WTA Eastbourne: La finale sarà tra le giovani promesse Eala e Joint
Sarà una finale tra giovanissime quella che concluderà l’edizione 2025 del Lexus Eastbourne Open, con protagoniste Alexandra Eala e Maya Joint, che hanno eliminato rispettivamente Varvara Gracheva e Anastasia Pavlyuchenkova.
A. Eala b. V. Gracheva 7-5 2-6 6-3
Prima finale nel circuito maggiore per Alexandra Eala. La giocatrice filippina, numero 74 WTA, si impone in tre set su Varvara Gracheva, 111 al mondo, in una semifinale che costituisce anche un derby tra qualificate. La tennista francese aveva beneficiato del ritiro ai quarti di finale di Barbora Krejcikova – che, tra l’altro, inizierà la sua difesa al titolo di Wimbledon contro Eala, qui potete vedere gli esiti del sorteggio del tabellone femminile e maschile – ma la maggiore freschezza fisica non le è bastata per avere la meglio sull’avversaria. Era il secondo confronto tra le due tenniste, dopo quello avvenuto una manciata di giorni fa nelle qualificazioni del 250 di Nottingham. Anche in quel frangente, a uscire vittoriosa è stata Eala in tre set.
Il match
Il primo set vive di fasi alterne. Eala parte forte e, trovato il break nel secondo gioco, scappa nel punteggio fino al 4 a 1. Poi la giocatrice filippina accusa un passaggio a vuoto che le costa il riaggancio nel punteggio e il sorpasso. La numero 74 del mondo perde quattro giochi consecutivi e Gracheva può servire per il primo parziale. La francese non frutta la ghiotta opportunità ed è lei a subire un passivo pesante, con tre game a 0 per Eala, che chiude togliendo la battuta all’avversaria sul 6-5.
Nella seconda frazione di gioco, Alexandra sembra indirizzare sin da subito la semifinale, trovando il break del 2 a 0. Quando la 20enne mancina che si allena all’Accademia di Rafael Nadal gioca come sa, riesce sempre a imporre il proprio ritmo allo scambio, costringendo Gracheva a rincorse continue. A volte, però, quest’oggi è stata vittima di cali di tensione, che hanno quasi compromesso la sua partita. A partire dal terzo gioco, Eala cede la battuta per tre volte di fila, sprofondando 5 a 2. La francese, dal suo canto, ha limitato gli errori e anche al servizio ha alzato il livello della propria prestazione. Varvara, con una palla corta al termine di uno scambio ottimamente condotto, prolunga la partita al set decisivo, proprio come era avvenuto a Nottingham.
Nel terzo set il servizio si conferma fattore decisamente negativo. Dopo il primo turno di battuta, tenuto a 15 da Eala, arrivano quattro break consecutivi. Alex si porta sul 2 a 0, con un ottimo punto, in cui ha messo in luce tutte le sue caratteristiche, dalla difesa alla capacità di contrattacco, per poi chiudere con un diritto vincente su una smorzata non efficiente della francese. Tuttavia, nel terzo gioco Varvara si prende il controbreak con una risposta di rovescio sulla riga, anche se, nel game successivo, perde nuovamente la battuta, sparando un diritto in rete. Sul 3 a 1, La numero 111 WTA riesce a riportare il match on serve ancora una volta, mettendo a segno uno stretto di diritto imprendibile per Eala. Dopo momenti di tribolazione al servizio, Gracheva si riporta sul 3 pari. Il settimo gioco si prospetta di incredibile importanza, visto il frangente di partita. Eala è solida e si issa fino al 40-15, ma poi qualcosa si incrina nel suo ritmo al servizio ed è costretta ai vantaggi. Salva anche una palla break con un bel rovescio d’attacco incrociato e, tirato il classico sospiro di sollievo, si fa trovare pronta in risposta. Nell’ottavo game piazza il break decisivo e si concede il lusso di servire per il match. Ritrovata la sicurezza con questo fondamentale, chiude a 0, al primo match point.
M. Joint b. A. Pavlyuchenkova 7-5 6-3
Maya Joint si giocherà il secondo titolo in carriera. Dopo la vittoria a Rabat, la 19enne australiana, numero 51 WTA, raggiunge la sua prima finale su erba, battendo in due set Anastasia Pavlyuchenkova, 53 al mondo. Joint parte contratta, ma quando può sprigionare il suo tennis surclassa la russa sotto ogni aspetto.
Il match
È un primo set dall’andamento poco armonico quello giocato da Pavlyuchenkova e Joint in apertura della seconda semifinale di Eastbourne. La russa parte distratta al servizio ed è subito costretta a fronteggiare tre palle break consecutive. Risale la china e, nel secondo gioco, è lei ad avere altrettante chance di togliere la battuta all’australiana. Le basta la prima per provare le fuga, che capitalizza tenendo un ulteriore turno di battuta, che le vale il 3 a 0. Tutto sembra in controllo per la finalista del Roland Garros 2021, ma Joint si scrolla di dosso la tensione e entra a pieni diritti nel match. Recupera il break e riaggancia Anastasia sul 3 pari. Una volta completata la rimonta, Maya deve fronteggiare il rientro orgoglioso della numero 53 WTA e le concede un nuovo break di vantaggio, perdendo la battuta a 0. Pavlyuchenkova può prendersi il primo set con il servizio, ma è qui che si consuma un nuovo ribaltamento di fronti. La russa non solo non chiude, ma viene breakkata per due volte di fila ed è Joint che può servire per il primo set. La 19enne non si lascia scappare la chance e si impone con il punteggio di 7-5.
Nel secondo parziale, la russa conferma di aver perso ogni riferimento in battuta. Se nel primo game si salva ai vantaggi, nel terzo perde a 0 il turno di servizio, con la sensazione che per lei la partita sia veramente in salita. Sul 4 a 2, Pavlyuchenkova salva quattro palle del controbreak e si regala l’opportunità di sperare ancora di rimettere nei giusti binari la sfida. Joint in questa seconda frazione non ha concesso alcunché, ma il primo set ha mostrato come in questa semifinale i colpi di scena siano sempre in agguato. L’australiana continua a macinare punti e si porta sul 5 a 3, senza lasciare neppure l’ombra di un’occasione all’avversaria. Chiamata a servire per rimanere nel match, Anastasia non riesce a prolungare la sua permanenza in campo e Joint può chiudere al secondo match point per 6-3.