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ATP Rotterdam, Bellucci: “Devo abituarmi a questo livello. Dedico questo torneo al mio allenatore”

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Da Rotterdam, il nostro inviato

Si ferma in semifinale la bellissima cavalcata a Rotterdam di Mattia Bellucci, sconfitto da un Alex de Minaur ad oggi molto superiore. Finisce 6-1 6-2 in poco più di un’ora per l’australiano, che ha speso belle parole per il suo avversario (“l’ho seguito tutta questa settimana, sta giocando un tennis incredibile”) ma in campo non lo ha lasciato respirare. È stato difficile attivarmi sia questa mattina che prima del match, mi sono sentito un pochino pigro – il racconto di Bellucci pochi minuti dopo la partita -. È stata una bella sfida affrontare tre top 20 di fila, mi devo certamente abituare a questo livello”. Uno dei più grandi step che Mattia potrebbe aver fatto da inizio settimana è infatti proprio questo, circa la consapevolezza dei propri mezzi (un tema affrontato anche dal suo allenatore dopo la vittoria su Tsitsipas in esclusiva ai nostri microfoni).

La conferma arriva dal diretto interessato: Ho le carte in regola per lottare con tutti. Non necessariamente per prevalere, ma per avere spazio”, afferma Mattia, che poi però sorride e ammette: “Oggi ho preso una bella imbarcata, non mi ero mai trovato a giocare contro avversari di questo tipo. Ma si riparte da qui”. Dopo giorni di grande esaltazione, l’importante sarà riuscire a trovare un equilibrio mentale adeguato (altro tema affrontato da coach Chiappini). “Da questo torneo porterò a casa la tranquillità di saper accettare che in alcuni giorni mi sentirò meglio, in altri mi sentirò peggio. L’obiettivo da qui in avanti sarà giocare con continuità queste partite. Essere presente nelle grandi occasioni è quello che voglio e quello che credo di poter fare”.

Sulla partita, Mattia ammette di aver avuto difficoltà al servizio, sia con la prima che con la seconda, più per una questione di mancato attaccamento al match che per motivi fisici, ci racconta. Poi le belle parole per un allenatore che per lui rappresenta anche qualcosa di più: Quello che sto facendo con il mio coach va al di là del campo, mi sta dando tantissimi insegnamenti. Fa la differenza nella mia quotidianità, mi aiuta a crescere come persona. Dedico a lui questo torneo – spiega Bellucci -. “Oggi non sono riuscito a divertirmi come gli altri giorni, forse perché sono entrato nel mood ‘sono stanco’ e ho speso tempo a pensare a quella cosa. Partire così sotto subito ha fatto la differenza, poi De Minaur è stato davvero bravo, ha giocato alla grande facendomi colpire sempre una palla in più” – chiosa il 23enne di Busto Arsizio, che da lunedì potrà festeggiare il best ranking di n. 68 ATP. Per poi ripartire a lavorare e sognare ancora più in grande.