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ATP Toronto, Musetti: “Sono come una Ferrari, difficile da guidare”

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Le numerose defezioni che hanno impoverito il campo di partecipazione del National Bank Open presented by Rogers di Toronto hanno fatto si che Lorenzo Musetti si sia presentato all’intervista pre-torneo del Masters 1000 stagionale da testa di serie n. 3. Il carrarino dovrà cercare di ottenere qualche vittoria dopo l’infortunio patito nella semifinale del Roland Garros che gli ha impedito di giocare la stagione erbivora come avrebbe voluto e lo ha fatto arrivare al primo appuntamento sul cemento a Washington senza match nelle gambe.

Moderatore: Lorenzo, bentornato a Toronto. Quali ricordi hai di questo posto e come sta andando la preparazione?

Lorenzo Musetti: Sì, sono felice di essere di nuovo qui a Toronto. L’anno scorso ho dovuto saltare il Canada Open a Montreal. Dopo le Olimpiadi è stata una decisione difficile, ma era quella giusta. Onestamente, sono arrivato qui molto motivato. Due anni fa qui ho avuto belle sensazioni, bei ricordi, quindi spero che sarà un grande torneo e un bell’evento.

Domanda: Sappiamo che parteciperai al doppio misto [allo US Open] insieme a Jasmine Paolini. Hai dovuto convincerla a sceglierti invece che Jannik? E quanto è speciale per te giocare con una connazionale?

Lorenzo Musetti: In realtà abbiamo già fatto un’esibizione insieme, il Tie Break Tens a Indian Wells, quindi abbiamo avuto l’opportunità di giocare insieme. Ci conosciamo da tanto tempo, e dopo quell’evento e con la notizia della nuova formula nel doppio misto ai tornei, è sembrata un’idea interessante. È anche un modo per vedere il tennis da una prospettiva diversa. Per me è un onore e un privilegio condividere il campo con Jasmine; spero che ci divertiremo insieme.

Domanda: Sappiamo che hai una famiglia giovane e un bambino piccolo a casa. Cosa significa per te essere in tour sapendo di avere una famiglia giovane a casa? Quanto ti ispira questo?

Lorenzo Musetti: Sicuramente è una motivazione in più per fare bene. A volte è dura, soprattutto quando passi tanto tempo con loro: dover partire e stare lontani non è la cosa più facile da fare. Adesso che Ludovico cresce e inizia a capire di più, non è facile. Fortunatamente ho Veronica, la mia compagna, che comprende la mia vita e mi sostiene al massimo, una sensazione davvero bella per me. Verranno anche a New York per stare tutti insieme durante lo Slam.

Domanda: Durante la stagione su terra sei stato uno dei migliori prima dell’infortunio al Roland Garros. Come ti senti ora, a distanza di qualche mese, entrando nella stagione sul cemento?

Lorenzo Musetti: Dopo Parigi ho avuto un infortunio che mi ha fermato per un po’, quindi non è stato facile recuperare. Anche la stagione sull’erba praticamente non l’ho giocata. A Washington è stata una partita difficile, probabilmente non il mio tennis migliore. Su questa superficie, che non è il mio habitat naturale, devo cercare di adattarmi e trovare le giuste sensazioni. Oggi ho fatto il primo allenamento qui a Toronto e ho avuto buone sensazioni, quindi sono contento di essere qui e non vedo l’ora di iniziare questo torneo.

Domanda: Puoi raccontarci qualcosa in più sulla preparazione per il National Bank Open? E ci hai confidato che la tua auto dei sogni è una Ferrari 458. Vedi qualche somiglianza tra il tuo stile di gioco e questa auto?

Lorenzo Musetti: (Ride) Beh, è difficile da guidare, senza dubbio. La Ferrari è difficile da guidare, e anch’io sono difficile da “guidare” (sorride). Il mio tennis a volte è complicato, ho tante variazioni e spesso scegliere quella giusta non è semplice. Mi trovo in situazioni dove devo decidere e, come nella guida, non è mai facile fare la scelta migliore. Mi piacciono le auto, certo, ma non sono l’unico giocatore! La Ferrari, ovviamente, è il marchio automobilistico più famoso al mondo, quindi mi ricorda le mie origini ed è un bel paragone. Spero di essere una Ferrari anche qui a Toronto (ride).