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ATP Buenos Aires: Fonseca vince in rimonta salvando due match point, Djere avanza contro Seyboth Wild

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Negli incontri valevoli la semifinale della parte bassa del tabellone dell’IEB+ Argentina Open, un affamatissimo Joao Fonseca vince un match dal finale drammatico in rimonta, guadagnandosi dall’altra parte della rete un rinato Laslo Djere. Contro Mariano Navone, Fonseca ha saputo ritrovare il ritmo esatto nei momenti giusti, andando a peccare solo nel primo parziale, dove si è ricomposto troppo tardi. Djere rientra in top 100 grazie alla sua performance contro Thiago Seyboth Wild e prosegue alla ricerca di un titolo che manca dal 2020.

J. Fonseca b. M. Navone 3-6 6-4 7-5

Un match con un clima da stadio, se non, perché no, da Bombonera, quello dell’incontro tra Joao Fonseca e Mariano Navone. A prevalere alla fine è stato “Sinnerinho”, che nei momenti cruciali del match ha provato quanto fondate siano le aspettative riposte su di lui. Dopo la sconfitta subita a Rio de Janeiro ai quarti contro Navone nel 2024, arriva la rivincita, su suoli invertiti, per il brasiliano. Se dal tifo pareva una partita di calcio, dalle emozioni sembrava certamente di essere sulle montagne russe, specialmente sul finale. Fonseca, nel set decisivo, ha rimontato da due match point sotto sul 5 giochi a 3, sino al verdetto in suo favore per 7 a 5.

Il primo set ha visto Navone prendere subito il largo, con un break in apertura e un altro pochi giochi dopo. Sul punteggio di 5-1, Fonseca ha provato a rimontare, sfiorando il lieto fine per un pelo. Dopo aver recuperato un break e annullato un set point, Joao ha avuto altre tre palle break per annullare il vantaggio di Navone sul 5-3, ma non ce l’ha fatta. Il tennista argentino si è accontentato dell’unico set point di quel gioco, portandosi in vantaggio in un match già entusiasmante.
Nel secondo parziale, a partire dal 2-2, né Fonseca né Navone sono riusciti a tenere il servizio per due turni consecutivi. Era chiaro che il primo a vincere un gioco in battuta avrebbe portato a casa quel set. A ritrovare per primo il ritmo al servizio è stato il brasiliano, che salvando un break point si è portato sul 5 a 4 senza break. Nel gioco successivo, Navone non ha saputo tenere la battuta, e perdendo il gioco a 30 l’argentino ha riconsegnato al brasiliano la parità. Del secondo parziale colpisce il fatto che la percentuale di punti vinti con la prima di servizio più alta sia stata quella di Joao, con il 44% (contro il 41% di Navone). Con la seconda, entrambi se la sono cavata decisamente meglio: il brasiliano ha vinto il 73% dei punti, mentre l’argentino il 57%.

In virtù di questi numeri, non sorprende che Navone si sia posto al comando del set decisivo. Dopo aver strappato immediatamente il servizio a Fonseca, il tennista di Buenos Aires ha iniziato a infilare una prima dopo l’altra. Nei primi tre turni di battuta, la sua percentuale di punti vinti con la prima di servizio è stata dell’88%.
Proprio quando Joao avrebbe dovuto stringere i denti e tentare l’assalto finale, è arrivato un leggero cedimento. Sul 5-3 e 15-40 per l’argentino, il brasiliano ha dovuto fronteggiare due match point, immediatamente salvati. Da qui, inizia la rimonta di Sinnerinho. In una partita così intensa, con un tifo incessante per entrambi i giocatori, la pressione nel finale era alle stelle. Non sorprende che sia stato proprio il giocatore più abituato a gestire situazioni di alta tensione (specialmente per colpa dei media) a riprendersi il break di svantaggio. Uscendo sconfitto da questa situazione, Navone si è trovato ai vantaggi nel set decisivo con un piede nella fossa.
Il più fresco, deciso e affamato dei due sembrava il brasiliano, che ha cavalcato un’onda incredibile fino a procurarsi, al termine di uno scambio sensazionale, il primo match point. Il pubblico, così assordante da far sembrare l’atmosfera quella di una partita tra Albiceleste e Seleção, ha seguito con il fiato sospeso. Alla fine, però, ad esultare sono stati i tifosi verdeoro. Appena dopo aver spinto il game fino ai vantaggi, Navone concede un terzo match point. Nello scambio, l’argentino tira lungo, regalando a Fonseca la prima semifinale ATP della sua carriera.

[Q] L. Djere b. T. Seyboth Wild 7-6(3) 6-2

Checché se ne voglia dire, è senza ombra di dubbio che sui campi del Golden Swing Laslo Djere è un nome che risuona parecchio. Il serbo, giocatore spesso sottovalutato, compie il passo necessario a rientrare nei primi 100 del ranking, in cui mancava dall’agosto scorso. A venire sconfitto è il brasiliano Thiago Seyboth Wild, che grazie ai quarti di finale rimediati in Argentina avanzerà di quattro posizioni sino alla numero 73 della classifica. Con un best ranking di 27 ATP e un titolo all’ATP 500 di Rio de Janeiro nel 2019, il serbo è certamente un giocatore da cui possiamo aspettarci sempre delle sorprese sulla terra battuta.

Nel primo set Djere ha tenuto senza problemi il servizio sino al tie-break, dove, dopo aver inanellato cinque punti consecutivamente, ha trovato sul 6 a 3 il punto necessario per archiviare il primo parziale. Dopo un inizio di secondo set un po’ traballante, Laslo ha trovato finalmente il primo break dell’incontro. Conquistatolo, è bastato difendere due chance di perdere il servizio per ritrovarsi sul 5 giochi a 2 a favore. Due giochi dopo, un comodo game tenuto a 15 ha consegnato la vittoria all’ex 27 del mondo, in un’ora e 38 minuti di gioco.