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Roland Garros, Paolini: “Oggi sono stata nervosa. Condizioni? Sono diverse ogni settimana”

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Esordio più complicato del previsto per la finalista uscente al Roland Garros. Jasmine Paolini, dopo un primo set vinto nettamente, ha infatti faticato per venire a capo di Yue Yuan, addirittura rischiando concretamente nel terzo set, quando è stata anche sotto di un break. Alla fine ha saputo però farsi valere portando a casa l’incontro, e iniziando una campagna parigina che si preannuncia tutt’altro che semplice. Ma lo spirito è quello giusto, come dimostra in conferenza stampa.

Alti e bassi è la parola giusta“, spiega Jas, sorridente come sempre, “una partita difficile, il primo set è andato via veloce, la mia attenzione è calata ma sono contenta di averla rimessa in piedi. Essere qui dopo la finale dello scorso anno è speciale, ma al tempo stesso devo tenere le aspettative basse e concentrarmi sul match che devo giocare. Devo concentrarmi sul presente partita per partita. Sono arrivata qui con più fiducia, ma ogni match è difficile. Rispetto allo scorso anno non so cosa abbia migliorato di più, ma cerchiamo sempre di mettere il massimo in campo. Rispetto allo scorso anno ho più continuità durante la stagione, ed è una delle cose più importanti“.

Continuità che può risultare decisiva anche nel corso dei match, per rimanere incollate e concentrate, come ha spiegato Paolini: “Ho sbagliato un sacco nel secondo, è stato un match strano. Ho perso lucidità, ero nervosa. Nel terzo sono stata là e alla fine stavo meglio ma il match è stato duro, dovrò tenere alta l’intensità. Qua la palla va di più rispetto a Roma, dove erano più lente, con più terra sul campo, ma alla fine ogni settimana si gioca su condizioni diverse. Speriamo alla prossima di avere sensazioni migliori. Qua la palla arriva forse più veloce. Ero partita bene nel terzo, poi 0-40 primo game mi sono un po’ preoccupata…ma ero preoccupata per come mi sentivo. Non riuscivo a muovermi bene, ad essere lucida, fortuna che sono riuscita a girarla“.

La n.4 al mondo non conosce ancora la sua prossima avversaria, che uscirà dal match tra Ajla Tomljanovic e Maya Joint. Due giocatrici diverse, entrambe australiane, e con prospettive opposte: “Joint ha giocato con Sara a Miami, ma non la conosco, ha appena vinto a Rabat, gioca bene ed è giovane. Tomljanovic la conosco un po’ di più, ci siamo anche allenate insieme qualche volta, ma sicuramente domani darò uno sguardo alla partita, e devo alzare il livello“. Il primo torneo dopo una vittoria prestigiosa non è mai semplice, soprattutto da un punto di vista mentale, e di calibro delle aspettative: “Dopo Roma ero stanca, avevo bisogno di dormire. Però onestamente avevo solo sensazioni positive, chiaramente si riparte, qua avevo giocato bene, sono venuta cercando di prepararmi al meglio. Il torneo di Roma non deve pesare troppo ma dare consapevolezza. Non sto giocando male, devo ritrovare confidenza con campi e lucidità, un mix, mi sento bene“.