Casi doping nel tennis: il brasiliano Zanellato può tornare a giocare. Il comunicato ITIA

Nicolas Zanellato è libero di tornare a giocare. A confermarlo è l’International Tennis Integrity Agency (ITIA) in seguito all’analisi delle prove fornite dal tennista brasiliano che lo scorso agosto era risultato positivo a una sostanza proibita dal programma antidoping del tennis, nella categoria degli agenti anabolizzanti: il boldenone.

Zanellato, che nell’aprile 2024 ha raggiunto il suo top ranking mondiale di singolare (458), è stato sottoposto a un test antidoping il 25 giugno del 2024, mentre partecipava a un ATP Challenger a Ibagué, in Colombia.

Come riportato dal sito ufficiale dell’ITIA, il test antidoping è stato suddiviso in due campioni: A e B. Le successive analisi hanno rilevato che il campione A conteneva boldenone con una concentrazione del 5,1 ng/mL. L’analisi del campione B ha confermato il risultato del campione A.

Zanellato è stato sospeso provvisoriamente dal 12 agosto 2024, dopo aver fatto appello senza successo davanti a un tribunale indipendente il 22 agosto 2024.

Da quel momento Zanellato non ha fatto altro che fornire prove e documenti a sostegno del suo caso, tra cui ricevute dettagliate e informazioni sulla provenienza della carne consumata in un ristorante al di fuori dell’ambiente del torneo. L’ITIA ha condotto una propria indagine parallela sulle circostanze e la spiegazione è stata ritenuta plausibile da esperti scientifici indipendenti approvati dalla WADA.

Così, l’ITIA ha concluso che Zanellato non avesse alcuna colpa o negligenza per la violazione delle regole antidoping. Le prove dimostrano che il suo campione positivo per la sostanza proibita boldenone deriva dal consumo di carne contaminata in Colombia.

Come riportato dal sito ufficiale, l’ITIA ha emesso una decisione di assenza di colpa o negligenza il 18 febbraio 2025. Zanellato è finalmente libero di tornare a giocare a partire dalla data della decisione scritta.