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WTA Eastbourne: Raducanu ko con Joint, altro miracolo di Krejcikova, ritiro Ostapenko

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Eastbourne è un viatico per Wimbledon, e l’antipasto di Church Road sa regalare grandi partite da cogliere come segnali promettenti o meno per le giocatrici che si affacciano al terzo Slam dell’anno. Sembra non esserci pace per Emma Raducanu, con la tennista che oltre a vivere l’incubo stalking, non riesce a trovare continuità di rendimento, con la sorpresa della giornata confezionata dalla classe 2006 Maya Joint che serve la beffa al tie break rimontando 4-6 6-1 7-6(4) in più di due ore e mezza di battaglia. Sfiora l’impresa l’altra giocatrice di casa, con Jodie Burrage che spreca 3 match point con Barbora Krejcikova che si salva al tie break, sfuggendo ancora una volta all’eliminazione.

La campionessa in carica di Wimbledon affronterà ai quarti di finale la francese Varvara Gracheva che si è guadagnata il pass battendo 7-5 6-3 Rebecca Sramkova. Se il pubblico inglese non gioisce, è una giornata positiva per la Russia che infila tre vittorie con i successi di Anastasia Pavlyuchenkova, Anna Blinkova e Kamilla Rakhimova che superano rispettivamente Kimberly Birrell, Lulu Sun e Peyton Stearns. Si interrompe, invece, sul più bello la sfida tra Alexandra Eala e Jelena Ostapenko con la lettone che alza bandiera bianca per infortunio a metà del terzo e decisivo set, con la tennista filippina che avanza al turno successivo.

A.Pavlyuchenkova b. K.Birrell 7-5 7-5

Due set lottati, e quasi due ore di gioco. Anna Pavlyuchenkova mette in campo una prestazione solida per avere la meglio su Kimberly Birrell che ha qualcosa da recriminare per un match che poteva avere un esito a lei favorevole, come il primo set condotto per buona parte prima di subire il ritorno della russa e in seconda istanza il set point, sopra 5-4 e servizio, sfumato nel secondo parziale che avrebbe riportato il match in parità. Brava a farsi trovare pronta la numero 53 che fa suo il primo incontro con l’australiana e si regala la sfida ai quarti con Rakhimova, carnefice della nostra Elisabetta Cocciaretto al primo turno.

[2]B.Krejcikova b. J.Burrage 6-4 4-6 7-6(3)

Un altro sospiro di sollievo al fotofinish, contro un’altra britannica. Barbora Krejcikova sembra non essere soddisfatta se non finisce sul ciglio di un burrone a Eastbourne, prima di risorgere e fare sua la partita quando nessuno ci credeva più. Se la campionessa in carica di Wimbledon aveva annullato due match point a Harriet Dart nel match inaugurale, agli ottavi si supera e neutralizza tre occasioni alla povera Jodie Burrage che farà fatica a dormire stanotte pensando alle chance sprecate in risposta, quando il punteggio la vedeva sopra 6-5 0-40 sul servizio della tennista ceca, dopo un round a testa che aveva rimandato il verdetto al decisivo terzo set. La testa di serie numero 2 non solo tiene miracolosamente la battuta, ma chiude anche in maniera abbastanza netta il tie break per 7-3 quando, forse, la mente della beniamina di casa era già offuscata dai rimpianti.

V.Gracheva b. R.Sramkova 7-5 6-3

Sarà Varvara Gracheva l’avversaria di Barbora Krejcikova. La russa naturalizzata francese batte Rebecca Sramkova nell’inedita sfida agli ottavi di Eastbourne. Il primo set sono i servizi a farla da padrone con pochi punti vinti in risposta dalle due giocatrici. E’ la transalpina a dare il via al botta e risposta per quanto riguarda i break, provando a scappare 4-2 ma prontamente ripresa dalla slovacca. La zampata risolutiva arriva poco prima del tie break dove Rebecca si scompone e cede nuovamente la battuta: 7-5. La storia si ripete nel secondo set, con la numero 111 del ranking a piazzare il break di nuovo nel sesto gioco, è l’unico del set chiuso da Varvara 6-3 che vale il pass per i quarti di finale.

A.Blinkova b. L.Sun 6-3 6-3

Uno score abbastanza netto per la rivincita di Anna Blinkova su Lulu Sun dopo la sconfitta rimediata a Seoul tre anni fa. La tennista russa concede solo una palla break nell’arco di tutto il primo set mentre è brava a strappare per ben due volte il servizio all’australiana, scrivendo 6-3. La musica prova a cambiare nel secondo set quando la numero 46 ha un sussulto e prova a tenere le redini del secondo parziale portandosi 2-0, con break in apertura. Fumo negli occhi perchè la moscovita aggancia prontamente la rivale rimettendo il match on serve fino all’ottavo gioco, quando rimette la testa davanti e chiude con un altro 6-3.

M.Joint b. [7] E.Raducanu 4-6 6-1 7-6(4)

Un’altra delusione da digerire in un momento piuttosto complicato, in campo e non. Emma Raducanu viene rimontata dalla teenager Maya Joint, protagonista di un upset che ricorderà per qualche tempo. La nativa di Toronto era scoppiata in lacrime al termine dell’esordio con vittoria ai danni di Li Ann per vicissitudini personali non specificate, mentre questa volta deve incassare una sconfitta maturata da un set di vantaggio. Nel secondo parziale c’è un crollo rovinoso dell’ex campionessa di Flushing Meadows che cede 6-1 spingendosi solo fino a 30 nei turni di risposta. Sotto 5-2 nel terzo set, sembrava tutto compromesso ma Raducanu ha una reazione che la porta a giocarsi le sue carte al tie break. Peccato che lì salga in cattedra la diciannovenne di Grosse Point che chiude i conti 7-4 regalandosi un pomeriggio da favola.

GLI ALTRI MATCH (di Paolo Pinto)

K. Rakhimova b. [6] P. Stearns 6-3 6-4

Cade la testa di serie n. 6 a Eastbourne, Peyton Stearns sconfitta 6-3 6-4 da Kamilla Rakhimova. Grandi meriti per la russa che ha sfruttato tre delle undici palle break avute. Meglio con la prima di servizio, 66% a 56%, ma soprattutto con la capacità di aver fatto meglio nei momenti chiave del match. Sfiderà Pavlyuchenkova ai quarti di finale.
Subito Rakhimova a fronteggiare due palle break nel game di apertura, poi non ne sfrutta una nel gioco successivo. Sul 3-2, il break che spalanca le porte al primo set della russa, chiuso 6-3. Stearns salva una palla break nel terzo game del secondo parziale, il più lungo del set. Ne salva un’altra nel quinto game, ma poi prova a cambiar ritmo alla gara salendo 4-2. Ne nasce una lotta intensa che premia Kamilla che vince quattro giochi in fila e chiude 6-4.

A. Eala b. [3] J. Ostapenko 0-6 6-2 3-2 rit.

Meglio non forzare e cercare di recuperare in vista di Wimbledon. Jelena Ostapenko si ritira per infortunio sotto di un break nel terzo set della sfida con la giovanissima Alexandra Eala. Eppure la gara era cominciata con i migliori presupposti per la lettone che recapita un 6-0 in 27′. Poi tutto cambia, qualche guaio fisico mette fuori causa la lettone. Applausi per Eala che chiude 6-2 il secondo set e poi strappa subito il servizio alla sua avversaria. Dopo ave tenuto il servizio, sul 3-2 Ostapenko ha alzato bandiera bianca.

D. Yastremska b. F. Jones 6-2 6-1

Un’ora e dieci minuti per l’ucraina Dayana Yastremska che batte 6-2 6-1 Francesca Jones. La britannica non è riuscita mai a entrare in partita, portando a casa il 38% di punti con la prima e il 27% con la seconda. Tutto facile per la n. 42 del mondo che sale 4-1 dopo tre break consecutivi. Al primo set point, poi, Yastremska porta a casa il parziale, 6-2. Jones rompe il ghiaccio nel primo game, ma è l’unico gioco del set. Parziale di 6-0 e ucraina ai quarti di finale. Sfiderà Eala.