ATP Doha: il ritorno di Novak Djokovic è sempre più vicino
Appare sempre più probabile la partecipazione di Novak Djokovic all’ATP 500 di Doha. Stando a quanto riportato da alcuni media serbi, infatti, il fuoriclasse di Belgrado è pronto a dar battaglia al numero 1 del mondo, Jannik Sinner e al rivale spagnolo, Carlos Alcaraz, in quello che si preannuncia come il torneo più importante del mese di febbraio.
Djokovic vorrà lasciarsi alle spalle le polemiche legate al ritiro per infortunio dall’Australian Open (in semifinale contro Alexander Zverev) e provare a riprendere il ritmo-gara. Del resto, le condizioni fisiche del campione serbo sarebbero in netto miglioramento.
Ricordiamo che il torneo di Doha è in programma dal 17 al 22 febbraio e che, inutile a dirsi, l’eventuale partecipazione del 24 volte campione slam renderebbe il suddetto 500 una sorta di (virtuale) Masters 1000. Ritornando alle questioni di campo, desta molta curiosità la vicenda legata al caro vecchio Andy Murray. Già, perché non è affatto scontato che l’ex giocatore britannico possa essere al fianco Novak (così com’è accaduto all’Australian Open) in quel di Doha.
Due i motivi principali: il primo, sarebbe legato ad una possibile partnership part-time di Andy. Quest’ultimo, infatti, potrebbe seguire Djokovic solo nei grandi tornei. Il secondo, ben più banale, avrebbe a che fare con il silenzio del tennista serbo al riguardo. Nole, infatti, non ha rilasciato alcuna dichiarazione circa il futuro di Murray all’interno del suo box. Attualmente, ad ogni modo, l’unico cambio di guardia all’interno dello staff di Djokovic, ha visto protagonisti Miljan Amanovic e Claudio Zimaglia.
Sì, perchè Il fisioterapista e osteopata torinese – che ha anche collaborato con il team di Sinner – sostituirà Amanovic in una sorta di staffetta già preventivata. Zimaglia sarà al fianco di Djokovic in tutti quei tornei che non riguardano slam e Masters 1000.