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WTA Eastbourne: Cocciaretto spreca troppo, Rakhimova ringrazia

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K. Rakhimova b. E. Cocciaretto 6-4 4-6 6-4

Al primo turno del WTA 250 di Eastbourne, tappa conclusiva della breve stagione sull’erba prima di Sua Maestà Wimbledon, Elisabetta Cocciaretto ha sfidato la russa Kamilla Rakhimova in una sfida dai tanti volti, costellata di strappi, rimonte e occasioni mancate e condizionato dal vento. La marchigiana, che aveva cominciato con buon piglio, è poi caduta nei soliti passaggi a vuoto che le stanno costando caro su questa superficie. Dopo quasi tre ore di gioco, Rakhimova ha chiuso 6-4 4-6 6-4 conquistando la sua prima vittoria in carriera nel tabellone principale di un torneo sull’erba.
Match nervoso, spesso spezzettato, dominato dal vento e dall’insicurezza. Cocciaretto ha avuto le sue occasioni, e non poche: ben 17 palle break, ma ne ha convertite solo quattro. Troppo poco per vincere un incontro del genere. La russa, più solida nei momenti chiave, affronterà ora al secondo turno la vincente tra Xiyu Wang e Peyton Stearns.

Primo set: dalla fuga al tracollo azzurro

La partita inizia con buone sensazioni per Elisabetta Cocciaretto, più a suo agio sull’erba rispetto alla russa. Dopo due game di studio, l’azzurra piazza subito un break nel terzo gioco, approfittando anche di una sospensione per pioggia che interrompe il match sul punteggio di 1-1 e 30-40. Alla ripresa, Elisabetta consolida il vantaggio (2-1), spingendo bene con il dritto e avvicinandosi con coraggio alla rete.
Il vento forte e le traiettorie ballerine complicano il compito a entrambe, ma è Cocciaretto a interpretare meglio le condizioni, trovando un secondo break grazie agli errori della russa e ad alcune discese a rete ben gestite. Sul 4-1 sembrerebbe tutto in controllo, ma la solidità della marchigiana inizia a vacillare.
Rakhimova, aiutata da un doppio fallo dell’azzurra, recupera un break e risale fino al 4 pari. L’inerzia si ribalta: Cocciaretto sbaglia troppo, perde campo e fiducia, mentre la russa prende coraggio e varia di più. Dopo due set point annullati con coraggio da Elisabetta – uno con un bel lungolinea di rovescio – Rakhimova chiude alla terza occasione con un dritto incrociato imprendibile, completando una rimonta da 1-4 a 6-4. Un parziale da incubo per Cocciaretto, che vede sfumare un set già tra le mani.

Secondo set: il ritorno di Elisabetta

Dopo un toilet break, la russa riparte con due seconde di servizio e un doppio fallo che regalano a Cocciaretto una palla break. Rakhimova si salva con un ace, ma la sensazione è che la partita sia tutt’altro che chiusa.
L’azzurra continua a premere e alla terza occasione utile strappa il servizio con una volée vincente, tornando a condurre. Il break viene finalmente consolidato con autorità, ma come nel primo set, Rakhimova reagisce. Sale 3-2 con colpi profondi e precisi, mentre Cocciaretto sembra di nuovo smarrirsi.
Questa volta, però, il copione cambia. Elisabetta salva due palle break nel settimo gioco e poi, con una risposta aggressiva e un rovescio profondo, trova lei il break decisivo. Sul 4-3 deve però superare altri due momenti di tensione: prima un doppio fallo, poi una palla break annullata con un rovescio lungolinea perfetto. La marchigiana tiene il servizio e chiude il set 6-4 con un altro game solido. Dopo 50 minuti, il match torna in parità.
Le statistiche raccontano bene l’andamento: Cocciaretto 2 su 5 sulle palle break, Rakhimova 1 su 5. Ma è l’azzurra ad aver alzato finalmente il livello nel momento giusto.

Terzo set: sprechi azzurri e vittoria russa

Il set decisivo si apre con una girandola di occasioni da entrambe le parti. Tre palle break per parte nei primi due game, ma solo una viene concretizzata: è Rakhimova a salire 2-0, approfittando di un dritto largo di Cocciaretto. La russa si porta poi 3-0 con un bel dritto inside-in, mentre la marchigiana non riesce a sfruttare altre due opportunità per accorciare le distanze.
Finalmente, nel quarto gioco, Elisabetta sblocca il punteggio con un game tenuto ai vantaggi. Tenta una nuova rimonta, ma stavolta la russa è più attenta. Non ci sono altre palle break fino al nono game, quando Cocciaretto ne conquista una sul 4 pari. È l’occasione per girare l’inerzia, ma manca ancora la zampata: Rakhimova si salva con un rovescio vincente che bacia la riga.
Cocciaretto annulla un primo match point con grinta, ma sul secondo la russa trova un dritto vincente che mette fine a un match lungo, combattuto e spesso frustrante. Dopo 2 ore e 56 minuti, Kamilla Rakhimova vince 6-4 4-6 6-4 conquistando il primo successo della carriera su erba in un main draw.
Per Elisabetta Cocciaretto resta un match pieno di rimpianti, soprattutto per quel primo set scappato via dopo essere stata avanti 4-1. L’azzurra ha avuto 17 palle break, convertendone solo 4: un dato che pesa come un macigno. Anche la gestione delle condizioni di gioco, mai semplici a Eastbourne, è apparsa a tratti confusionaria.
Rakhimova ha giocato una partita coraggiosa, senza strafare, ma con la giusta solidità nei momenti chiave. Al secondo turno troverà una tra Xu e Stearns. Per Cocciaretto, invece, si spera che l’erba di Wimbledon sia più verde e meno scivolosa di quella di Eastbourne.