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ATP Amburgo: Bautista sorprende Tiafoe. Avanti anche Lehecka, Rublev ed Etcheverry

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Dal nostro inviato ad Amburgo

Mattinata tedesca contraddistinta dal forte vento dei mari del nord che soffia su tutta Amburgo e fa sentire la sua voce sui campi dell’BitPanda Amburgo Open. Da segnalare la sconfitta della testa di serie numero 2, Tiafoe, battuta da Bautista Agut.

Bautista Agut dà una lezione a Tiafoe e attende Cobolli

Il match di cartello della sessione mattutina era probabilmente quello tra Roberto Bautista Agut e la testa di serie numero due del tabellone, Frances Tiafoe. Lo spagnolo, classe 1988, ha ricordato al pubblico di Amburgo quanto possa ancora essere incisivo sulla terra battuta. Un 6-2 6-3 che non ammette repliche, frutto di un tennis pulito, geometrico e quasi chirurgico nei momenti chiave.
Tiafoe, apparso svogliato e in evidente difficoltà sul piano tattico, non è mai riuscito a trovare ritmo né a impensierire un Bautista perfetto nella gestione dello scambio medio-lungo. Lo statunitense ha provato a variare, ma è mancato di continuità e convinzione. Ora per lo spagnolo si profila un interessante secondo turno contro Flavio Cobolli, che ha ben impressionato nel suo esordio: match generazionale dal sapore tutto latino.

Lehecka silenzioso ma letale, Cerundolo fuori giri

Jiri Lehecka ha confermato il suo ottimo momento di forma battendo Francisco Cerundolo 7-5 6-2. L’argentino, solitamente a suo agio sul rosso, ha faticato a tenere il ritmo imposto dal ceco, che ha mostrato solidità da fondo e grande pulizia nei colpi.
Il primo set è stato equilibrato fino al 5 pari, ma nel momento decisivo Lehecka ha alzato l’intensità e, una volta preso il vantaggio, ha dilagato nel secondo. Cerundolo ha commesso troppi errori non forzati, e la sua reazione è rimasta più nelle intenzioni che nella racchetta. Lehecka, da tenere d’occhio, è uno di quelli che potrebbe sorprendere.

Etcheverry, il minimo sindacale per piegare Ugo Carabelli

Sfida tra argentini quella tra Tomás Martín Etcheverry e Camilo Ugo Carabelli, vinta dal primo con un doppio 6-4. Una partita ordinata, senza particolari sussulti: Etcheverry è stato più solido nei turni di servizio e ha capitalizzato un break per set, senza mai davvero rischiare.
Ugo Carabelli, qualificato e voglioso di mettere minuti in campo, ha mostrato buone cose a sprazzi, ma ha pagato la maggiore esperienza del connazionale nei momenti importanti. Etcheverry, come sempre, non incanta ma porta a casa il risultato con l’efficacia di un impiegato modello della terra rossa.

Rublev fatica, ma supera Engel: ora sfida Darderi

Chi pensava a una tranquilla passeggiata per Andrey Rublev contro il lucky loser tedesco Justin Engel (classe 2007), star del torneo, è rimasto sorpreso da un match più complicato del previsto. Il russo ha vinto 6-3 7-5, ma ha dovuto sudare più del necessario, soprattutto nel secondo set.
Engel, spinto dal pubblico di casa, ha mostrato colpi interessanti e una certa spavalderia, prendendosi anche qualche rischio con successo. Rublev, pur senza brillare, ha trovato il modo di chiudere in due set, ma ha lasciato la sensazione di essere ancora lontano dal suo miglior livello. Al prossimo turno lo attende un test ben più probante contro Luciano Darderi: lì servirà ben altro per evitare grattacapi.