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Challenger: ancora una settimana da incorniciare per Federico Cinà

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Tampere, città di oltre 200.000 abitanti nel sud della Finlandia, sta in questi giorni vivendo la sua breve estate, prima di ripiombare nel gelo che l’attanaglia da metà novembre a metà marzo quando la colonnina di mercurio non sale mai oltre gli zero gradi. Approfittando di questa finestra di bel tempo il ‘Tampere Tennis Center’ organizza ogni anno, siamo alla 43esima edizione, un Challenger 75 (terra battuta) cui quest’anno si è iscritto anche il nostro Federico Cinà. E possiamo dire che i risultati stanno premiando la sua scelta perché, partendo con la settima testa di serie, è approdato tutto d’un fiato ai quarti di finale superando in scioltezza (6-3 6-2) il brasiliano Matheus Pucinelli De Almeida (n.279) e al secondo turno il russo Ivan Ghakov (n.256) col punteggio di 6-3 6-4. D’accordo che non erano avversari da far tremare le vene ai polsi ma quello che colpisce è la tranquillità con cui il 18enne palermitano (n.238) continua a stoppare le ambizioni di quelli che lo seguono in classifica. Per gli altri ci sta lavorando e le due finali di quest’anno (a Creta e in Georgia) testimoniano di come sia sulla buona strada. Ora nei quarti gli tocca il ceco Hynek Barton (n.328) che qui partiva dalle qualificazioni. E l’azzurro avrà i favori del pronostico per andarsi poi a giocare le sue carte in un’ipotetica semifinale tutta next gen contro il classe 2006 norvegese Nicolai Budkov Kjaer (n.253 ATP).

Brutte notizie invece per gli azzurri dagli altri campi, come al Challenger di Zug dove Lorenzo Giustino e Francesco Maestrelli sono usciti subito di scena. E se la cosa appare tutto sommato normale per il tennista napoletano che sta spendendo onorevolmente gli ultimi spiccioli di una più che dignitosa carriera (sconfitto 7-6 6-4 dal francese Blancaneaux) un po’ sorprende la sconfitta di Maestrelli. Il pisano continua ad alternare settimane da sogno (vedi vittorie a Brasov e Francavilla) ad altre di sorprendente apatia. Non sapremmo infatti come definire altrimenti la sua sconfitta (6-4 7-5) contro il 20enne svizzero Mika Brunold (n.300 ATP). Prossimo appuntamento per lui il Challenger di Oporto a fine mese, prima di affrontare le qualificazioni a New York.

Un po’ meglio Raul Brancaccio in Spagna, paese in cui ha trascorso buona parte della sua adolescenza e dove torna sempre volentieri. Al Challenger 75 di Segovia (cemento) ha esordito con una bella vittoria e due tie-break contro il forte Eliakim Coulibaly (n.272). Poi si è arreso, dopo un’altra durissima battaglia, allo spagnolo Soriano Barrera (n.308) col punteggio di 7-6(3) 6-7(5) 7-6(4).