Wimbledon, la favola di Oliver Tarvet: qualificato da n. 719 ATP (ma non incasserà l’assegno del primo turno)
Le solite estati di Wimbledon e delle favole sportive che non ti aspetti: Oliver Tarvet, numero 719 del ranking ATP, si è qualificato al tabellone principale dello slam inglese, uno dei tornei di tennis più prestigiosi e iconici del mondo. Un traguardo straordinario per il giovane britannico classe 2003, che però si è visto costretto a rinunciare a gran parte del prize money previsto per chi raggiunge il main draw: una cifra che supera i 77mila euro.
Il motivo? Tarvet è uno studente-atleta della University of San Diego, negli Stati Uniti, e come tale è soggetto alle rigide regole del sistema sportivo universitario americano. In particolare, i regolamenti NCAA impongono un tetto massimo ai premi in denaro che gli studenti-atleti possono ricevere per mantenere lo status amatoriale: circa 8.500 euro. Per molti, partecipare a Wimbledon è il coronamento di una carriera. Per Tarvet potrebbe essere solo l’inizio. A 21 anni, infatti, il britannico ha già dimostrato talento, grinta e determinazione, riuscendo a superare le temute qualificazioni del torneo londinese. Un’impresa che pochi atleti fuori dalla top 700 sono riusciti a realizzare.
Ma la scelta di rimanere fedele al percorso universitario statunitense ha un prezzo: rinunciare, almeno in parte, al premio in denaro. Un dilemma sempre più frequente per giovani tennisti che cercano di conciliare formazione accademica e ambizioni professionistiche. La storia di Tarvet potrebbe ispirare una nuova generazione di tennisti britannici. Il suo caso riporta al centro del dibattito la compatibilità tra sport di alto livello e percorso universitario, e quanto le regole NCAA possano ostacolare – o tutelare – lo sviluppo degli atleti.
In ogni caso, l’erba di Wimbledon ha già visto sbocciare il suo talento. Il futuro di Oliver Tarvet è appena iniziato, e, premio o non premio, gli occhi del mondo del tennis sono già puntati su di lui. Le solite estati di Wimbledon.