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ATP Marsiglia, trionfo Humbert: il francese regola Medjedovic in due set e conquista il suo settimo titolo in carriera

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[2] U. Humbert b. H. Medjedovic 7-6(4) 6-4

Settimo sigillo in carriera per Ugo Humbert. Il numero 17 del mondo, infatti, è riuscito a regolare in due set – con il punteggio finale di 7-6(4) 6-4 – il rivale serbo (n. 96 ATP) Hamad Medjedovic e a laurearsi campione (per il secondo anno consecutivo) sul prestigioso cemento indoor di Marsiglia (primo tennista francese a difendere il titolo del blasonato torneo 250). Decisamente dorato il percorso che ha portato Humbert al successo finale. Sì, perché il nativo di Metz, fin qui era stato praticamente perfetto, riuscendo a vincere i tre incontri precedenti per poi giungere all’ultimo atto senza perdere nemmeno un set. Insomma, un vero e proprio trionfo per uno dei tennisti più convincenti di questo primo quarto di stagione (diciotto vittorie nelle ultime diciannove gare giocate sul cemento indoor transalpino). Questa vittoria arriva nell’ultima edizione invernale dell’Open 13 di Marsiglia, che dal 2026 si sposterà da febbraio ad ottobre, andando a occupare lo slot del Moselle Open di Metz, città natale proprio di Humbert, che purtroppo sparirà dal calendario.

Appuntamento rimandato, invece, per il primo titolo – a livello ATP – di Hamad Medjedovic (che può vantare, però, tre titoli Challenger ottenuti nel 2023). Il giovane tennista serbo non è riuscito a dare lo strappo decisivo durante le fasi salienti dell’incontro.

Primo set: Humbert rullo compressore al servizio, Medjedovic non riesce ad incidere

Per la prima volta di fronte, il tennista francese Ugo Humbert (n. 17 ATP) e il giocatore serbo Hamad Medjedovic (numero 96 del mondo) hanno dato vita ad un primo parziale decisamente combattuto, in cui entrambi hanno provato ad avere la meglio sull’avversario attraverso la rapidità dei propri turni in risposta (Medjedovic) e alla concretezza del proprio turno in battuta (Humbert). Solido e incisivo al servizio (ma piuttosto sprecone in alcuni frangenti-chiave del set), Humbert ha provato ad alzare subito il ritmo, mentre Medjedovic è riuscito a sorprendere il rivale con un paio di aperture da fondo che hanno sorpreso oltremodo il nativo di Metz. Tuttavia, il tie-break decisivo si è trasformato in una sorta di monologo Humbertiano. Già, perché l’atleta transalpino – pur concedendo ben tre punti consecutivi al rivale serbo – ha dimostrato di essere il solito rullo compressore al servizio (9 ace per lui).

Secondo set: Humbert più incisivo, Medjedovic inciampa nei game conclusivi

Il secondo set è cominciato sulla falsa riga del primo: ovvero, all’insegna dell’equilibrio e con Humbert all’attacco del rivale sin dal primissimo turno di servizio. Nel complesso, i primi due giochi del secondo parziale sono volati via come stagioni primaverili. Nel terzo game, invece, è stata la tensione a regnare sovrana con Humbert alquanto indispettito dopo un ottimo (nonché inaspettato) drop shot eseguito con estrema concretezza da parte di Medjedovic. Quest’ultimo, tra l’altro, si è beccato pure qualche rimbrotto da parte del pubblico presente sugli spalti a causa di alcuni atteggiamenti un po’ (troppo) polemici (eufemismo). Strappo decisivo nel corso del game, quando Humbert è stato lesto ad approfittare delle (in)decisioni offensive di un sin troppo tergiversante Medjedovic. L’ultimo gioco della gara è stato completamente ad appannaggio del caro vecchio Ugo, che non ha concesso nemmeno un quindici al proprio rivale. Per lui, dunque, settimo trionfo in carriera nel circuito maggiore e match concluso con un perentorio 7-6(4) 6-4.