ATP Indian Wells: Djokovic inciampa su Van de Zandschulp, ancora fuori all’esordio
(da Indian Wells, il nostro inviato)
Nel mezzo della giornata più affollata (e finora più calda del torneo) è arrivata quella che certamente è la sorpresa del torneo, forse ancora più delle sconfitte di Zverev (testa di serie n. 1) e di Ruud (testa di serie n. 4): Novak Djokovic, cinque volte campione del BNP Paribas Open, è stato sconfitto al match d’esordio dal lucky loser Botic Van de Zandschulp, colui che aveva perso all’ultimo turno di qualificazione dal nostro Matteo Gigante.
Un match francamente sconcertante, cominciato male e finito peggio per il campione serbo, che al di là della vittoria nel secondo set (peraltro non privo di momenti di incertezza) non è mai riuscito a trovare il bandolo del proprio gioco.
Dopo la sconfitta al terzo turno del 2024 contro Luca Nardi, ancora una volta Indian Wells si dimostra indigesta per Djokovic che incassa la terza partita consecutiva dopo il ritiro in semifinale all’Australian Open e la sconfitta all’esordio contro Berrettini a Doha.
[LL] B. Van de Zandschulp b. [6] N. Djokovic 6-2 3-6 6-1
Inizio della partita orribile per Novak Djokovic, decisamente fuori misura da fondocampo, soprattutto con il diritto. Una volèe di rovescio non difficile messa in rete dà inizio al suo pomeriggio da incubo con il primo break che manda Van de Zandschulp sul 3-1. L’olandese prosegue con il suo solito gioco, servizio solido, palleggio da fondo senza fronzoli ma efficace, tuttavia ad un ritmo che il Djokovic anche solo di un paio di anni fa avrebbe schiantato facilmente.
Invece il primo parziale va in archivio dopo 28 minuti con due diritti totalmente fuori misura di Djokovic che siglano il 6-2.
L’inizio del secondo parziale sembra lasciar presagire alla ripetizione di un copione visto parecchie volte, con Djokovic finalmente risvegliatosi dal torpore che ingrana la marcia (seconda o terza) per rimontare agevolmene la partita. Il serbo va subito 3-0, poi conquista anche il secondo break per il 5-1 dopo un game da 14 punti grazie a servizio e risposta che paiono essere saliti di un livello rispetto al set precedente.
Ed è qui che arriva il primo segnale d’allarme: Djokovic non chiude il set, ma si fa strappare la battuta da Van de Zandschulp che prova ad allungare il set. Il nervosismo dell’ex n. 1 è palpabile, scaglia una pallata sui pannelli di fondo e ringhia rabbiosamente verso il suo angolo.
Il set si chiude poco dopo con un 6-3, ma è chiaro che il copione di cui sopra non è quello in programma per questa giornata. Il pubblico sugli spalti, fin dall’inizio nettamente schierato a favore di Djokovic, è incerto, non sa più per chi fare il tifo, comincia ad applaudire con convinzione anche i colpi vincenti di Van de Zandschulp che comunque continua imperterrito a fare il suo gioco.
Dall’1-1 il terzo set è un assolo olandese. Il match si chiude con un diritto incrociato di Djokovic che finisce in corridoio dopo 2h01′ di gioco. Il saluto di Nole al pubblico all’uscita dal campo, tra gli applausi di tutto lo Stadium 1, è di quelli che fa sorgere un dubbio: sarà questa l’ultima volta di Djokovic a Indian Wells?
Come suo solito dopo una sconfitta inattesa, Djokovic arriva in conferenza stampa pochi minuti dopo la fine del match.
Non sei sembrato a tuo agio, qualcosa ti dava fastidio, forse non hai giocato abbastanza ultimamente?
“Complimenti al mio avversario, si può dire che sia stata una brutta giornata in ufficio per me. Sono deluso dal livello del mioo tennis, considerando come mi sono allenato in questi giorni. A essere onesto, la differenza tra il campo centrale e quelli esterni è tantissima, la palla sul centrale rimbalza più alta anche di alcuni dei campi di terra rossa dove rimbalza di più. Questo mi ha messo in difficoltà, non sono riuscito a trovare ritmo.“
Non sei certo abituato a perdere al primo turno, è successo due volte di seguito. Questo può farti mettere in prospettiva quanto straordinaria è stata la tua carriera, non avevi perso subito per un periodo così lungo…
“Sì, ora è difficile apprezzare qualcosa, sono deluso per aver perso, ma certo, se metti le cose il una prospettiva più ampia, ho avuto una carriera incredibile. E quando sei costante per così tanto, hai anche grandi aspettative da te stesso.
Sai, le cose ovviamente sono diverse per me negli ultimi due anni, ho faticato a competere al livello che desideravo. Ogni tnto, azzeccavo un paio di buoni tornei, ma per lo più è davvero difficile. Siamo dove siamo. Vedi, credo che nulla possa prepararti a questo momento, in un certo senso. Devi viverlo e cercare di gestirlo nel modo migliore possibile.“
Hai cambiato piani ora? Hai in programma di allenarti e poi andare a Miami?
“Si, beh, non ho ancora parlato con Andy e il team, lo faremo e poi decideremo come organizzarci.“