WTA Doha, Sabalenka: “Ho pensato per una settimana alla finale con Keys. Adesso mi sono ripresa”
Sono ormai passati parecchi giorni dalla finale Slam di Melbourne, che ha visto trionfare la statunitense Madison Keys, giunta al primo sigillo Major in carriera, all’età di 29 anni. Una ferita ancora aperta per la numero uno del mondo Aryna Sabalenka, sconfitta proprio dalla giocatrice di Rock Island, che le ha impedito di esporre in bacheca il quarto titolo Slam.
Una delusione che smaltirà col tempo, sostituendola con la gioia di nuovi successi, ma la stagione è appena cominciata, e la bielorussa è in procinto di esordire nella seconda tappa del 2025, nonché primo 1000 del tour WTA, in quel di Doha. “Il calendario è davvero molto duro – confessa Aryna – soprattutto se si arriva all’ultima fase del Grande Slam, l’Australian Open. Non si ha molto tempo per recuperare e prepararsi per questi grandi eventi. Prenderò questi due tornei come una preparazione per il Double Sunshine – riferendosi a Indian Wells e Miami – e cercherò di migliorare il mio tennis, e probabilmente di portarlo al livello successivo in questi due eventi. Nel nostro sport è difficile fare un calendario, quindi si segue solo quello che succede in campo. Tutto dipende dai tornei, da come si gioca, da quanto si va avanti, e noi andiamo per gradi. Bisogna fare un passo alla volta e non si ha molto tempo per fare una buona preparazione, ma è un bel problema se si arriva all’ultima fase dei tornei“.
Nel corso del Media Day, in vista del debutto a Doha, Aryna ha riaperto il capitolo Melbourne, sottolineando l’immensa prestazione di Keys, che ha meritato il trofeo alla luce di un percorso sensazionale: “Credo di averci pensato per una settimana. Non ho fatto nulla di sbagliato, lei ha semplicemente giocato da campionessa, era la sua giornata, non c’è nulla da rimpiangere. Penso che in questo momento mi sono completamente ripresa dopo quel duro match”.
La gestione della pressione, specialmente quando si è i primi della classe, è un elemento altrettanto fondamentale nel corso dell’incontro, dove tutti gli occhi sono sul grande favorito, e una sconfitta porterebbe un grande scompiglio mediatico, oltre che esser dura da digerire: “Non importa se sei la numero uno o la numero due, tutte vogliono essere la numero uno ma la pressione fa parte del gioco – ha dichiarato Sabalenka senza mezzi termini – se sei la numero 2 hai anche la pressione, se sei la numero 3, 4, 5 (e potrei continuare) hai sempre pressione, devi solo trovare un modo per gestirla.
Io ho superato la fase in cui ero sotto pressione e mi preoccupavo di qualsiasi cosa – ha aggiunto la bielorussa – quindi ora sto solo cercando di migliorare ogni giorno, di trovare qualcosa in cui non sono abbastanza bravo e di trasformarlo nella mia arma. La seconda cosa è fare in modo che ogni volta che scendo in campo porti il mio miglior spirito combattivo e cerchi di giocare la mia miglior partita. C’è pressione, ovviamente, ma sono concentrata”. La numero uno del seeding giocherà il suo primo incontro nel Qatar TotalEnergies Open nella giornata di martedì 11 febbraio, contro la russa Ekaterina Alexandrova, reduce da un ottimo match con Emma Raducanu.