ru24.pro
UbiTennis
Июль
2025
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28
29
30
31

ATP Umago: Darderi non si ferma più, seconda finale consecutiva

0

[2] L. Darderi b. [3] C. Ugo Carabelli 7-6(6) 6-3

Dal nostro inviato ad Umago

La bellissima estate di Luciano Darderi continua. Il 23enne tennista azzurro si impone nella semifinale del Croatia Open in due set, di cui il primo combattutissimo, sull’argentino Ugo Carabelli e conquista così la sua quarta finale ATP, la terza quest’anno dopo quelle di Marrakech e Bastad. Diventando così l’ottavo tennista italiano a raggiungere la finale del torneo di Umago. Sarà la decima volta, in 35 edizioni, che un tennista italiano gioca l’ultimo atto dell’evento tennistico croato. Solo la Spagna ne ha piazzati di più, dodici. Ugo Carabelli invece deve rimandare il sogno della prima finale ATP in carriera: per lui quest’anno quattro semifinali (le prime in carriera) e quattro sconfitte.

Primo set: tanto equilibrio, Darderi la spunta al fotofinish

Cielo coperto oggi ad Umago – con anche a tratti qualche lieve scroscio di pioggia, sufficiente però a tenere in ansia gli organizzatori – per la giornata dedicata alle semifinali. Non c’è il sole, ma in compenso è il tasso di umidità (superiore al 70%) a rendere le condizioni non del tutto ideali per Luciano Darderi e Camilo Ugo Carabelli, protagonisti della prima semifinale del Croatia Open. Si tratta della prima sfida a livello ATP tra i due, che invece a livello Challenger si sono incontrati per ben 6 volte, più una a livello ITF). I precedenti – tutti sulla terra battuta – vedono in vantaggio 4-3 Darderi (4-2 nei Challenger), ma soprattutto 3-0 negli ultimi incontri, tutti vinti senza perdere un set, sebbene l’ultimo risalente a più di un anno fa (Challenger di Torino, maggio 2024). Darderi ieri nell’intervista ci ha detto che non contano, ma sicuramente se possono rappresentare una preoccupazione, è per il 26enne argentino. Che punta alla prima finale ATP in carriera, sicuro però già così di entrare per la prima volta nella top 50. Darderi invece punta alla seconda finale consecutiva nel circuito maggiore, che gli varrebbe il ritorno tra i primi 40 del ranking.
Il match comincia in un’atmosfera surreale: sugli spalti c’è ancora poca gente. Gli spettatori presenti per la finale del doppio (vinta, per la cronaca, dalla coppia composta dal francese Guinard e dal monegasco Arneodo), ad ingresso gratuito, non volevano infatti saperne di uscire e questo ha ritardato l’afflusso del pubblico – pagante – del match di singolare. Tanto che le tribune si sono riempite appena dopo un paio di cambi campo.
Ugo Carabelli si presenta con una vistosa fasciatura alla coscia sinistra e sin dai primi game dà l’impressione, di tanto in tanto a gioco fermo, di non muoversi al meglio. Ma non quando la palla è in gioco: da subito il match è infatti una tipica sfida tra due specialisti della terra battuta, con lunghi e intensi scambi da fondo campo.
Tatticamente, da notare come spesso l’argentino cerchi di essere aggressivo già dalla risposta, ma senza replicare gli ottimi risultati ottenuti ieri da Prizmic nel primo set, anche perché il servizio di Luciano oggi funziona molto meglio sin dall’inizio.
Il primo set si sviluppa senza particolari scossoni o emozioni: i due tengono abbastanza agevolmente i propri turni di battuta (solo Carabelli è costretto ai vantaggi in un paio d’occasioni, ma senza concedere alcuna chance di break). Dopo 45 minuti, il tie-break è il giusto epilogo di un parziale equilibrato. Il n. 51 ATP prova a scappare via con un paio di mazzate di dritto delle sue, ma Darderi, che pare superiore quando lo scambio si allunga, ricuce subito lo strappo. Sempre con il dritto l’argentino si procura un altro minibreak che è anche set point, ma Darderi lo annulla vincendo un braccio di ferro sulla diagonale di rovescio. Subito dopo è proprio il dritto a tradire l’argentino, e Darderi non si fa pregare: chiude il tie-break per 8-6 e incamera il primo parziale in poco meno di un’ora di gioco.

Secondo set: Darderi ne ha di più

L’italiano parte deciso nel secondo set, facendo anche sempre più spesso uso della smorzata, date le evidenti difficoltà di Ugo Carabelli negli scatti in avanti.
L’argentino, invece, inizialmente sembra aver accusato il colpo del tie-break perso, tanto che già nel secondo game del parziale, concede le prime tre palle break del match, di cui due consecutive. Servizio e dritto gli vengono in soccorso e si salva, anche se sulla terza l’italiano ha qualche rimpianto. Nel game successivo è Darderi a rischiare un po’ (0-30), incaponendosi con le smorzate di dritto, ma poi infila quattro punti consecutivi. L’italiano si incaponisce poi anche nel contestare la chiamata del giudice di linea elettronico, cosa non apprezzata da buona parte del pubblico. Ma adesso è proprio il 23enne tennista azzurro a prendere più spesso in mano le redini dello scambio, anche sul servizio del giocatore di Buenos Aires, che non riesce più a comandare lo scambio con il dritto, colpo che ora fa meno male rispetto alla prima ora di gioco.
Arriva così un’altra palla break, nel quarto gioco, che stavolta Darderi sfrutta, strappando per la prima volta il servizio al 27enne, per poi consolidare il break e andare sul 4-1. Luciano si complica un po’ la vita nel settimo gioco, quando spreca la palla del 5-2 con l’ennesima palla corta di dritto e poi, tradito dal dritto, concede le prime due palle break dell’incontro. Per sua fortuna, in entrambe le occasioni è Carabelli a sbagliare con il suo colpo migliore. L’argentino deve poi capitolare al termine dopo due scambi lunghi e intensi sulla diagonale di rovescio, quella dove Darderi fa la differenza, ed è 5-2. C’è tempo ancora per un simpatico siparietto tra i due giocatori nei pressi della rete, dopo un doppio nastro: il n. 46 ATP (ma da lunedi di nuovo in top 40), sorridendo, dà una spintarella amichevole all’avversario per il punto fortunosamente conquistato. Ma poi Darderi non si distrae più, a parte l’ennesima infruttuosa palla corta di dritto, e proprio con un altro drop shot di dritto si procura il doppio match point, per poi chiudere subito dopo 6-3. Correndo poi ad abbracciare il suo team per festeggiare l’ottava vittoria e soprattutto la seconda finale ATP consecutiva.
Domani affronterà lo spagnolo Carlos Taberner, che nella seconda semifinale ha sconfitto nettamente la tds n. 4 Dzumhur, per cercare di diventare il quarto tennista italiano – dopo Fognini, Cecchinato e Sinner – a trionfare al Croatia Open di Umago.