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ATP Rotterdam, Tsitsipas: “Bellucci? Mi ha sorpreso, ma ero esausto”

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Stanco, deluso e contrariato. Probabilmente spiccano queste tre sensazioni nella mente e nel corpo di Stefanos Tsitsipas, sconfitto a sorpresa in due set ai quarti di finale dell’ABN AMRO Opendi Rotterdam contro la sorpresa del torneo, il qualificato azzurro Mattia Bellucci. Una vittoria piuttosto agevole per l’azzurro che, dopo aver conquistato il primo parziale spuntandola grazie a un solo break, nel secondo ha dilagato surclassando a livello fisico, mentale e tennistico un avversario senza più energie. Della partita, del fatto di essere sceso in campo con poco riposo e di altro la sesta testa di serie ne ha parlato con anche il nostro Giovanni Pelazzo nell’intervista post-match.

Giovanni Pelazzo, Ubitennis: È stato un match tosto. Hai faticato con il dolore al piede?
Tsitsipas: “Nono, era tutto a posto. Durante l’allenamento avevo dolore, ma è una cosa che mi era già capitata. Non è quindi niente di nuovo per me. Ero però piuttosto esausto”.

Giovanni Pelazzo, Ubitennis: Mattia dal canto suo ha giocato uno dei migliori incontri della sua vita. Sei stato impressionato dal suo livello?
Tsitsipas: “Ovviamente mi ha impressionato, nonostante sapessi quanto avesse già performato bene. Oggi ha giocato davvero delle buone soluzioni in campo e in alcuni momenti dell’incontro mi ha un po’ sorpreso. Sarà davvero un gran giocatore in futuro. Congratulazioni a lui”.

Giovanni Pelazzo, Ubitennis: Riguardo la freschezza, Mattia due giorni mi fa mi aveva detto di essere sollevato quando ha saputo di avere un giorno libero prima del suo prossimo match. Tu ieri hai giocato tre ore. Sei stato sorpreso che ti abbiano inserito nella sessione diurna?
Tsitsipas: E’ stato un po’ corto il recupero, lo devo ammettere. Soprattutto dopo aver giocato così tanto il giorno prima. Dover giocare a quest’ora (alle 15, ndr) è stato un po’ una sorpresa. Credevo che sarei sceso in campo più verso le 18/19. Quelle ore in più di recupero mi avrebbero sicuramente aiutato. Ci sono state situazioni molto strane in questo torneo con la programmazione, come ad esempio l’aver avuto due giorni liberi dopo il mio incontro di primo turno che è durato circa un’ora e un quarto. Dopo quel match mi sentivo fresco. Ho dovuto aspettare due giorni il mio avversario successivo. È stato strano. Non ho bisogno di due giorni di riposo, anche uno forse è già troppo”.

D: C’è qualcosa di specifico del suo gioco che ti ha messo in difficoltà?
Tsitsipas: “Credo sia stata una battaglia di freschezza: lui era più fresco di me. La mia mente era come se fosse annebbiata, non vedevo con chiarezza cosa stessi facendo e dove avrei dovuto giocare. È stata dura. Il mio servizio non funzionava e faticavo pure a far andare la palla sopra il nastro. Tutti gli errori che ho commesso sono terminati in rete. Nonostante stessi faticando, ho cercato di applicare più top spin alla palla, ma quest’ultima era come se morisse dopo l’impatto. Questo è stato frustrante. Gioco a tennis da molto: so cosa funziona e cosa non funziona. In questo match niente è andato come volevo”.