ATP Santiago: Djere batte Baez e mette in bacheca il terzo titolo della carriera
Dalla Sardegna a Santiago, un viaggo lungo quasi cinque anni per tornare alla vittoria: è quello percorso da Laslo Djere che, con la vittoria del Movistar Chile Open, torna a sollevare un trofeo ATP. Il serbo, numero 103 del ranking al momento della finale, si è imposto nell’ultimo atto del torneo ATP 250, superando con il punteggio di 6-4, 3-6, 7-5 l’argentino Sebastian Baez, fresco campione a Rio de Janeiro e alla ricerca del secondo titolo consecutivo.
Un match deciso solo al terzo set, dopo che il serbo ha avuto la possibilità sul 5-3 di servire per il match. Uno scatto d’orgoglio dell’argentino ha rimesso in discussione tutto, salvo poi finire come giusto che fosse. Perché? Il serbo ha condotto un torneo con autorità e grande determinazione, capace di superare in tre set sia Jaime Faria ai quarti sia Francisco Cerundolo, testa di serie numero uno, in semifinale. Per Djere, dicevamo, si tratta del terzo titolo ATP in carriera, un ritorno al successo che mancava dal 2020, quando si impose al Sardegna Open battendo in finale Marco Cecchinato con il punteggio di 7-6, 7-5. Il suo primo trionfo, invece, risale al 2019 a Rio de Janeiro, dove batte Felix Augier-Aliassime per 6-3, 7-5. Altri numeri? Il successo su Baez in finale ha rappresentato la sua 150ma vittoria nel circuito maggiore, un successo che lo piazza al terzo posto di un immaginario podio che premia i giocatori serbi con più titoli all’attivo. Il secondo è Janko Tipsarevic con 4 e il primo…beh, diciamo che ne ha vinti 99. Basta questo.
Successo importante anche in ottica classifica. Djere, sceso fino alla posizione numero 141 lo scorso novembre, tornerà in Top 100 attestandosi al numero 74. Al momento della finale, figurava al numero 103 nei PIF ATP Live Rankings e con questa vittoria diventa il primo giocatore fuori dai primi 100 a conquistare un titolo nel circuito nel 2025.
Questo exploit, piuttosto inatteso alla vigilia, conferma ancora una volta le qualità di Djere sulla terra battuta, superficie su cui ha ottenuto i suoi migliori risultati (tre titoli su tre vinti su questa superficei). Il suo tennis, basato su una grande solidità da fondo campo e una notevole capacità di resistenza, lo rende un avversario ostico in questo tipo di tornei. Con il ritorno nella Top 100, il serbo potrà ora guardare con fiducia al prosieguo della stagione, puntando a ottenere accessi diretti nei main draw dei tornei più prestigiosi e a consolidare la sua posizione nel circuito.