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Paolini ritorna a Wimbledon: “È un posto magico, sono pronta per una nuova avventura”

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Jasmine Paolini, reduce dalla sconfitta nella semifinale di Bad Homburg con Iga Swiatek, ha raggiunto immediatamente Wimbledon, dove cercherà di difendere la splendida finale dello scorso anno, quando arrivò ad un passo dal titolo più prestigioso del circuito mondiale, arrendendosi al terzo set a Barbora Krejcikova. Nel corso della conferenza stampa di presentazione del torneo la numero 4 del ranking WTA è ripartita proprio dalle sensazioni dello scorso anno, dichiarandosi però pronta per una nuova avventura ai Championships.

Domanda: “Quali sono le tue aspettative per questo torneo? Lo scorso anno se arrivata in finale: questo aspetto ti dà ancora più fiducia?”

Paolini: “Sappiamo che sull’erba può succedere di tutto, voglio innanzitutto concentrarmi sul primo turno, cercando di esprimere un buon livello. ll torneo del 2024 mi ha dato la consapevolezza di poter giocare bene su questa superficie ma allo stesso tempo l’erba è imprevedibile, quindi devo rimanere concentrata fin da subito. Qui ho tanti bei ricordi, è un posto magico, forse anche più di Parigi, lo scorso anno ho vissuto un torneo davvero speciale, che mi ha lasciato buone sensazioni. Devo però in un certo senso cercare di andare oltre, di liberarmi di quei ricordi e di provare a vivere un’avventura nuova qui a Wimbledon.”

Domanda: “Poche settimane fa hai deciso di cambiare allenatore, separandoti da Renzo Furlan e ingaggiando Marc Lopez: come sta andando questa nuova collaborazione? Avete già trovato il feeling giusto? Quanto ci vuole per adattarsi alla personalità e al metodo di lavoro di un nuovo coach?”

Paolini: “E’ stato tutto abbastanza naturale, ci siamo subito trovati bene, sia a livello personale che a livello comunicativo. Secondo me bisogna trovare la persona giusta, una persona innanzitutto competente e con la quale riesci a capirti bene, considerando quanto tempo si passa insieme al proprio coach nel corso dell’anno”

Domanda (di Vanni Gibertini): “Torniamo per un attimo al confronto con lo scorso anno: che cosa provi? Prevale d più l’ansia per i punti da difendere o la consapevolezza di poter giocare bene su questi campi?”

Paolini: “E’ un mix di tante cose. Bisogna cercare di prendere le cose positive del passato però a volte non è facile, perchè il nostro sport ogni settimana ti mette di fronte a una sfida nuova, alla pressione della classifica e dei punti da difendere. Ho imparato che è meglio non pensarci, devo concentrarmi sul campo, sui colpi, sul cercare di esprimermi al meglio e sull’energia positiva che mi può dare questo posto”