ATP Indian Wells, Griekspoor: “Contro Zverev una vittoria mentale, mi sono tolto di dosso un tabù”
Tallon Griekspoor su una nuvoletta. Umore alto e leggerezza. Il tennista olandese, numero 43 al mondo, nella giornata di venerdì 7 marzo ha piazzato il colpaccio. Per 4-6 7-6(5) 7-6(4), dopo tre ore e dieci minuti di lotta, l’ex numero 21 ATP ha eliminato a sorpresa la prima testa di serie del BNP Paribas Open di Indian Wells, il secondo tennista al mondo, Alexander Zverev. Un successo, questo, che per lui significa tanto. Al 19° tentativo Tallon è finalmente riuscito a superare un top 5 e ora proverà a raggiungere per la terza volta in assoluto, la prima su cemento outdoor, i migliori sedici di un torneo 1000. Tra lui e questo obiettivo, si frapporrà nella giornata di domenica il francese Giovanni Mpetshi Perricard.
Nel mentre, Griekspoor ha concesso un’interessante intervista a Tennis Channel dopo la vittoria su Zverev. In primis, l’olandese è stato interrogato sulla mole di match point non sfruttati (ben 5 nel 12° gioco della terza frazione) prima di chiudere con carattere al tie-break decisivo. “Volevo togliermeli dalla testa appena possibile. Ho subito delle brutte sconfitte contro Sascha lo scorso anno. Oggi è stata una vittoria mentale, sono riuscito a sorpassare la linea e alla fine non mi importa come ci sia riuscito. Mi sono però serviti parecchi match point prima di chiudere”.
In seguito, il 28enne di Haarlem si è addentrato più nello specifico sulle tattiche utilizzate per mettere in difficoltà l’avversario. “Ci ho giocato molte volte contro l’anno scorso e credo che tutti questi match, nonostante li abbia persi, siano stati molto combattuti. Quello al Roland Garros, dove ho perso nonostante due break di vantaggio al quinto set, ha fatto parecchio male. Poi, a Shanghai ad esempio mi ha battuto al tie-break del terzo. Oggi ho cercato di rimanere aggressivo e attaccargli sul dritto, anche perché il suo rovescio è uno dei migliori al mondo e poi serve anche molto bene. Non è facile giocarci contro, ma quando riesco a prolungare lo scambio oltre i primi due colpi e poi venire a rete, quello che sono in grado di combinare spesso paga”.
Un successo sudato, estremamente meritato. Soprattutto se si guarda al fatto che l’olandese non sia riuscito a chiudere con il servizio a disposizione nel già citato 12° gioco, cedendo la battuta dopo ben 24 punti, cinque match point non convertiti e quattro palle break annullate. La quinta, però, si è rivelata fatale. “Non so come abbia fatto a vincere. Aver perso quel gioco ha fatto parecchio male. C’erano pure le palle nuove e io amo servire con le palle nuove. Mi sono detto: ‘Ok, ora metto in campo qualche buona prima e andrà bene’. Invece, ho commesso doppi falli e lui ha risposto molto bene. Alla fine del game le palline erano di nuovo distrutte, ce ne sarebbero servite di nuove. Al tie-break, poi, l’unica soluzione era rimanere nella zona d’attacco giocando senza paura, dato che sul 6-5 in qualche match point credo di essere stato un po’ troppo passivo. Se avessi perso al tie-break, almeno sarei stato consapevole del mio coraggio in quell’ultimo frangente”.
Successivamente, Tallon ha messo in prospettiva questo successo, che spera possa essere un trampolino di lancio per la sua carriera futura. “Sentivo che mi sarei dovuto prima o poi togliere di dosso questo tabù. Per questo sono molto orgoglioso di come mi sono comportato mentalmente, perché credo di aver vinto grazie alla mia testa, non tanto per merito di una prestazione tennistica incredibile. Ho perso molto spesso contro ragazzi di questa caratura, anche lo scorso anno. Quindi, spero ora di costruire altro partendo da questa vittoria”.