ru24.pro
UbiTennis
Июнь
2025
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30

Challenger: a Sassuolo sarà il torneo di Pacheco Mendez?

0

Mercoledì era tutto pronto per la (breve) trasferta al Challenger 125 di Sassuolo: l’accredito era stato chiesto e la batteria della mia fida Zoe era carica al 100%. E tornare allo Sporting Club di via Vandelli, mollemente adagiato sulle prime propaggini collinari verso l’Appennino, è sempre una grande gioia. Poi piccole e grandi commissioni familiari hanno disposto diversamente del mio tempo. Del resto non erano proprio i latini che dicevano ‘Ubi maior minor cessat’? E non parlavano di Ubaldo, il nostro direttore. Così mi sono fatto bastare un po’ di streaming e gli ottimi resoconti inviati dal sempre solerte Gabriele Cantarelli, addetto stampa del torneo. E il nome che ci salta subito all’occhio è quello del 20enne messicano Rodrigo Pacheco Mendez che era da tempo, e ormai con un po’ di impazienza, che stavamo aspettando. Che il ragazzo da Merida dovesse sbocciare l’abbiamo sempre dato per scontato, fin da quando nel maggio 2023 conquistò la vetta della classifica mondiale giovanile, subito dopo la vittoria al Trofeo Bonfiglio. Ma i suoi primi passi tra i professionisti sono stati pieni di alti e bassi: tre vittorie ITF, qualche quarto di finale a livello Challenger e l’esordio in Coppa Davis, il tutto alternato a diverse sconfitte forse evitabili.

Qui a Sassuolo ha subito eliminato la seconda testa di serie, il lituano Vilius Gaubas, poi ha regolato in una drammatica sfida tra mancini il nostro Giulio Zeppieri col punteggio di 6-7(1) 7-6(5) 6-4. I quarti contro lo spagnolo Daniel Rincon (n.194) sono stati poco più che una passeggiata di salute (6-3 6-2). Ora per migliorare quello che è già il suo miglior risultato in carriera dovrà affrontare quella vecchia volpe di Dusan Lajovic che non sarà più quello che nel 2019 raggiunse il n.23 ATP, ma che certo sarebbe sbagliato sottovalutare. Gli italiani si sono difesi con orgoglio, con una lode particolare a Francesco Passaro che, dopo aver già sofferto contro Prihodko e Roca Batalla, ha dato vita ad un interminabile match contro lo svedese Elias Ymer (n.255) che, partito dalle qualificazioni, ci aveva evidentemente preso gusto. Ci sono volute più di tre ore per venire a capo del più grande dei fratelli Ymer col punteggio di 6-3 2-6 7-6(2). 

Ora in semifinale la sfida contro la prima testa di serie del torneo, lo spagnolo Carlos Taberner (n.130) che nei quarti ha battuto Luca Van Assche rimanendo in campo anche lui più di tre ore. Probabilmente vincerà chi sarà riuscito a recuperare meglio, ed è un problema per l’azzurro che ha finito a tarda ora, dopo aver anche accusato un problema fisico. 

Spigolature dagli altri tornei, a cominciare da un immenso Lorenzo Giustino che al Challenger 100 di Poznan (Polonia, terra battuta) si è spinto fino ai quarti di finale battendo Valentin Vacherot (n.267) e Adolfo Daniel Vallejo (n.240). Poi gli è risultato molto indigesto l’incrocio con l’argentino Thiago Agustin Tirante (n.129 e seconda testa di serie) che l’ha eliminato con un doppio 6-1. Decisamente peggio è andata a Matteo Gigante che, partito dalle qualificazioni, si è arreso in tre set al francese Terence Atmane (n.123). Stessa sorte per Fabio Fognini che ha impegnato senza successo il modesto qualificato Arthur Fery (n.481).