ru24.pro
UbiTennis
Февраль
2025
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28

ATP Rotterdam, Alcaraz: “In molti giocano meglio di me indoor, ma…”

0

Carlos Alcaraz ce l’ha fatta. Battendo in finale Alex de Minaur in tre set, il ventunenne spagnolo ha alzato il primo trofeo indoor della sua giovane eppur già straordinaria carriera. “Ogni torneo che vinci è speciale“ ha spiegato, “ma il primo indoor lo è anche di più. E ho visto che posso giocare bene a tennis anche su questi campi”.

D. Come valuti il tuo gioco oggi?
“Bene. Ho avuto dei piccoli passaggi a vuoto, ma penso che la cosa più importante sia stata restare rimanere forti mentalmente, rimanere concentrato durante tutta la partita, anche se ho perso il secondo set.”

D. Hai già parlato con Krajicek per tornare l’anno prossimo?
[ride] “Questo sarà un anno lungo, quindi per adesso penso a fare una buona stagione. Quello che posso dire è che mi sono divertito a giocare qui e passare del tempo a Rotterdam.”

D. “Piccola festa stasera? Conosci qualche buon posto?
“Mah, ho già prenotato un volo per domani, molto, molto presto. Quindi non lo so. Ho anche degli amici qui, vediamo. Dipende dall’umore. Probabile ma non sicuro.”

D. Questo è stato il match più tosto del torneo?
“La finale è sempre molto difficile perché devi gestire la pressione, ma sì, penso di aver giocato abbastanza bene oggi. Ero concentrato, sapevo cosa dovevo fare fin dall’inizio. Però anche il primo round è stato piuttosto duro.”
D. Per questo chiedevo, perché sembrava che a volte tu fossi un po’ incerto, dubbioso…
“Beh, a volte ho dei dubbi su cosa devo fare. Le sensazioni possono cambiare durante il match. Per esempio, oggi mi sentivo benissimo, il primo, il secondo set, anche se ho perso. Ma nel primo set mi sentivo un po’ a disagio a giocare in modo aggressivo. Ecco perché ero un po’ rigido. Ma sento di aver fatto sempre le scelte corrette.”

D. Avevi già vinto tanto ma non ancora un titolo indoor: cosa pensi abbia fatto la differenza? O non avevi fiducia in te stesso prima d’ora?
“Sapevo che avrei giocato un ottimo tennis indoor, era arrivato il momento. Non avevo una gran esperienza al coperto e in tanti giocano meglio di me indoor. Il servizio, che sto migliorando, è un’arma davvero importante in queste condizioni. Sono felice di aver mostrato alle persone che posso giocare anche sui campi coperti e penso che questo aiuti molto per la mia sicurezza.”

D. Quindi è stata più una questione di lotta? Perché molti dei tuoi incontri sono andati al terzo, quindi sono stati impegnativi ma sei comunque riuscito a uscirne vincitore.
“Una delle cose che sto cercando di migliorare è rimanere forte mentalmente, anche se ci sono momenti davvero difficili nell’incontro. Se sono sotto, se sto perdendo, continuare a lottare. Questo è tutto ciò a cui pensavo in quegli incontri in cui ero sotto. E sì, penso che questo torneo aiuti molto. Rimanere lì, perché le cose possono, possono cambiare.”

D. 21 ‘anni e 17 titoli ATP, è piuttosto buono. Ma sono rimasto sorpreso sentendoti dire che ci sono molti giocatori che giocano meglio di te sul duro indoor. Quanto pensi che sia lontano il tuo livello massimo su questa superficie?
“È il momento di arrivare tra i migliori a giocare indoor, ma devo migliorare alcune cose su cui sto lavorando. Una di queste è il servizio, lo sanno tutti. Ma non mi vergogno a dire che ci sono giocatori con un gran servizio e dei gran colpi da fondo che sono molto pericolsi. Ma sono sicuro che raggiungerò quel livello.”

D. Jannik Sinner era iscritto ma ha dato forfait all’ultimo minuto. Ti è mancato?
Ehm, non proprio.” [risata generale]
D. Avrebbe potuto una finale fantastica…
“Sì, hai ragione. Ha avuto le sue ragioni per rinunciare, lo capisco. Penso che avere qui anche lui sarebbe stato grandioso per il torneo. Però, ho in mano il trofeo e non dirò che mi è mancato.”