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ATP Challenger Milano, Jacopo Berrettini lotta e sorride: “Finalmente sto bene con quello che faccio” [ESCLUSIVA]

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Milano, giugno inoltrato, primo pomeriggio, temperatura rilevata di 35 gradi. Non proprio le condizioni ideali per mettere in piedi una maratona tennistica di oltre 3 ore e 20 minuti di gioco, ma se si riesce a spuntarla il sapore della vittoria è ancora più dolce. “Più si vincono partite come questa, più sto bene e prendo fiducia” dice infatti Jacopo Berrettini, il protagonista principale della prima giornata dell’Aspria Tennis Cup, il torneo Challenger diventato ormai un appuntamento fisso all’Harbour Club di Milano (quella inaugurata oggi è infatti la 19esima edizione).

Jacopo ha battuto nel primo turno del tabellone di qualificazione il tedesco Wiskandt con il punteggio di 7-6 (6) 6-7 (6) 6-4. Lo ha fatto anche grazie alla spinta di diversi appassionati, accorsi sugli spalti dell’Harbour nonostante la giornata fosse più adatta per un bagno in piscina o per restare a casa con il condizionatore acceso. Ma il momento d’oro del tennis italiano si riflette anche in queste piccole cose e Milano, che dovrà aspettare almeno il 2028 per tornare ad ospitare i palcoscenici più prestigiosi del circuito, dimostra così la sua voglia di tennis.

E’ sempre meglio giocare in Italia per me. Infatti i prossimi tornei che farò saranno Modena, Trieste… è sempre piacevole, per l’accoglienza, per il tifo” – così ha dichiarato Berrettini ai nostri microfoni. Per accedere al tabellone principale dovrà superare un ostacolo decisamente più ostico rispetto a quelli in cui ci si imbatte solitamente a questi livelli: si tratta infatti dell’ex numero 50 del mondo Mikael Ymer, rientrato nel circuito a gennaio dopo una squalifica di 18 mesi per aver saltato tre test antidoping. Lo svedese ha battuto 7-5 6-1 Zapata Miralles, un altro che fino a non troppo tempo fa occupava posizioni di classifica molto diverse.

Mentre Ymer e Zapata lottavano sotto il sole milanese, abbiamo avuto la possibilità di scambiare qualche parola con Jacopo, reduce da due successi a livello ITF, a Cervia e Cordoba. Il giro di boa della stagione è vicino ed è stata quindi l’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti e sui prossimi obiettivi del giocatore romano, ma non solo visto che Jacopo ha parlato anche dei nuovi prospetti del tennis azzurro e di suo fratello Matteo.

D. Stai giocando e vincendo tanto. La stagione sta rispettando le tue aspettative?

Berrettini: A inizio anno ho fatto un po’ fatica. Ho perso qualche match che non meritavo di perdere e non sono riuscito a giocare troppo. Poi sicuramente le ultime settimane, da Francavilla in poi sono state settimane positive con tanti match, tante lotte. È quello che mi serve… ovviamente più si gioca più si sta bene, più si si lotta e più si vincono anche partite come quella di oggi più riesco a stare bene sicuramente.

D. Qual è il tuo obiettivo per questa stagione?

Berrettini: In termini di classifica l’obiettivo è quello di raggiungere una posizione che mi permetta di entrare nelle qualificazioni di uno Slam. È quello il primo grosso step che si fa in una carriera quando si è a questi livelli. In generale l’obiettivo primario è giocare tante partite, perché poi la classifica migliora di conseguenza. Comunque adesso sono contento, è un buon momento. Alla fine della stagione vedremo dove sarò e farò un bilancio.

D. Ti è capitato di vedere o allenarti con i nuovi talenti italiani… Vasamì, Cinà? Cosa pensi di loro?

Berrettini: Sì, con Vasamì ci siamo allenati spesso a Roma insieme. Cinà lo conosco molto poco, ci siamo visti solo in un paio di tornei, però abbiamo grosso rispetto reciproco. È un ragazzo molto educato, molto alla mano quindi è piacevole vederlo nei tornei. Ovviamente sappiamo tutti il talento che. Vasamì sta iniziando adesso ad affacciarsi tra i pro. A livello junior ha fatto grossissimi risultati e adesso sta facendo delle esperienze sicuramente molto formative per lui. Le quali a Roma, in un Masters 1000, sono sicuramente un’esperienza molto bella in generale e per un ragazzo di quell’età ancora di più. Poi c’è anche Basile che sta emergendo. Con lui ci vediamo spesso, abbiamo un ottimo rapporto. Adesso è sotto stress per un altro motivo (l’esame di maturità, ndr) però insomma anche a livello giovanile c’è un grandissimo movimento e sono contento.

D. Matteo come sta invece?

Berrettini: Matteo sta bene, si sta preparando per Wimbledon. La prossima settimana va a Londra a prepararsi lì quindi speriamo che continui a andare tutto per il meglio come sembra.

D. Sei ancora molto giovane. Hai un sogno nel cassetto che vorresti realizzare nei prossimi anni di carriera?

Berrettini: Il sogno più grosso che ho è di cercare di stare bene con quello che faccio. Negli ultimi due anni ci sto riuscendo e questa è una cosa molto importante. Sono giovane, ma non giovanissimo, nel senso che per una carriera di tennis sono ancora giovane ma certo non alle prime armi. Le mie esperienze le ho fatte e spero di farne tante altre. Quindi l’obiettivo principale è arrivare a fine carriera, che non so quando sarà, con il sorriso e con un bagaglio soprattutto molto grande. Spero di avere ancora tanti anni davanti a me però ovviamente molto dipende dal fisico, dalla voglia e dall’energia che avrò per giocare e fare questo tipo di vita e di stare lì anche nelle difficoltà. Sono cose che sicuramente posso alimentare io ma non si possono controllare al 100%. Di sicuro mi piacerebbe continuare il più possibile.