione (aveva conquistato anche Marrakech, sempre sul rosso) li hanno vinti solo Alcaraz e Bublik, una discreta compagnia. […] Luciano lo aveva detto a metà settimana, quando il tabellone si era trovato orfano della prima testa di serie e campione in carica Cerundolo, e dalla parte dell`azzurro aveva mandato avanti avversari abbordabili: era un`occasione da cogliere. Missione compiuta, ma è il modo che merita applausi: perché Darderi ha confermato una crescita tecnica e mentale che può portare frutti anche al di fuori del rosso; e intanto da domani torna in top 40 (n.35, il suo best è 32). A inizio stagione il figlio di Luciano Senior detto Gino, radici argentine ma da genitori marchigiani emigrati, che oggi è il suo coach, aveva perso otto partite su dieci e per ritrovarsi ha avuto l`umiltà di ripartire perfino da un challenger (a Napoli) nonostante la classifica. Il clic è servito, la fiducia è cresciuta in parallelo con i progressi sul lato del rovescio e la ricerca di soluzioni diverse che non fossero la micidiale botta di dritto dopo Il servizio: ormai la sua palla corta è un marchio di fabbrica. Doti mostrate anche nella finale vinta con un doppio 6-3 contro il valenciano Taberner, n. 111 Atp, alla prima sfida per un titolo in carriera, con il quale Darderi aveva giocato in doppio nel campionato di serie A italiano nel 2022 per un circolo di San Giuseppe Vesuviano. A pensarci adesso, preistoria: il 23enne nato a Villa Gessel, città sul mare a pochi chilometri dal Mar del Plata ma ormai italiano verace, si sta trasformando in un giocatore da grandi palcoscenici. E con testa da big: a Umago nelle ultime tre partite ha sopportato i favori del pronostico, una fastidiosa tallonite (ha finito zoppicando e quasi sicuramente rinuncerà a Toronto) e, all`ultimo atto, anche le bizze della pioggia, che non ha mai smesso di cadere. […] «È pazzesco, tre tornei in una stagione, due di fila, se me l`avessero detto a inizio anno non ci avrei creduto, come non credevo di poter essere così competitivo a questa età». […] L`obiettivo, ora, è la top 20, magari già per quest`anno: anno: «Io sono comunque un lavoratore, negli ultimi due anni ho spinto più di prima, fisicamente sono migliorato tanto, e ho fiducia in me stesso. Rendimento da top player? Sono contento dei risultati, ma ciò che conta è che sto alzando tanto il mio livello». […]

Com’è dolce la pioggia di Umago (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

Dal Mar Baltico all`Adriatico, cambiano gli scenari ma a lasciarsi andare a terra, al settimo cielo, è sempre Luciano Darderi. Il 23enne italo-argentino, reduce dal titolo a Bastad, si è ripetuto a Umago, così da conquistare il terzo titolo stagionale (il primo in aprile a Marrakech), quarto complessivo in carriera dopo aver rotto il ghiaccio a Cordoba nel febbraio dello scorso anno. In sintesi, quattro finali sul rosso e altrettanti successi per il ragazzo nato a Villa Gesell, nella provincia di Buenos Aíres, in possesso del doppio passaporto grazie al nonno paterno, originario di Fano, emigrato in Sudamerica dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nell`ultimo atto, slittato di una quarantina di minuti per la pioggia e poi caratterizzato dalle bizze di Giove Pluvio, con un paio di interruzioni, opposto allo spagnolo Carlos Taberner (il 27enne di Valencia ritoccherà il best ranking portandosi all`84° posto), alla prima finale a livello Atp, Darderi è stato dominante alla battuta (appena 3 punti persi nel primo set), sfruttando al massimo un break per frazione per imporsi
6-3 6-3, in poco meno di un`ora e mezza, così da regalare all`Italtennis il titolo numero 105. E` il quarto azzurro a scrivere il suo nome nell`albo d`oro di questo torneo dopo Fabio Fognini (2016), Marco Cecchinato (2018) e Jannik Sinner tre anni fa. «E` qualcosa di pazzesco, tre titoli nel giro di pochi mesi, se qualcuno me lo avesse detto non ci avrei creduto – le parole a caldo di Darderi, che dal 46° salirà al 35° posto in classifica, non lontano dal best di n.32 -. Sono felicissimo e ringrazio mio padre e tutta la squadra che mi segue. Ora penserò a riposare e cercare di mantenere questo livello di gioco». Darderi è in tabellone nel Master 1000 di Toronto (attende un qualificato), ma sono da valutare le condizioni del piede sinistro, alle prese con la tallonite (assai dolorante a fine match). Intanto Simone Bolelli e Andrea Vavassori compiono un altro passo avanti verso le Atp Finals di Torino. I due azzurri, rispettando lo status di prima testa di serie, hanno raggiunto la finale del doppio nell`Atp 500 sul cemento di Washington, imponendosi in rimonta sul binomio formato dal britannico Neal Skupski e dall`australiano John-Patrick Smith: 4-6 6-3 10-4 il punteggio che consente ai davisman italiani di guadagnare una posizione nella Race, portandosi al 5° posto. Il 39enne bolognese di Budrio e il 30enne torinese […] trovano dall`altra parte della rete la coppia composta dal monegasco Hugo Nys e dal francese Roger-Vasselin, terzi favoriti del seeding, che hanno prevalso 7-6(5) 6-4 sugli argentini Gonzalez e Molteni. […]

Toronto senza i big. Occasione per Musetti (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

La grande occasione. Il riposo dei giganti può aprire le porte del paradiso: senza i dominatori Sinner e Alcaraz e con l`aggiunta delle assenze di Draper e Djokovic (e dunque di quattro dei primi sei del mondo), il Masters 1000 del Canada che prende il via oggi a Toronto (con le donne a Montreal) deve per forza solleticare le ambizioni di chi aspira a un posto a corte. Tra i primi 10 del ranking attuale, solo in due non hanno ancora vinto un 1000: uno è Shelton e l`altro è Musetti. Lorenzo, dopo una straordinaria primavera sulla terra che lo ha portato in top ten, ha pagato in termini di condizione atletica e di tenuta mentale l`infortunio agli adduttori del Roland Garros e il virus di Wimbledon, perdendo al primo turno a Londra e poi a Washington, non il viatico migliore per la calda estate americana. I tanti forfeit hanno omaggiato il Muso della testa di serie n.3, la più alta in carriera in un 1000, e un sorteggio non eccessivamente ostico (è nel quarto di Ruud) potrebbero schiudergli prospettive interessanti. Il cemento resta la superficie meno amata, ma dal veloce passa il sogno della qualificazione alle Finals (al momento è 6°). […]